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Palermo, i dubbi dell’arbitro e lo smartworking di Saraniti. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE/PUGLIA

Ci dicono che torna a giocare il Palermo, anche se è un mercoledì pomeriggio, non sappiamo quanti e quali giocatori siano disponibili dopo la sbornia di Corona in casa rosa e neanche quale sia la posizione in classifica, visto che abbiamo perso il conto delle partite da recuperare e di quelle giocate. Ciò nonostante ci accomodiamo sul divano davanti YouTube (visto che La piattaforma Eleven fa acqua più dei tombini di Mondello quando piove) e mentre attendiamo il fischio d’inizio, ci rendiamo conto che ci manca terribilmente qualcosa.

Un vuoto assordante ci rattrista. Ci ha appena lasciato per sempre il papà di uno dei vostri cronotifosi e a noi tornano in mente mille ricordì: gli straordinari racconti su giocatori d’altri tempi come Sukru o Borjesson, sulle domeniche allo stadio che rovinavano il pranzo a tutta la famiglia, le trasferte insieme, le gioie (poche) e soprattutto le tante delusioni che non sono mai riuscite, comunque, a scalfire una passione infinita, trasmessa a generazioni di figli e nipoti.

E così pensiamo che il modo migliore di ricordarlo sia cronitifare più del solito e sperare che i rosanero ci regalino una piccola gioia per tirarci un po’ su. Il Catanzaro dovrebbe essere una delle corazzate della C anche se noi siamo fermi ai tempi belli di Palanca e il Palermo lo affronta cambiando praticamente tutto, tant’è che non riusciamo neanche a capire quale modulo adotti. L’inizio arrembante dei rosa ci rende più ottimisti del solito, ma quando al 20’ una bella palla filtrante di Broh viene malamente sprecata da Kanoute, con un indegno piattone calciato fuori, tutto solo davanti al portiere, ricadiamo nella disperazione.


Il Palermo insiste con un possesso palla continuo ed al 25’ una bella azione di Valente si conclude con una rovesciata da semiparalitico di Rauti. A quanto pare, purtroppo, il Palermo ha solo mezz’ora di autonomia e da quel momento in poi decide di rischiare di prendere gol per tutto il primo tempo. Ci salva dapprima una parata strepitosa di Pelagotti su colpo di testa di Evacuo, al 30’.

Ed al 39’ assistiamo atterriti ad una occasione clamorosa per i giallorossi ma, per fortuna, troviamo uno più cretino dei nostri difensori che lo hanno lasciato tutto solo e, davanti al portiere, l’attaccante giallorosso sbaglia chiaramente il tasto della PS4 decidendo di concludere con un improbabile pallonetto che si perde sul fondo. Per fortuna si va all’intervallo.

Si ricomincia e l’arbitro ci tiene subito a fare capire che ha dei dubbi su cosa faccia sua moglie mentre lui è in campo e, al 48’, sbatte in faccia a Broh un secondo cartellino giallo eccessivo che lascia il Palermo in 10. I rosa non si scompongono e, in piena girandola dei cambi (bella questa!), impegnano l’estremo calabro, al 62’, con una velenosa punizione di Almici sul primo palo.

Al 73’ non ci sono più dubbi sul fatto che l’arbitro ha la piena certezza che a casa sua stia succedendo qualcosa di strano, che deve essere purificato con la sconfitta del Palermo. Non solo si inventa letteralmente un rigore a favore del Catanzaro per una spallata in area ma ci aggiunge il rosso diretto per Crivello che lascia il campo in lacrime e viene trascinato fuori per evitare di fare rientrare la sua condotta nell’ambito della rilevanza penale. Il tiro dal dischetto porta in vantaggio i giallorossi e ci fa sprofondare in una cupa e irreversibile depressione.

Quando ormai non ci crediamo neanche più, all’88’, su un calcio piazzato di Almici, sfiorato da tutti e toccato da nessuno, arriva un pareggio che ci fa letteralmente esplodere dal divano su cui siamo ormai accasciati. Ci sembra quasi un miracolo questo pareggio, un colpo della sorte che non ti aspetti. E la testa corre veloce al sorriso beffardo di Toti che entrando semistravolto dalla porta a fine partita ci avrebbe detto: “minchia, ma sempre così dobbiamo soffrire?”.

E magari stavolta ci ha pensato lui a darci una mano. Il Palermo non avrebbe meritato di perdere ed una partita ripresa così, secondo noi, vale molto di più di quanto dica il punticino in più in classifica. Speriamo di avere ragione. Forza Palermo!

Pelagotti 7,5 – Capitola solo su rigore dopo aver fatto un miracolo nel primo tempo su un colpo di testa ravvicinato di Evacuo. Abbattuto.

Almici 8 – Gioca sempre con autorità ed è pure pericoloso sui calci piazzati. L’autogol è tutto merito suo. Eroe.

Palazzi 6,5 – Nell’emergenza si adatta a giocare in difesa. A noi è piaciuto più che a centrocampo. Incompreso.

Marconi 6 – Non è che il Catanzaro faccia molto prima che l’arbitro decida di farlo segnare. E lui controlla. Sereno.

(dal 39’ s.t. Lucca s.v.)

Crivello 6 – Ha giocato una buona partita, gestendo la fascia con autorità. Viene espulso senza alcuna ragione su un intervento che non era neanche fallo. Lo apprezziamo con la sufficienza perché non uccide l’arbitro. Errore giudiziario.

Odjer 6,5. Si muove di continuo. A volte anche inutilmente. Tarantolato.

Broh 5,5 – Fa un grande assist per Kanoute e gioca bene anche in fase di copertura. Poi impazzisce senza motivo, facendo il fallo più inutile del mondo. E l’arbitro non aspettava altro. Giufà.

Kanoute 5 – Si mangia un gol che era più difficile da sbagliare che da segnare. La verità è che corre generosamente e spesso un pò ammatula e cosi, alla fine, non è lucido. Confuso.

Rauti 5,5 – Si muove bene. A volte ci prova anche con convinzione. Ma resta sempre un po’ fuori dal gioco. Eremita.

(dal 45’ s.t. – Peretti s.v.)

Valente 7 – È il più pericoloso di quelli che stanno avanti. Dribbla senza sosta e mette palloni in mezzo. Ma manca l’attaccante. Sprecato.

Saraniti 4 – Non lo abbiamo visto toccare un pallone, magari era collegato online. Smartworking.

(dal 10 s.t. Accardi 6) – Tiene botta in un momento complesso. Affidabile.

Filippi 8 – Il Palermo gioca una buona partita e viene battuto solo dall’arbitro. Indovina tutte le sostituzioni e la squadra non perde mai la speranza. Impressiona il numero di fuorigioco che riusciamo a fare fischiare agli avversari. Zemaniano.

All’amico Gery Ferrara le più sincere condoglianze della redazione di Stadionews per la perdita del padre (gm)

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18 thoughts on “Palermo, i dubbi dell’arbitro e lo smartworking di Saraniti. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Siamo solo di passaggio, di noi resta solo il ricordo. Il tifo, la passione, servono a dare un senso, magari finto, al nostro passaggio, e dobbiamo essere grati. Condoglianze da uno che vi conosce solo dallo scritto.

  2. Sentite condoglianze, capisco il dolore perchè ho perso anche io nel giro di due mesi entrambi i miei genitori. Tornando alle cose di campo noi siamo la squadra degli ammatula: chi è lungo ammatula e chi corre ammatula e dopo c’è anche chi fa falli ammatula

  3. Le mie più affettuose condoglianze a chi, come me, ha avuto trasmesso questa brutta malattia attraverso i racconti su Sukru e Borjesson, oltre che su Valeriani, Radice e Vernazza.
    Se vogliamo parlare della partita, la certezza sulle ramificazioni delle appendici frontali connesse alle virtù della consorte della “giacchetta nera” (eccomi anch’io con gli stereotipi calcistici) l’ho raggiunta in occasione dell’esecuzione del rigore. A parte il fatto che il defecante battitore interrompe la sua ricorsa, al momento del tiro in area di rigore ci sono 7, dico 7, giocatori di cui 3 del Catanzaro (frame 3:00 del filmato disponibile su questo sito). Toti avrebbe certamente ammuntuato compagni di mandria come Sbardella, Gonella, Menegali e La Penna.
    “I tempi belli di Palanca”. Toti vi avrebbe ricordato la sconfitta per 3-1 al Militare di Catanzaro in una specie di spareggio per la Serie A con doppietta di Palanca. Quello buono, perché noi invece acquistammo dal Pescara il fratello scarso insieme a tal Di Francesco. Altro che Sukru e Borjesson…
    Dite a Toti di salutarmi Gino e tutti gli altri quando si accomoderanno sui divani del Paradiso con le loro scarpette rosanero per guardare la partita del Palermo. Condoglianze ancora.

  4. condoglianze a tutti ! dalla partita di Catanzaro qualche speranza c’è di fare un campionato più tranquillo, ma ritengo che senza un altro attaccante serio si soffrirà. Bellissima quella di Saraniti in sw

  5. bravi, fatte sembrare meno pesante quel casino in cui si è infilata la squadra – ma vorrei fare una domanda: Saraniti e Boscaglia chi li ha portati a Palermo?????

  6. Le mie più sentite condoglianze, anche se non vi conosco personalmente ormai siete un appuntamento fisso del post partita. Tornando a quella mi è piaciuto soprattutto lo spirito e l’impegno messo in campo . In altri tempi avremmo finito in 7 la partita, il merito è stato quello di non perdersi d’animo, poi finalmente anche un po’ di fortuna. Possiamo solo migliorare

  7. Complimenti ad Amenta-Ferrara bell’articolo scritto benissimo.
    Forza Palermo il campionato comincia adesso . Toni da Brescia

  8. Ho paura che non sia finita qui, che il cervo col fischietto calcherà la mano nel referto contro Crivello… a Saraniti, più dello smart working suggerisco attività manuali tipo l’agricoltura… infine le più sentite condoglianze al sig. Ferrara….

  9. È una squadra senza attacco tanto che gli unici due gol che ha fatto sono stati su calci da fermo. Saraniti una delusione totale. L’altra punta (Rauti) ci mette buona volontà ma non basta. Lotterà per non retrocedere. Avete notato? Il Catanzaro ha un giocatore che potrebbe fare la réclame della dolce Euchessina: felice evacuo!

  10. A proposito di Saraniti, ricordo la sua presentazione dove affermò che per questa maglia, da palermitano, avrebbe dato sino all’ultima goccia di sudore. Sarà un effetto ottico o un difetto della mia tv, ma in queste prime partite non ho visto la sua maglia sudata, profuma ancora di ammorbidente risalente al primo lavaggio. Almeno dia quell’impegno promesso e sinora mai visto.

  11. L’arbitro è stato premiato, nessun stop, anzi Domenica arbitrerà di nuovo la gara Virtus Francavilla-Casertana

  12. Broh non meritava l’espulsione. Rivedendo le azioni ne sono convinto. Addirittura nel primo caso non c’era ammonizione e nel secondo caso nemmeno fallo. Che espulsione fosse ingiusta, che non fosse neanche fallo il secondo l’ha scritto pure Brandaleone sul Giornale di Sicilia.
    QUindi dato che il voto negativo era solo per l’espulsione, allora merita almeno 7.

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