Palermo, i tifosi hanno vinto: mai tanto pubblico dal 2011
Una cosa è certa: era da parecchi anni che la media spettatori al ‘Renzo Barbera’ non era così alta, anche se il campionato era di Serie B o addirittura di Serie A. E invece, anche in un anno di “consolidamento” come quello appena terminato, l’affetto del pubblico rosanero verso la squadra di Corini si è fatto sentire. Tra abbonati e paganti, ad ogni partita casalinga, la squadra ha trovato quasi sempre un buon numero di tifosi ad attenderla, al contrario delle stagioni precedenti (a cominciare dalla scorsa, in cui soltanto nella fase finale la gente ha riempito lo stadio).
La media della stagione conclusa pochi giorni fa è stata di 20.380 tifosi a partita: un totale di 387.000 presenze al ‘Barbera’, dalla sfida col Perugia di agosto a quella – non proprio felice – di venerdì sera contro il Brescia. A parte l’ultima partita, in cui c’erano più di 32.000 persone allo stadio, il pubblico è stato piuttosto numeroso, a testimonianza del fatto che si è formato uno ‘zoccolo duro’ nella tifoseria, che ha seguito i rosanero anche quando i risultati non erano positivi e la posizione in classifica era più vicina alla zona retrocessione che a quella dei playoff.
Un gruppo di tifosi sempre presenti, composto da circa 16.000 tifosi. Non pochi. Che ad esempio si sono fatti sentire anche in momenti brutti della stagione, come ad ottobre – nel periodo più complicato del Palermo di Corini – nella partita contro il Pisa, quando il Palermo ha giocato da quartultimo ed era reduce dall’umiliazione di Terni e da 5 sconfitte nelle precedenti 6 partite. Ma per Palermo – Pisa i tifosi erano comunque 16.101 tifosi.
Numeri che, poi, non sono cambiati più di tanto durante tutto l’autunno, sempre di poco sotto i 20.000, ma che invece sono notevolmente migliorati in primavera, con l’entusiasmo portato dai 9 risultati utili di fila fra dicembre, gennaio e inizio febbraio. Contro Reggina e Frosinone, infatti, si sono superati i 26.000 spettatori, ma anche in partite meno sentite come contro Modena e Cosenza si è andati oltre le 21.000 presenze al ‘Barbera’. Così la media si è alzata e ha superato, proprio grazie al boom dell’ultima giornata, i 20.000. Non succedeva dalla Serie A del 2011. Era la stagione successiva al quinto posto, con la Champions League soltanto sfiorata, ed era soprattutto la stagione della Coppa Italia: nel maggio del 2011, il Palermo si giocava la finale contro l’Inter, in una delle notti più indimenticabili della storia del club nonostante la sconfitta.
La media durante la Serie A 2010/11 è stata di 24.850 tifosi, 4.000 in più rispetto a quest’anno in Serie B. Un distacco non così tanto grande, nonostante la differenza di ambizioni rispetto a quest’anno sia enorme. Questo, in realtà, è dimostrato da un fenomeno che si è verificato spesso nell’era Zamparini: i risultati ottenuti sul campo non hanno quasi mai rispecchiato il numero di presenti sugli del ‘Barbera’. Basti pensare a quello che è successo, poi, dal 2011 ad oggi, con buone stagioni in A e campionati di vertice in B in cui non però si è mai più tornati sopra i 20.000 di media. Segno che quest’anno non si guarda più soltanto ai risultati ma anche al progetto e alla solidità di un Palermo che i tifosi sognano sempre più europeo nei prossimi anni.
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In serie C fu un flop.
Adesso tocca alla società non disattendere le aspettative dei tifosi….
Basterebbe riflettere su questi dati per investire sul Palermo. A Palermo c’è fame di buon calcio e al seguito ha tifosi eccezionali. Per il prossimo campionato si deve puntare alla A. Lo merita la città e i tifosi.
Effetti del miracolo di Baldini. Ma se continua così, purtroppo, la partecipazione scenderà, troppa noia.
Credete che il City Group la pensi come noi tifosi? Non vorrei essere scettico al riguardo, questo sarà l’anno della verità.
La nota più lieta della stagione come detto più volte. L’augurio, da vecchio tifoso, è che non si tratti di un fenomeno passeggero ma che al contrario possa significare un aumento di considerazione e di affetto verso la squadra della propria città.
All società il compito di custodire e far lievitare questo zoccolo duro con opportune iniziative. Migliorando lo stadio ad esempio nelle strutture essenziali fatiscenti, bagni puliti , sedili normali con numerazioni visibili. Parlo di cose basilari, non di ristoranti o non saprei cosa . Insomma, tantissime cose da dare per la nuova proprietà. Stiamo ad attendere, con fiducia.
Non dimentichiamo anche il costante o quasi tutto esaurito nei settori ospiti.
La risposta c’è stata attendiamo quella del city