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Palermo, il City fa sentire la sua voce. Galassi a Torretta: “Vogliamo i playoff”

Un discorso motivazionale di quasi mezz’ora. Alberto Galassi, membro del consiglio d’amministrazione del City Football Group, ha tenuto a rapporto tutta la squadra (nazionali esclusi), compresi tecnici, preparatori atletici, medici e fisioterapisti. Insomma, un vero e proprio conclave.

Toni soft, com’è nella natura del personaggio, ma parole forti per ribadire che il City Group crede ancora nei playoff e che bisogna cambiare marcia per raggiungere quello che è considerato dalla proprietà un obiettivo minimo, e cioè la qualificazione ai playoff per poi sperare in un colpo d’ala nell’ultimo mese di stagione.

Un forte applauso dei giocatori ha salutato la fine del discorso, che è stato molto apprezzato e che probabilmente era fondamentale per fare sentire la vicinanza e l’interesse del gruppo City verso la principale squadra europea del gruppo (ovviamente dopo il Manchester City) che sta deludendo la propria tifoseria con risultati ben al di sotto delle attese e soprattutto senza riuscire a dimostrare una identità di gioco.


Cosa produrrà un simile discorso lo si potrà vedere solo alla ripresa del campionato, l’altra domenica a Salerno, ma l’impressione è che Galassi sia stato molto convincente. D’altro canto, se è vero che i playoff distano soltanto un punto è anche vero che sotto il profilo matematico la squadra deve ancora conquistare la certezza della salvezza. Insomma, vietato sbracare qualora ci fossero dei dubbi.

Quella odierna è la seconda visita di Galassi a Palermo nel giro di pochi mesi. A gennaio, infatti, aveva già accompagnato Ferran Soriano, CEO del City Group, in occasione della trasferta in Sicilia seguita al cambio di direzione sportiva.

Dopo i cinque giorni più lunghi della stagione, quelli che avrebbe potuto portare a un cambio di guida tecnica, si riparte e le risposte sono adesso quelle del campo. Il calendario non è particolarmente favorevole, ammesso che si possano individuare partite facili in questa parte di stagione.

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17 thoughts on “Palermo, il City fa sentire la sua voce. Galassi a Torretta: “Vogliamo i playoff”

  1. È stato convincente????
    Quindi domenica abbiamo organizzazione di gioco e schemi ben definiti ? Io credo alle fate e voglio lo scudetto.

  2. Spero che gli abbia detto, se non fate i play off non vi paghiamo, perché cosi bisognerebbe fare con tutta la rosa e l’allenatore, che fa errori che nemmeno all’oratorio si vedono

  3. Toni soft?…Comunque è venuto qualcuno a metterli davanti alle loro responsabilità compreso Dionisi …speriamo serva a qualcosa….

  4. Quindi da Salerno in poi basta caxxate in difesa, cambi a pene di cane e crampi vari, ai muscoli e al cervello??? Si, e gli asini volano….

  5. Mi fa piacere che siano venuti a trovare la squadra.
    Ma come ho sempre scritto , una ruota quadrata farà sempre una fatica immane a rotolare. ……..

  6. E io invece voglio Mauro Nardini in panchina. Il secondo di Baldini, quel mito assoluto, l’indimenticabile Nardini, più folle del suo capo, una coppia irripetibile.
    Mauro Nardini allenatore del Palermo! E acchianiamo com’i fuoddi, come l’altra volta.

  7. “Cosa produrrà un simile discorso lo si potrà vedere solo alla ripresa del campionato”
    rispondo io, assolutamente niente o poco più. magari ci sarà una reazione nell’immediato ma niente di più, ormai il problema è cronico, è qualcosa che si è insinuato nella testa dei giocatori. questa squadra ha ampiamente dimostrato di non sapere far fronte alle difficoltà e non sarà un discorso motivazionale dell’ultim’ora, per quanto convincente, a cambiare le cose. bisogna essere realisti. l’unica cosa da fare sarà cercare di sbagliare il meno possibile da qui alla fine del campionato

  8. Palermo, il City alza finalmente la voce. Galassi a Torretta: “Vogliamo i playoff.” È da dicembre che il Palermo reclama a gran voce, ma il City — Johnny-come-lately — si fa sentire solo a fine marzo, e ora vuole i playoff. Un tantino tardi, direi.

  9. Condivido in pieno, FrancescoM. Parole pacate ma incisive, che vanno alla fonte del problema. Questo gruppo di lavoro, manager e allenatori compresi, va rifondato profondamente. Tre anni son volati via e poco resta da salvare . Anche tra i giocatori. Alcuni marci dentro e altri, più giovani, acerbi e inadatti .

  10. Non vedo il nome del unico responsabile dirigente che ha preso de.santis Corini e dionisi.tre anni buttati e lui e sempre li a sguazzare io avrei messo il tele sotto controllo secondo me avremmo avuto il quadro di come vanno le cose

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