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Palermo, in Paradiso splende il… Soleri. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Inutile nascondersi. Ci sono partite che valgono una stagione. Se però ci mettete che i vostri cronitifosi ne individuano sempre almeno 6 o 7 a campionato capite che si tratta spesso di settimane impossibili che ognuno vive a modo suo. C’è il nostro amico Giorgio che non guarda la classifica da lunedì mattina. C’è Antonio che si è già lasciato andare e studia il calendario della serie A del prossimo anno. C’è Fabio che oscilla con pari convinzione tra una retrocessione certa e una trionfale promozione da record. C’è Giulio che, come sempre, prova a portare un po’ di equilibrio ma si vede che si sta cacando in mano. E poi, su tutto, echeggia la voce di Salvo che ci avrebbe dato dei cacasotto, ridendo e considerando i calabresi già spacciati.

Ci sediamo con la mente affollata di pensieri e il cuore gonfio di nostalgia a vivere come sempre due ore di grande passione. Corini non cambia nulla perché squadra che vince non si tocca e noi non possiamo che dargli ragione. La partita è contratta. C’è rispetto e anche un filo di ansia. La palla la tiene la Reggina ma il Palermo quando riparte sembra poter fare male.

Per un po’ i rosa aumentano il pressing e la Reggina perde qualche pallone in più e così i calabresi cominciano a picchiare come wrestlers ubriachi a fine carriera, ma l’arbitro lascia correre un po’ troppo. Poi, dopo un po’, tutto torna tranquillo e ci sembra che solo un episodio o un colpo di genio possano sbloccare il match. Ma non arriva né l’uno né l’altro e si chiude il primo tempo di una partita equilibrata e complicata con la Reggina che fa la partita e ci fa paura e il Palermo che chiude tutto aspettando momenti migliori.


Neanche il tempo di tornare seduti con il pensiero al calduccio del divano di casa che l’episodio arriva! Brunori si lancia nello spazio di centrocampo saltando due uomini, arriva in area e viene atterrato: calcio di rigore! Tutti si chiedono se lo tirerà lui ma il bomber non può sottrarsi e va deciso sul dischetto. Palla da un lato e portiere dall’altro e noi in paradiso!!!!

La Reggina prova a reagire ma il Palermo non perde mai la testa con un centrocampo rafforzato da Verre, entrato nell’intervallo, e Broh che viene messo dentro per portarsi a casa tibie, peroni e ginocchia di chiunque abbia intenzione di passare il centrocampo. La Reggina pressa e il Palermo parte in contropiede. Di Mariano conferma di non vedere la porta neanche con il cannocchiale e sbaglia un gol da distanza ravvicinata. E noi impazziamo perché sappiamo bene che il calcio ha poche regole ma una inesorabile che noi odiamo è “gol sbagliato, gol subito” e così la Reggina pareggia con una mezza svirgolata in area che spiazza l’incolpevole Pigliacelli.

Il Palermo non ci sta e dimostra che sta diventando una grande squadra. Entrano Tutino e Soleri e il motore rosanero sale di giri. Mateju ruba il tempo a un avversario, avanza e mette un cross da giocatore di calcio vero. Soleri la tocca di testa e la infila sotto il sette con un gol che ci lancia in orbita ebbri di felicità! Il Palermo non molla un centimetro e cresce, mettendo la Reggina all’angolo. I calabresi perdono la testa e restano in dieci. Arriva anche un Var check più lento di un treno Palermo – Catania che ci concede un secondo rigore. Ci prova Tutino che tira il rigore più “tascio” del mondo e regala la palla al portiere condannandoci a un finale ansiogeno come un film di Hitchcock.

L’arbitro concede venti minuti di recupero ma si potrebbe giocare in eterno e non cambierebbe nulla. Il Palermo vince una partita giocando in maniera quadrata, umile e da squadra consapevole dei propri mezzi. Solida in difesa, messa bene in campo e con un carattere che ha consentito di tornare in vantaggio nel momento più difficile. Un po’ per scaramanzia e un po’ per soddisfazione ancora una volta il nostro pensiero va ai detrattori di Eugenio Corini che oggi potrebbero pensare di darsi all’ippica oppure al Burraco (il mercoledì al circolo del golf; momento pubblicità). Noi preferiamo continuare a sognare. Forza Palermo!

Pigliacelli 7 – Per batterlo ci vuole una sfortunata deviazione ravvicinata di un compagno perché altrimenti le prende tutte. Peraltro visto come gioca il pallone con i piedi lo proponiamo anche come rigorista. Manny Tuttofare.

Mateju 8 – Lo abbiamo criticato tante volte e quindi stavolta siamo assai generosi nel voto perché sfodera la prestazione migliore nella partita più importante, condendola con una azione ed un assist che vale metà del gol vittoria. Revenant.

Nedelcearu 7 – Comanda la linea difensiva con una autorità impressionante. E davanti aveva dei rognosi picchiatori non da poco. Mastino.

Marconi 7,5 – La sua crescita, tecnica e tattica, e la sua dedizione sono l’emblema del nuovo corso rosanero. Simbolo.

Valente 6 – Non è esplosivo come in altre occasioni ma di fronte ha una linea di difesa che sembra insuperabile e lui, comunque, non si tira mai indietro cercando anche qualche conclusione da fuori che potrebbe avere miglior fortuna. Contenuto.

(dal 39′ s.t. Graves) s.v.: Benvenuto.

Segre 6 – Soffre per tutto il primo tempo, inseguendo come un matto palloni sulla mediana che raramente riesce a giocare con lucidità. Criceto.

(dal 1’ s.t. Verre) 6 – L’approccio alla partita è da giocatore di categoria superiore ed anche da portafortuna perché il suo ingresso coincide con il gol quasi immediato e la vittoria finale. Certamente deve ancora integrarsi con i compagni. Attendista.

Damiani 6,5 – In un centrocampo che nel primo tempo viene continuamente messo in difficoltà dalla manovra dei calabresi è l’unico che cerca di proporre qualche giocata pericolosa. Esce perché stanco e perché c’è bisogno di muscoli per difendere il vantaggio. Sagace.

(dal 18’ s.t. Broh) 6 – Entra con un compito preciso: “visto che i calabresi picchiano come fabbri fai lo stesso pure tu”. Lui esegue ma poi è sfortunato nel gol del pareggio ospite con una improvvida deviazione. Operaio.

Saric 6 – Vale anche per lui quanto detto per i compagni di reparto. Il centrocampo ospite è forte e solido e c’è soprattutto da giocare in fase di contenimento a discapito della creatività. Uomo di fatica.

Sala 7 – Sulle fasce i calabresi sono pericolosissimi ma di riffa, di raffa ed a muzzicuni dove c’è lui non si passa. Attento.

Brunori 8 – Da centravanti purissimo, dopo una partita sostanzialmente anonima, appena ha mezzo pallone giocabile è decisivo. Il rigore stavolta lo calcia in maniera perfetta e oltre a fare volare il Palermo vola anche lui in vetta alla classifica cannonieri. Esce e a fine partita lo vediamo con la borsa del ghiaccio sul ginocchio. Preoccupati (noi).

(dal 32’ s.t. Soleri) 9 – In meno di venti minuti segna un gol semplicemente pazzesco che ci ricorda il cigno di Utrecht, si procura il rigore che ci avrebbe risparmiato il patema finale e, in pieno recupero, lo vediamo esibirsi in una prodigiosa rovesciata difensiva. Puo rivelarsi una delle armi in più del prosieguo del campionato. Olandese volante.

Di Mariano 5,5 – Per un attaccante continuare a non riuscire a calciare degnamente nello specchio della porta sta diventando insopportabile. Gli consigliamo anche di evitare queste continue cadute sui contatti con gli avversari visto che nell’80% dei casi gli arbitri non gli fischiano fallo a favore. Irritante.

(dal 32’ s.t. Tutino) 6 – Impatta bene la partita rendendosi continuamente pericoloso sulla sua fascia. Però calciare un rigore in questo modo è semplicemente inammissibile. Per sua fortuna risulta ininfluente ai fini del risultato. Jorginho dei poveri.

Corini 8,5 – Il Palermo cresce di partita in partita per solidità, applicazione tattica e convinzione nei propri mezzi. Il merito è soprattutto suo che ha continuato ad andare avanti sereno e consapevole anche quando quasi tutti ne chiedevano la testa e ha forgiato la squadra a sua immagine. Capitano mio Capitano.

21 thoughts on “Palermo, in Paradiso splende il… Soleri. Le pagelle ironiche di A&F

  1. QUELLO CHE HA FATTO SOLERI IN 20 MINUTI …DI MARAIMO NON L HA FATTO IN TUTTO IL CAMIPONATO …..SE LO CAPISCE CORINI DIVENTA L ALLENATORE PIU BRAVO DEL MONDO

  2. Sentire oggi osannare e lodare corini mi fa davvero ridere. Addirittura siamo al paradosso di indicare cosa fare a chi lo criticava (darsi al burraco ecc) lo trovo veramente ridicolo se non stucchevole. Ma nel calcio cambiare bandiera, anche quando si è criticato e tanto lo stesso corini ( ma si sono già dimenticati?) lo trovo un pessimo esempio. Io sono abituato a giudicare e eventualmente criticare per quello che vedo. Sono un grande ammiratore di Toni Servillo , eppure anni fa , andai a Napoli a vederlo in teatro e non mi piacque, non fui il solo a criticarlo. Rimango un fan sfegatato di Servillo. Corini ha guidato una squadra per tutto il girone di andata giocando , secondo me molto male, anche nelle partite vinte , tipo Genoa la squadra non è mai stata all’altezza , non ha mai imposto un gioco adeguato e spesso ha solo subito. Forse corini in quel periodo poteva scusarsi con noi tifosi. Amenta e Ferrara avete mai chiesto in quel periodo all’allenatore di giustificarsi e magari anche scusarsi con noi tifosi ? Siamo seri. A tutt’oggi leggere frasi :” capitano mio capitano “ come se il Palermo avesse un gioco stile , per rimanere in Italia , Napoli mi fa ridere e capire come a Palermo in particolare e nel calcio si “cancia banniera”7 da un’ora ad un’altra! Non di giorno in giorno. Anche ieri per 25/30 minuti non abbiamo prodotto un tiro in porta ma rischiato almeno in due occasioni. Per me la squadra ha iniziato a giocare da qualche partita, in particolare ad Ascoli e dal 30 in poi ieri. Ero critico ieri non mi esalto oggi. Riconosco che è migliorato il rendimento di quasi tutti e anche tanto !( ieri mi è piaciuto moltissimo Mateju) sempre criticato da tutti , me compreso. Riconosco in generale il miglioramento della rosa (tutti) ma non mi sembra che si possa dire , con questa certezza ostentata, che ci sia l mano di corini. Che corini abbia dato una svolta al gioco del Palermo , insomma per me la mano dell’allenatore si vede, per rimanere a Palermo, quando la squadra gioca in stile Guidolin- per me quelle squadre avevano forte la mano dell’allenatore.Ribadisco mi piace vedere che in classifica siamo lì ed essendo , Frosinone a parte un campionato , di una modestia imbarazzante, chissà che non possiamo giocarcela. Ultima annotazione la settimana scorsa , vedevate le qualità da grande giocatore, giocatore di serie A , sto parlando di Tutino , uno che faceva panchina a Parma peraltro, avete già cambiato idea? Sono strafelice per Soleri che proprio corini ha maltrattato per tutto il girone di andata , lasciando spazio a vido che non ha mai fatto nulla e relegando Soleri in panchina o ai 5 minuti finali. Più volte scrivendo su stadionews ne ho chiesto l’utilizzo proprio a scapito dello stesso vido, sostenendo la tesi che Soleri in C entrava e ha sempre fatto gol , vido un passato di panchinaro in giro di squdra in squdra , senza mai essere risolutivo. Grande Soleri, ecco capitano mio capitano , io al tuo posto inizierei a chiedere scusa proprio a Soleri. A mio capitano mio capitano consiglio di tenere a fine seduta in campo DiMariano per sedute personalizzate sulle conclusioni sotto porta , non si può sbagliare sempre. Anche a di Mariano , devo comunque riconoscere una grande crescita , ma dico anche che in questo momento è insostituibile per come fa salire la squadra, per il movimento che fa, per i recuperi anche nella ns area , ma soprattutto per l quantità di calci di punizione che conquista. Anche se concordo ultimamente esagera nelle cadute .Certo adesso sognare è lecito ma spero vivamente che non possa prevalere il famoso detto :” manteniamo la categoria, campionato di assestamento “ mi auguro che lo step sia superato e chissà abbandonato.

    1. Rispondo solo su un punto: Corini non doveva proprio chiedere scusa a nessuno. La squadra aveva elementi molto modesti, che restano tali.
      Le scuse gliele deve chi lo ha criticato, avendo egli fatto (ben) 34 punti con modesto materiale umano a disposizione.

  3. Devo riconoscere Sig. Luigi che un’abilità l’ha avuta: essere diventato l’attrazione del circo-lo “Stadionews” con tutti(pure il Direttore)o quasi, ad invocarla o a rispondergli piuttosto che ad ignorarla. Per quanto concerne il calcio giocato, questo Palermo farà togliere (toccando ferro) tante soddisfazioni nel prosieguo del campionato.

  4. E invece…’Giovanni come sempre ascolta, stonato com’è’. ‘CANZONI STONATE’ (voto 7, uno in meno perché rilanciò Gianni Morandi), DA ‘Tu fai schifo sempre’ (7, Pandemonium) A ‘Tu si na cosa grande’ 7, un voto in meno perché un tizio mi disse che Modugno l’aveva comprata da un ragazzo napoletano. Ma era un matto (v.’Dieci Ragazze’, 6, Battisti, un voto in più perché nella colonna sonora di ‘Bianca’ (film ’84, Moretti, voto 9). Comunque, bella partita del Palermo, ma domani inizia Sanremo, ‘Che me ne importa a me’ (4, Modugno) della Gruppese. Ps. A proposito, GIGIniello GIGI IDK, Tuttinick by Pallavicino (‘Cesso, d’amarti questa sera’, 2, Pippo Franco) 46-47 commenti su 50, nelle pagelle di Monastra. 8 su 8 qui. Ormai ha completamente intasato tutti gli spazi destinati ai commenti. Si può forse provare con una squadra di idraulici ma temo che sia troppo tardi. Aria irrespirabile, cerco sempre più di starne lontano (‘Nell’aria’ M.Bella, 4).

  5. Davvero non riesco a capire , leggendo certi commenti, quale livello tecnico e tattico ci si aspetti da un volenteroso gruppo di calciatori di serie B alcuni addirittura alle prime presenze in cadetteria. Chilometrici ragionamenti, inturciuniati, per poi arrivare sempre agli stessi bersagli: società o allenatore . O Rinaudo spesso. Meglio lasciare perdere e godersi il nostro Palermo.

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