Palermo in stadio confusionale: è l’ora dell’indignazione (quella vera)
Sono incazzato nero. Sono mortificato e deluso, da palermitano, per la scelta – quella di escludere Palermo dalle sedi che potrebbero ospitare l’Europeo del 2032 – che parte da lontano, da molto lontano. Ma nel mio stato d’animo c’è tutto tranne che lo stupore: davvero facciamo finta di non sapere che Palermo era a rischio?
È arrivata una bella “timpulata”, uno schiaffo in pieno volto alla città di Palermo che ha provocato l’indignazione di molti. Ma si tratta della solita indignazione da quattro soldi, il sanguinamento dell’orgoglio becero di chi ancora crede che Palermo sia la capitale del mondo a cui tutto è dovuto e non invece una città naturalmente bellissima ma in stato di abbandono e degrado dopo anni e anni di colpevole incuria da parte di tutti, a cominciare da una classe politica mediamente scadente. Sorprende, semmai, non avere visto prese di posizione istituzionali sull’argomento.
Nel dossier della Figc, l’esclusione di Palermo è edulcorata dall’ipotesi (quasi impossibile) di un possibile “ripescaggio” ed è motivata con frasi soft. Ma la verità, quella che pietosamente nessuno ha voluto mettere nero su bianco, è che Palermo non viene ritenuta adeguata e che non ci sono sufficienti garanzie che lo sarà in un futuro prossimo. In occasione delle ultime due esibizioni recenti della Nazionale maggiore è stata la Federazione a dover mettere toppe ai tanti disservizi di uno stadio cadente e dell’assenza di strutture di supporto adeguate come i campi di allenamento, “finanziando” per svariate decine di migliaia di euro alcuni lavori di ristrutturazione indispensabili per portare lo stadio (vagamente) dentro gli standard internazionali. Del resto, non più tardi di due anni fa un articolo di un quotidiano nazionale scoperchiò il “pentolone” dei servizi carenti allo stadio, dei gabinetti indegni, della tribuna coperta che tanto coperta non era perché, quando pioveva, pioveva anche lì.
Vorrei essere ancora più chiaro. Sento parlare dello stadio e del suo stato di salute da quando sono nato. Per i Mondiali del ‘90 i problemi vennero superati dopo una lunga battaglia. Chi ha più di 50 anni ricorderà bene tutta la tiritera sul terzo anello, quello che impediva la vista del Monte Pellegrino, quello che doveva essere smontato a fine Mondiale insieme al “pallone” adiacente e che invece è ancora lì. Quello che da 30 anni deve essere profondamente ristrutturato o addirittura sostituito e che invece è ancora lì perché generazioni di amministrazioni pubbliche e generazioni di società sportive non hanno mai davvero affrontato i problemi, preferendo rimandarli e coprendo la polvere col tappeto.
Dispiace per l’esclusione, certo, ma davvero ci si può sorprendere e indignare contro il “governo ladro” per questa esclusione? Eppure è improvvisamente scoppiata la consueta bolla di indignazione. Ho letto commenti surreali che parlano di complotto politico nei confronti del Palermo, che legano – chissà in che modo – l’esclusione di oggi alla visita di Mattarella dell’altro ieri, che sollecitano il boicottaggio della Nazionale in eventuali altre partite da giocare a Palermo. Insomma, sarebbe stato compiuto il reato di lesa maestà alla quinta città d’Italia.
Questo della quinta città d’Italia è un refrain stonato che sento da troppi anni. In quale parametro della vita civile Palermo è la quinta città d’Italia? In nessuno, tranne che nel numero di abitanti e nell’estensione della città. Non lo è per qualità della vita, per numero di occupati, per Pil, per efficienza dei servizi pubblici. Non lo è per infrastrutture viarie, per i collegamenti aerei e nemmeno per i servizi turistici. Siamo stati beneficiati dal Signore di una città bellissima e non siamo in grado di amarla e difenderla come meriterebbe.
In questa città abbiamo talmente abbassato l’asticella dei diritti e dei doveri da essere arrivati adesso a livello rasoterra. Quando questa città imparerà a manifestare la vera indignazione nei modi e nei tempi opportuni? Perché non indignarci ogni giorno, rumorosamente, per gli uffici pubblici che non funzionano, gli autobus che non passano, l’immondizia ad ogni angolo, le buche nelle strade, i marciapiedi dissestati, la mancanza di lavoro, il pessimo stato della sanità, l’acqua che si perde chissà dove, l’autostrada Palermo – Catania che è roba da fantascienza (e non è la sola)? Perché non diciamo che da anni sento parlare della indegnità dei servizi igienici allo stadio e ancora nessuno si è preoccupato di intervenire? Perché non ci indigniamo ogni giorno anche per questi sacrosanti motivi?
Questa è una città strana, dove i palermitani possono insultare e sfregiare Palermo a patto che non lo facciano gli altri; possiamo sporcarla e ferirla ma ci arrabbiamo se poi finiamo sui telegiornali perché la città è sporca e ferita; siamo campioni del mondo nella ricerca di raccomandazioni, medaglia d’oro olimpica per numero di redditi di cittadinanza, legge 104 o assenteismo. Ora, per qualche giorno, l’argomento dell’indignazione sarà lo stadio. Vedrete quante dichiarazioni, quanti dibattiti e quante polemiche: e poi tutto tornerà come prima.
Già, l’indignazione. Sia benedetta quella vera, quella attraverso cui si pretende il rispetto dei propri diritti di cittadini di serie A. Solo che quella presuppone anche il rispetto dei propri doveri civici. E questo a Palermo è troppo complicato capirlo. Chissà se un giorno saremo davvero la quinta città d’Italia…
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santa verità bravo Monastra, ma purtroppo questa situazione non è solo per lo stadio ma è una realtà in molti altri settori , noi possiamo esserlo, ma non lo siamo e non per colpa nostra ma per chi doveva e poteva fare e non fa
certo, non solo per lo stadio ma per tutto: è proprio quello che ho scritto. E ci allontaniamo ogni giorno di più dai parametri della civiltà media (gm)
Quello di cui ci dovrebbe stupire è come la squadra militi in Serie B, mentre il resto della città è da D se non meno …
Palermo è una città che a fronte di tante potenzialità spesso non compiutamente espresse.
Lo stadio? E’ una cartina di tornasole che dimostra una volta di più come l’impiantistica sportiva cittadina sia da terzo mondo quanto a manutenzione. E non da adesso … Sono decenni che è così. Che ne è stato del Palazzetto di viale Olimpo? Del campo da baseball? Del velodromo? E cito solo qualche impianto a caso.
E le società sportive di riferimento non sono meno colpevoli dei pubblici rappresentanti … Sia chiaro.
Bravo, è quello che sostengo da tanti anni. Per chissà quale motivo si pretende un calcio da serie A in una città che in tantissimi aspetti è da serie minori (gm)
Palermo è una città che a fronte di tante potenzialità spesso non compiutamente espresse mostra crepe organizzative assurde e non scusabili.
Buongiorno! È condivisibile è giusto il contenuto dell’articolo che mette in luce i disastri quotidiani di una città che è degna dei parametri civili del Sudan.
Tuttavia questo articolo ha un motivo comune che striscia sull’intero elaborato che sembra dire “picciotti a Palermo siamo fa tutto Schifo ma di cosa ci sorprendiamo”, io sono orgoglioso di essere distante dalla civile Italia dei bu razzisti dalla civile italia di chi si dà appuntamento in autostrada e si picchia dalla civile italia Blucerchiata che ha i conti disastrati ma nessuno impedisce di proseguire il campionato o dalla bella e civile italia Cagliari che avrà un giorno uno stadio bellissimo e ci ha surclassati.
Condivido, è chiaro che non si può generalizzare in toto ma sarebbe ora di comprendere (tutti) che Palermo non è il centro del mondo e se vogliamo migliorare dobbiamo meritarcelo (gm)
Grandissimo articolo, complimenti. Riceviamo esattamente quello che ci meritiamo
UNA SONORA SCONFITTA SOPRATUTTO PER I FAMILIARI DI CHI PER RIFARE QUESTO STADIO HA PERSO LA VITA!
che bello sapere che esiste al mondo gente che, pur mantenendo durezza e livore, riesce a esprimere gli stessi concetti che io esprimo con variopinto turpiloquio.
1974 Bologna Palermo finale di coppa Italia
1987 esclusione Palermo Calcio dai campionati
2019 impedimento al Palermo di procedere il campionato
2023 esclusione Palermo dalla candidatura all’Europeo.
Siamo sempre noi nel torto . Noi che accettiamo le sconfitte civilmente, a differenza degli italiani che si danno appuntamento negli autogrill per picchiarsi.
O degli italiani che mandano a Frosinone un arbitro di Frosinone x lo spareggio.
Per fortuna la Turchia che è molto più potente la spunterà contro la fognetta tricolore
Cosa c’entra l’incuria con una manifestazione che svolge a 10 anni?
I Signori Salvini e Giorgetti non perdono occasione.
Io me la prenderei con gli amministratori pubblici e con le Società fruenti (brave a chiedere esenzioni e a non mettere mano al portafoglio quando di loro competenza).
Non c’è dubbio ma se la gente si ribellasse (in maniera civile ma ferma) certi problemi sarebbero attenzionati diversamente. Invece mediamente in questa città se non passa l’autobus scrolliamo le spalle anziché indignarci (gm)
Ma perché sorprendersi del fatto che o palermitani hanno votato per trenta anni Orlando sindaco che si occupava solo di kigranti e di?avere la propria strada dove abita pulita dalla spazzatura?
Ancora con Orlando!!!
Invece questi che tu hai votato hanno fatto tutto così bene che ristruttureranno lo stadio di Verona. E tu sarai contento.
ecco giancarlo, che segue le orme di capitan salvini e parla di migranti dopo aver venduto il suo voto. non ti chiederò se tifi palermo, ma vorrei che ci dicessi per chi… emh… simpatizzi. juventus, milan o inter?
Orlando è quello che ha tenuto chiuso il Teatro Massimo per 25 anni. Certo, poi lo ha anche fatto riaprire … Ma questo non azzera i 25 anni precedenti …
Il teatro Massimo è stato dal 1977 al 1995. Orlando è sindaco la prima volta dal 1985 al 1990 e poi rieletto nel 1993.
Alla luce di questi dati, mi spieghi mi la responsabilità di Orlando dov’è?
Mi spieghi da dove ti sei uscito questa frase: “Orlando è quello che ha tenuto chiuso il Teatro Massimo per 25 anni”?
Io ho preferito migrare al nord. Palermo è meravigliosa per fare i turisti per un tempo limitato.
Immagino che sarai stato bene al nord. io invece sono fuggito dal nord e non ci torno piu. Preferisco mille volte Palermo, la Sicilia con tutte le sue criticità, con tutte le sue emergenze, etc, etc che il presunto nord più efficiente, più europeo, più modermo. saluti
Al nord hai i servizi che qui sono solo un optional …
Se hai preferito tornare avrai avuto i tuoi motivi, ma non criticare chi ritiene il nord meglio gestito del nostro povero Sud.
E davvero triste questa esclusione, quello che mi chiedo è perchè se uno stadio come il nostro non può essere lasciato in gestione alla società Palermo calcio che potrebbe farne un gioiello con l’attuale gestione del City group?
Se riuscissimo a imparare dai nostri errori. Se fossimo un pò meno orgogliosi e un pò più astuti e dotati di amor proprio. Se smettessimo di pensare di essere figli degli dei e capissimo che ormai si può essere solo figli degli uomini. Se prendessimo ciò che di bello rimane nella nostra città e decidessimo coragiosamente di cambiare tutto il resto perchè tutto cambi e nulla rimanga più lo stesso.
Sempre orglioso di essere palermitano, sempre speranzoso di diventare un palermitano migliore.
Pienamente d’accordo (gm)
Dovremmo essere più capaci di fare autocritica e darci da fare per migliorare.
Nessuno ci ha prescritto di essere colonia, ma è anche vero che dovremmo essere noi a darci una mossa e non aspettare l’arrivo della Divina Provvidenza …
sacrosanto (gm)
Volere è potere
Chi si riconosce nella classe politica che pensa solo a se stessa brava in pochi munti ad aumentarsi lo stipendio e impiegare millenni per “non” risolvere mai un problema sociale….ORLANDO…CAMMARATA ……SCHIFANI….CROCETTA….MUSUMECI…LOMBARDO…CUFFARO… dalla testa in giù…….per finire al palermitano e siciliano che lascia i rifiuti dove vuole e che oggi si lamenta per una ingiustizia che merita
Ognuno darà la colpa a un politico diverso tra quelli che hanno contribuito ad amministrare questa terra. L’importante però è ricordarsi che tutti questi politici a cui attribuiamo responsabilità non si sono votati da soli, li ha eletti ogni singolo cittadino con il suo voto. O peggio ancora con il suo non voto. E la storia insegna che in questa terra molti mascalzoni ed inetti sono stati eletti con i voti di chi ha pensato soltanto di poterli utilizzare per qualche becero favore. (gm)
BRAVO!!! la riserva……….( cmq potevano inserire Palermo nella lista e riserva uno stadio più pronto cosi da vedere se in questi anni si poteva far qualcosa per migliorare lo stadio e dare a questa città un opportunità )
La verità è che occorrerebbe creare modalità diverse per selezionare la classe dirigente del Paese. Oggi, la nostra è solo una democrazia di facciata . Noi veniamo chiamati a scegliere chi ci viene propinato dalle segreterie dei vari partiti con processi che poco hanno di realmente democratico.
La selezione del personale dovrebbe essere operata in modo trasparente dalla base degli iscritti secondo procedure stabilite per tutti per legge.
Pienamente d’accordo in tutto con Guido Monastra.
E ricordiamo che non hanno dato la possiobilità di fare lo stadio a Maurizio zamparini che, magari anche per suoi interessu, avrebbe voluto investirci!!!!!
Ma se Zamparini senza mettere un euro nelle strutture è riuscito a fallire e si basava su acquisti di sconosciuti da rivendere perché non si poteva permettere i giocatori. Con quali risorse lo doveva costruire lo stadio???
“Non lo è per qualità della vita, per numero di occupati, per Pil, per efficienza dei servizi pubblici. Non lo è per infrastrutture viarie, per i collegamenti aerei e nemmeno per i servizi turistici.” Ma cosa c’azzecca con il calcio?? Quindi avere tutto questo fardello ci preclude anche di partecipare all europeo? O non possiamo giocare in A perché siamo campioni di reddito di cittadinanza? Ma che associazione è? Allora Napoli dovrebbe essere in C ( numero più alto di L104 e RDC) abbiamo tutti questi e se cominciassimo ad eccellere nel calcio? E se la riscossa partisse proprio dal calcio non si può? Magari io avrei messo dentro un’analisi diversa , differente. Tutte le proprietà che hanno acquistato in Italia , soprattutto se straniere, al primo posto hanno messo il progetto dello stadio al centro del loro progetto , questi non hanno mai fatto cenno né tantomeno pb ha mai sollecitato l’argomento. Poi mettiamoci dentro tutto , a partire da una classe politica palermitana perennemente assente a livello locale ma anche e soprattutto tutti quelli che sono e sono stati a Roma per decenni. Quando leggo che il signor Renzi , con la complicità di Nardella e commisso ha fatto mettere il nuovo stadio di Firenze, con i soldi del PNRR – mi sale l pressione. La verità che se ci fosse stata una classe politica di livello oggi forse non parleremmo di questo. Inoltre posso assicurare per averci vissuto che stadi come Cagliari Napoli e lo stesso Firenze se non sono penosi come il barbera , siamo molto vicini.
Tutto il contorno c’azzecca col calcio nella misura in cui contribuisce a rendere una città più vivibile, efficiente ed accogliente. Certo, si può immaginare una riscossa che parta dal calcio ma non è mai successo e sullo stadio ci sono 30 anni di indifferenza in cui il problema è stato costantemente rimandato. I discorsi che lei mi contesta rientrano in un’analisi un po’ più ampia (e ovviamente non si può fare di tutta l’erba un fascio) che riguarda l’atteggiamento di buona parte dei palermitani che non ama la città come dovrebbe e che ha un codice etico-civile molto… personale. Tutto qui. Liberissimo di non essere d’accordo ma i fatti dicono questo (gm)
Perfetto Guido…..era quello che intendevo.
Credo che la cosa da porre maggiormente in risalto circa questa solenne, mortificante e sacrosanta bocciatura non sia tanto la costatazione del degrado dello stadio (specchio perfetto del degrado cittadino) e dell’attuale assenza di infrastrutture collaterali , quanto la totale mancanza di fiducia manifestata verso la classe politica palermitana (sfiducia assolutamente meritata visto lo stato comatoso in cui la città è precipitata negli ultimi anni). Non solo è stata accertata l’attuale inadeguatezza della città ad ospitare manifestazioni di livello, ma, cosa ancora più grave, è stata certificata la sfiducia delle istituzioni nazionali ed europee verso la capacità e la volontà di questa terra di rinascere e di raggiungere standard che dovrebbero essere normali in una città di queste dimensioni. Gli europei saranno tra circa 10 anni, se le istituzioni centrali avessero avuto fiducia nella classe dirigente palermitana ci sarebbe stato tutto il tempo di realizzare 15 stadi e 300 campi di allenamento, ma sanno perfettamente che il fiume di denaro stanziato per l’evento si sarebbe perso nei consueti rivoli di burocrazia, malaffare ed inedia. La considerazione di cui gode la nostra terra è pari allo zero. La colpa è anche, anzi soprattutto nostra…ma certo decisioni di questo tipo dimostrano il totale abbandono in cui versa questa terra da parte delle istituzioni nazionali. IN ALTRE PAROLE, SVEGLIAMIOCI E RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE PERCHE’ O CI AIUTIAMO DA SOLI O LA DERIVA (GIA’ INIZIATA) E’ INEVITABILE.
Impeccabile. Era proprio questo il senso dell’articolo e lei ha fatto una sintesi perfetta. Aggiungo: basterebbe partire ogni tanto e confrontarsi con altre realtà per capire come la crescita di Palermo sia lentissima rispetto al resto d’Italia (e non parliamo dell’Europa) (gm)
Articolo amaramente perfetto e ineccepibile del Direttore Monastra. Assolutamente superfluo aggiungere altro.
Non mi pare che Napoli (tanto per fare l’esempio più eclatante tra le dieci città scelte) stia messa meglio, sia come condizione della città che come quella dello stadio. Al di là delle censurabili negligenze comportamentali dei palermitani nel non rispettare quel tesoro (immeritatamente?) loro destinato, le responsabilità sono in ogni caso esclusivamente politiche. Sono responsabilità gravissime che andrebbero approfondite nelle sedi di controllo di legalità. Che Palermo sia la “quinta” città d’Italia deriva esclusivamente dal riferimento al numero di abitanti (è ovvio). Quanto alla naturale bellezza ed alla ricchezza storica dell’arte, a prescindere da come è stata degradata nel corso dei suoi anni, probabilmente sarebbe la prima città d’Italia, nonostante le continue sponsorizzazioni di altre città che, in tal ultimo senso, a Palermo potrebbero solo “lustrare le scarpe”. Soltanto la Red Bull ha pubblicamente riconosciuto le “incancellabili” bellezze di Palermo ed altrettanto incancellabile è quello “spot” che, piaccia o no a qualcuno, continua a ricevere ogni giorno un altissimo gradimento da parte di chi lo guarda (la platea del mondo connessa al web). Palermo è talmente bella da fare invidia a tutto il “reame” e questa è una verità attuale ed antica. E’ la politica che va perseguita, non Palermo, perchè Lei sa benissimo, Dott. Monastra, che qui è in ballo principalmente l’interesse a partecipare ad una bella tavola imbandita per “fagocitare” tanti , anzi tantissimi, soldi destinati ai commensali, politicamente invitati e selezionati a prescindere da ogni effettivo merito. Come da sempre, ovviamente.
Sono stato al San Paolo il mese scorso e posso confermarle che lo stadio non è messo bene. Ma Napoli, per ora, ha ben altra vitalità ed efficienza pur essendo una città con mille problemi. Sulla bellezza di Palermo non c’è bisogno di spendere parole, è sotto gli occhi di tutti. Sul fatto che la politica va perseguita sono d’accordo, a patto che non ci dimentichiamo (come ho scritto) che i politici li eleggono i cittadini e non si eleggono da soli. E’ che c’è sempre una responsabilità quando si va a votare, non lo scopro io che spesso si vota “l’amico degli amici” per interessi strettamente personali. (gm)
Guido vai a vedere le condizioni dello stadio eternamente da costruire a Cagliari o la situazione dello stadio di Verona è capirai che non è l’incuria il motivo dirimente della scelta. Quella del degrado è una vecchia storia vera ma oggi è solo una scusa. Si è toppato livello come si dice oggi geopolitico. Fatta fuori una regione dai fondi che servono a sistemare impianti qui come altrove, qui più di altrove.
Non è detto che Palermo resti fuori dalla distribuzione dei fondi per gli impianti mentre invece è quasi certo che non verrebbe “ripescata”. Ci possono anche essere ragioni geopolitiche (non credo) ma quello che cerco di esprimere è la stringente esigenza di ribellarci a una continua usurpazione dei nostri diritti civili: finché non faremo una rivoluzione per la indegna autostrada Palermo – Catania non saremo un popolo civile. Ma per rivendicare i diritti è necessario adempiere anche ai doveri. E spesso proprio su questo casca l’asino (gm)
Un vero e proprio trionfo del meciocre e del fallimento. Un inno a non dusturbare il conducente perché ne facciamo parte … Dopo quest’articolo la domanda è, per quale cavolo di motivo il City Group dovrebbe investire in una realtà disegnata in chiave di pessimismo acuto e cupio dissolvi ? Se le cose stanno così perché noi tifosi dovremmo augurarci un futuro migliore per la squadra e, per chi ha un minimo di senso civico , per la città . La narrazione è davvero atroce , il re è nudo e se ne accorgono ora che Palermo merita questo trattamento? Perché continuano ad illuderci ? Purtroppo a queste domande c’è una sola risposta : povera Palermo , mia amata , come ti sei ridotta e avvolta nell’oblio per mano dei tuoi stessi figli ! Non c’è riscatto e non ci sarà mai ! Se pure coloro che hanno una platea comunicativa più vasta invitano i lettori a desistere dall’indignazione, perché ce lo meritiamo! Non si capisce più nulla , dovremo rassegnarci a un futuro mediocre ?
Lo sappiamo che è inutile scrivere su siti sportivi senza avere riscontro dalla realtà. Ma cosa abbiamo per indirizzare la nostra indignazione ? La politica con la p minuscola silenziosa e in tutt’altre faccende affaccendata? Non c’è altro !
Non c’è il complotto , lo sappiamo bene !
C’è solo una realtà palermitana che non ama se stessa e che oramai si è abituata al degrado ! Il CUPIO DISSOLVI appunto !
Chi ci salverà il City Group ? Ma come ?
Se gli stessi operatori della comunicazione locale incentivano qualunque Imprenditore a lasciar perdere tanto non c’è speranza ?
Io vivo lontano da Palermo eppure la amo profondamente e vedo come si comportano gli altri tifosi e la stampa quando devono commentare le vicende calcistiche della propria città.
Un’altra visione . Difendono la propria città e la propria società calcistica anche davanti ad evidenze peggiori di quelle di Palermo.
Sempre Forza Palermo in A !
Bravo Coriolano! Hai colto nel segno, ma la verità è scomoda, soprattutto alle maschere.
Io di sicuro non predico pessimismo e non pratico il “cupio dissolvi”, semmai cerco di contribuire nel mio piccolo a dare una scossa. Ma per farle un esempio concreto: io se fossi un tifoso non andrei allo stadio fino a quando non mi vengono garantiti servizi igienici tale da poter portare moglie e figli senza vergognarmi (gm)
Caro direttore condivido l’analisi sulle criticità della città ma la questione stadio esula da tale contesto , inoltre parlare tra le motivazione della scelta ” esaltare le bellezze storiche e artistiche delle città” e lasciare fuori un luogo che conta 8 siti UNESCO mi sembra un controsenso.
La verità che eliminare Palermo era la scelta più semplice sia per l’incapacità dei nostri governanti regionali e comunali di rappresentare,amministrare e difedere la regione e la città e perchè il governo centrale e palesemente filo nordista.
Non credo al “complotto” politico, credo semmai alla presa di coscienza di una città (e una regione) che si è dimostrata troppe volte inaffidabile. Il calcio è solo un aspetto di un fenomeno molto più ampio (gm)
I nostri figli stanno andando via tutti! Resteremo solo i vecchi…scusate, ma stamani mi prende cosi!
è una verità inconfutabile ed estremamente preoccupante, lo dicono le statistiche ufficiali (gm)
D’altro canto, se le mie figlie trovano lavoro al Nord e non qui, che dovrebbero fare? Mi danno l’occasione per andarmi a fare qualche trasferta…
Quello che più lascia pensare è il fatto che si tratti di una bocciatura in prospettiva, nel senso che non si ritenga Palermo all’altezza di prepararsi e arrivare pronta all’appuntamento tra nove anni, in termini di infrastrutture sportive e non solo. Evidentemente la nostra città non ispira fiducia rispetto a svariati indicatori.
La nostra indignazione non deve essere rivolta alla Federazione, che ha fatto le proprie valutazioni, ma verso la classe politica e dirigente locale che ci hanno fatto scivolare in questo stato di degrado non certamente oggi.
Che credito può avere una federazione che nel 2019 ci ha estromesso (giustamente) dal calcio, ma non fa lo stesso con altre realtà che non dovrebbero esistere più già da parecchi anni?
Quali realtà? (gm)
Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio per citarne qualcuna
Si ok, tutto condivisibile, ma secondo lei Cagliari (in cui si parla di costruire la famosa Karialis arena dai tempi di Cellino) è messa meglio? Oppure è più facilmente raggiungibile rispetto a Palermo? Firenze, Genova, Verona, Bari hanno stadi più funzionali del Barbera?
Io credo che la decisione sia solo e puramente politica, perché è allucinante che per la FIGC l’Italia si fermi a Napoli, è assurdo che la quinta città d’Italia, che ogni anno richiama decine di migliaia di turisti, venga estromessa da una manifestazione così importante in favore di città in cui la qualità della vita non è certo superiore alla nostra.
Per quanto mi riguarda spero che Euro 2032 venga assegnato alla Turchia (mi sembra abbastanza ovvio che sarà così), e mi auguro che il City Group e l’amministrazione comunale ristrutturino lo stadio o ne costruiscano uno nuovo entro pochi anni.
Ultima cosa, spero che la prossima volta che la Nazionale decida di giocare qui lo stadio sia vuoto.
Il posto di Palermo lo prende Verona. Io ovviamente preferisco Palermo ma non possiamo certo sostenere che Verona è una città da serie B e che la qualità della vita sia la stessa di Palermo (gm)
Che poi questa storia dei politici Siciliani incapaci è il motivo di scontro che ho con le persone più care che come molti di voi pensano che sia colpa dei politici Siciliani. A parte che spesso gli stessi occupano posizioni apicali in Italia ( vedi Schifani, Mattarella ,La Russa). Poi però ad esempio le indagini sulle stragi di Siciliani nei primi anni 90 vanno verso convogliamenti statali .e lo stato è l’Italia paese civile che premia le città dei bu razzisti e degli scontri in autostrada.
Lei reclama sempre messaggi brevi ed io glielo scrivo “breve”: Ccà (Europeo 2032) s’hannu a futtiri i picciuli! Tutto il resto? E’ fuori contesto!
Ricostruzione abbastanza puntuale. Peccato solo che per i Mondiali 90, l’assegnazione del girone a Palermo venne fatta con uno stadio che aveva avuto gli ultimi interventi quando ancora si chiamava Michele Marrone, poggiava per buona parte su caverne di calcarenite ed il cemento si sgretolava soltanto sedendosi su quei gradini (gradoni in gradinata).
La scelta di escludere Palermo e’ solo ed esclusivamente politica.
Per dire che va bene farsi fottere, ognuno col suo bip fa quello che vuole, specialmente nel 2023, ma dimostrare pure compiacimento in pubblico magari no.
Saluti al da me diversamente stimato Direttore, cui questo messaggio e’ indirizzato solo parzialmente.
“Diversamente stimato” mi fa sorridere. Si ricordi comunque che anche 33 anni fa la scelta di Palermo non fu facile (gm)
Per una volta non mi trovo d’accordo con il direttore Monastra, o meglio, è chiaro agli occhi di tutti del disastro assoluto in cui vive Palermo, anche rispetto ad altre città in regioni come Puglia e Campania, ma stiamo parlando di un Europeo che si svolgerà tra 9 anni. Lo stadio è in città, l’aereoporto è collegato più che bene alla città e regge da anni l’urto di un flusso di turisti crescente, senza considerare dell’hype di cui gode Palermo e l’isola intera grazie alla sua bellezza e al cibo, ma anche a serie tv italiane e straniere che da qualche tempo utilizzano le città siciliane come set cinematografici. I flusso di turisti legato a un Europeo mica si sarebbe trasferito a vita a Palermo, ma sarebbe venuto per pochi giorni, senza il bisogno di affrontare la vita quotidiana della nostra città, dove risiede il vero dramma. La mia opinione personale, è che la scelta della FIGC è stata un atto di miopia, perché questo tipo di eventi servono anche a creare risanamento. È stato fatto un mondiale in Sud Africa e buona parte del prossimo sarà in Messico, dove non mi pare che la vita sia più semplice che in Sicilia, emntre altrove si è provveduto a rifare gli stadi senza la ridicola scusa dei collegamenti. Per carità, la mia è un’opinione personale e non credo che c’entrino nemmeno questioni politiche o legate al problema nord/sud, quanto la ormai consueta incapacità della Federazione Italiana Gioco (o Giuoco?) Calcio di gestire il mondo del pallone.
Si, d’accordo.
io rispetto il suo parere ma il senso più profondo dell’articolo era quello di sollevare una VERA indignazione sullo stato delle cose, sul fatto che abbiamo abbassato l’asticella dei diritti e dei doveri e che non possiamo autoassolverci sempre dando la colpa agli altri (gm)
Alla prossima partita della Nazionale, lasciamo lo stadio vuoto del resto per me esiste solo il Palermo nel bene e nel male.
Ma dove siete stati finora? Nel pallone?
È una grande delusione, la quinta città d’Italia, con un grande porto e in una delle regioni più grandi e popolate del paese che non rientra nelle dieci prescelte…
Ma il direttore ha ragione, non c’è da fare vittimismo o complottismo, se è stato scelto così avranno avuto le loro buone ragioni. C’è solo da rimboccarsi le maniche ed iniziare dal basso, cioè dai bambini e dalle scuole, un cambiamento culturale. Le ricchezze così come le infrastrutture non piovono a caso dal cielo, sono il frutto del sacrificio, della lungimiranza ed anche del coraggio di un popolo. E non possiamo aspettarci che ogni 500 anni vengano gli arabi a salvarci…
Vorrei avere la stessa speranza vostra, quando dite che dovrebbe iniziare una vera e propria rivoluzione culturale. Io, molto più pessimista vedo coloro che tale rivoluzione dovrebbero iniziarla, sempre più lobotomizzati dagli smartphone e dalle nuove tecnologie. Siamo a mare!
Al di là del’evidente scelta geo-politica… Molti giornalisti palermitani non appoggiavano la società nella scelta di ridimensionare lo stadio? Scrissi all’epoca che altre città ben più piccole come Firenze o Bari non lo avrebbero mai fatto, c’era l’evidente rischio di uscirne ridimensionati e così è stato. Spero, almeno adesso, che si capisca l’importanza di avere uno stadio tra i 40 mila e i 50 mila o oltre, anche per grandi eventi dai quali resteremmo per sempre tagliati fuori (finali europee) se ci fossero scelte diverse. Ricordo che si propose addirittura di portare la capienza a 16 mila!!!!! Ridimensionamento perfettamente riuscito.
Magari è dite a chi viene per guardare le partite di venire a Monreale a guardare il Duomo facendogli passare per Corso Calatafimi e io credo che anche voi vi indignerete di aver scelto Palermo
Ma io capisco che oggi sia il giorno della rabbia e del disgusto per il paese al quale siamo sottomessi, ma io sta minchiata dello stadio da 16 Mila posti tra l’altro quanto quello di Cagliari e che i giornalisti lo hanno appoggiato sto progetto, non l’ho sentito mai.
Non mi capita spesso di essere d’accordo con il dott. Monastra per questioni calcistiche. Ma oggi mi sento di condividere in pieno quello che ha scritto.
Abbiamo tutto quello che al nord non potranno avere mai ma siamo incapaci di gestirlo per il bene comune.
La colpa è della classe politica? Si o forse no. Perché siamo noi che eleggiamo questi politici inetti e incapaci nella migliore delle ipotesi. Purtroppo è vero: “dimmi chi voti e dirò chi sei”. Siamo talmente assuefatti dalla cronaca giudiziaria dei nostri amministratori che oramai non ci facciamo più caso.
Mentre la FIGC ha previsto che in nove anni Palermo non riuscirà a sistemare lo stadio dall’altro lato abbiamo politicanti che mettono la mano sul fuoco che nel 2024 avremo il ponte sullo stretto,
Quanto all’assessore Figuccia avrebbe fatto meglio a non parlare lasciando il dubbio di essere lì per caso (assessore allo sport) che aprire bocca e togliere ogni dubbio.
Bravo Monastra, ma voi giornalisti finora dove siete stati, vi indignate, quando ormai è troppo tardi, e non mi riferisco solo allo stadio, ma tutto quello che riguarda il sociale!
Io sono sempre qui, certe battaglie le ho fatte sempre senza avere l’illusione o la presunzione di poter cambiare da solo alcunché (gm)
È vero quello che dice Monastra.
È anche vero che la Germania dopo la caduta del muro è riuscita a fare diventare nel giro di pochi anni un unicum economico due metà totalmente diverse..
E noi italiani? Mi sa che, non per piangersi addosso, i vari governi che si sono succeduti non hanno voluto farlo. Al netto di indolenze, mafie etc..
È inammissibile un divario tale. E non credo sia solo colpa nostra.
‘Scelta politica’. Che vuol dire? Faccio un esempio. Oggi il titolo ENEL (Ente Nazionale ENERGIA Elettrica), primo titolo italiano per capitalizzazione, perde qualcosa come il 4 per cento. Una bastonata data dal mercato alla ‘Scelta Politica’ nella nomina di Cattaneo (mai occupatosi di ENERGIA), quale AD. Insomma, in questo caso ci sta, parlare di ‘scelta politica’. Nel caso di Templare, che vuol dire ‘scelta politica’? Ogni tanto ritorna Templare, uno dei più feroci nemici (sul web) di Zamparini (insieme al Commendator Tuttinick, by Pallavicino Rive Gauche -già oltre i 60 commenti, nick ovviamente diversi-), per ‘spiegare’, sempre da un punto posto più in alto. Una delle ultime visite di Templare, da queste parti, avvenne in occasione della nomina di Boscaglia, come allenatore del Palermo, al tempo di Hera Hora. Per insegnare al Direttore (colpevole da sempre di raccontare i fatti, invece di ‘assicutare il friulano’) cosa voleva dire quella nomina, cioè finalmente ‘serietà di gestione, visione, capacità aziendale, progresso’ (poco dopo arriverà Filippi). Ps Ristrutturazioni dello Stadio (dopo ‘Morrone’): 48/68/84/88-89. Poi anche Zamparini, un modesto ma necessario intervento di manutenzione straordinaria – costo 100mila Euro, poi detratti dai 450mila del Canone Annuale di Concessione ( V.vertenza, procedura fallimentare, Giammarva vs Procura). Dettagli solo a richiesta. Perché m’abbutta un po’ trascriverli (ovvero, senza l’ausilio del copia-incolla) da libri come ‘Otto Città nel Pallone’ o ‘Il Palermo, studio sociologico sportivo sul ”metodo palermitano”. Oppure ‘Il Palermo, una storia di cento anni’, a cura di Guido Monastra. Uno dei pochi in giro per Palermo, legittimati a chiedere ad un Tribunale l’intestazione della Proprietà dello Stadio Renzo Barbera. Per usucapione (ma stiamo ben oltre i 20 anni, forse oltre i 40).
In particolare noi siciliani…
Se confronto il senso di appartenenza dei catalani, ad es, con il nostro, mi cadono le braccia. Dovremmo ribellarci seriamente, uniti, a questo stato di cose. Invece di perdere tempo con stupide guerre Palermo vs Catania.
A Cagliari hanno vinto con lo stadio solo in progetto. Si chiamerà Gigi Riva. Quello di adesso sono solo 4 tubi messi in piedi.
Ma veramente crediamo che questa decisone riguarda lo stadio fatiscente?
Cagliari è senza stadio e con un progetto da anni,attualmente è con i tubi innocenti dentro un altro stadio…Napoli non è messo meglio e neanche Bari o Verona.
Quindi al netto di tutto quello che ha scritto su come si comportano i Siciliani e i loro politici,(sacrosanto)che è vero che li votiamo noi ma questi sono quelli che si candidano,la scelta è solo politica e dove direzionare i soldi per rendere le sedi scelte all’altezza.
Quindi indignarsi è sacrosanto perchè si sono scelte città per ragioni diverse e non per le condizioni dello stadio e di tutto il resto.
E la cosa che stupisce è che sta volta il colore politico è lo stesso,Nazionale,Regionale e Comunale.
Spero invece che chi gestisce adesso il Comune,che tanto ha sbandierato progetti per la città,si segga a tavolino con la Palermo FC. Basta decidere insieme alla Regione di dare una concessione decennale e il diritto di superficie agli attuali proprietari del Palermo che entro il 2032 avremo uno stadio da fare invidia alle altre città scelte.
Avranno questa lungimiranza e ogoglio?
Ne dubito
Nessuno ha parlato dello SCHIFO che c’è al municipio per rinnovare la carta di identità, è normale che sono tre volte che tento e che all’orario di chiusura non sono riuscito ad avere il documento? E’ normale che a Palermo bisogna andare a scriversi in un foglio di carta appeso al muro alle 5 del mattino?
Direi che il discorso del direttore è ineccepibile. Specie quando parla della classificazione come 5 città d’Italia. A patto che questa classifica però tenga conto di tutti i fattori, che coinvolgono le grandi città… Per dire… basterebbe prendere (o provare) la metrò a Milano per rendersene conto, o andare nelle periferie, posti abbandonati da dio.
Detto ciò, escludere Palermo è da vermi, e solo vermi potevano permettere ciò, Palermo solo come grandezza doveva starci. E punto. Ma punto, punto. A piccoli passi Palermo negli anni non è totalmente decaduta, basti pensare al flusso turistico che è aumentato, che piano piano farà arricchire la città, e un europeo potrebbe rappresentare un punto cardine, uno snodo, anche e soprattutto per farla conoscere in tutta Europa. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto, vedere luoghi incantati, ma Palermo è una delle città più belle del mondo non c’è discussione su questo. La speranza è che prima o poi ci sia una classe politica degna, che sistemi le falle, e se i candidati non ci piacciono? Basterebbe che nessuno andasse a votarli, o basterebbe perlopiù ignorare i grandi partiti, specie quelli di destra che ci hanno sempre fatto l’urina addosso.
Bisognerà anche che la mafia realmente si sposti altrove, e per farla spostare altro occorre partire dalle fondamenta le scuole, crescere e credere (e istruire veramente) le nuove generazioni, quelle che piano piano non avranno paura di guardare in faccia un mafioso e dirgli, SEI UN MAFIOSO!
Certo torniamo al solito ritornello del diritto di superficie per ottenere gratuitamente il Barbera così come richiesto da Mirri.
Il Palermo si facesse il sio stadio di proprietà altrove con superficie commerciale come una società che si rispetti. Lasciando il Comunale sl Comune che ne faccia ciò che vuole.
Il solito ritornello ha funzionato a Torino con la juve,a Udine,a Bergamo.
Non vedo perchè non si può fare a Palermo.
Che poi in questo modo si prosegue a fare calcio nel luogo dove si è fatto con le maglie RosaNero dal 1932.
“…i palermitani possono insultare e sfregiare Palermo a patto che non lo facciano gli altri…” , da scrivere sulla pietra.
Solo una perplessità: nel ’90 non eravamo meglio di oggi, anzi.
La classe politica è solo lo specchio della società. Se personaggi squallidi – di cui non faccio il nome solo perchè altrimenti verrei strumentalizzato dall’ottuso di turno – hanno ottenuto le loro cariche politiche, e continuano tranquillamente ad ottenerle da decenni fino ad ora, nonostante i disastri che continuano a combinare, la colpa è delle classe politica o di coloro che li hanno votati?
E non credo proprio che tra tutti gli avventori di questo sito ci siano solo persone che si sono astenute dal voto. Quindi fatemi il piacere e abbiate un minimo di dignità. Almeno non fate finta di essere indignati.
Hanno intanto parlato i ‘proprietari’, Comune e Regione (in sintesi, praticamente basta una sola parola, un verbo, coniugato al futuro: ‘vedremo’). Sarà più interessante ascoltare le considerazioni dell’INQUILINO della CASA (del Palermo, lo Stadio Renzo Barbera). La figura più importante, perché in questa CASA ci vive, da Presidente del Palermo FC. Quindi la cura, per quanto a lui spetta. Ci lavora, per progettare un futuro, che non è soltanto la prossima partita ‘in casa’. In una delle (poche) ultime interviste concesse, ebbe a dire che in Italia ci sono degli stadi in condizioni peggiori del Barbera. Non è così secondo la FIGC, che ha escluso la Quinta Città d’Italia e non è così neanche secondo i ‘Proprietari’ che non l’hanno affatto smentita. E c’è persino chi, tra gli assessori, parla dello stadio come di un cadavere, che quando serve viene imbellettato, per farlo sembrare ancora in vita. (V. ‘Weekend con il morto’, 1989).
La situazione dello stadio è particolare, o meglio particolarmente e wcientificamente complicata. LA superficie dello stadio è di proprietà della regione m,entre la struttura è di proprietà del comune. Risulato: non fanno crescere niente per una serie di veti incrociati. Cosa deve fare la società? approntare soldi con quali prospettive? Che domani uno dei due si sveglia e accampa diritti? Se veramente avessero volontà di risolvere la questione potrebbero fare come a Udine, dove il comune ha dato in concessione lo stadio per 99 anni e subito dopo i Pozzo lo hanno trasformato in un gioellino (peraltro anch’esso escluso dal clan Gravina).
A questo punto, preso atto dell’esclusione che verrà confermata ovviamente, se Palermo, nella sua interezza, vuol risolvere il problema stadio (non potendone risolvere altri ben più importanti), questo è il momento per farlo. Adesso se ne parla, quindi è giunto il momento di agire e fare, anche a Palermo, uno stadio moderno sia esso la ristrutturazione del Barbera o la nascita di un nuovo e adeguato impianto.
Dottore Monastra, mentre noi ci arrovvelliamo per trovare cause e colpevoli e capire cosa fare, arriva la dichiarazione di Gravina cdhe è ancora più grave perchè è palesemente razzista. La riporto per comodità
La Figc ha consegnato all’Uefa la documentazione finale per ospitare gli Europei di calcio 2032 in Italia. Dopo mesi di lavoro coordinato, che al fianco della federazione ha coinvolto il governo, il parlamento, i Comuni e tutti gli altri stakeholder, il Final Bid Dossier è ora nelle mani dell’Uefa. Nei prossimi mesi il massimo organismo calcistico europeo analizzerà gli elementi a supporto della candidatura e, durante il comitato esecutivo in programma il prossimo 10 ottobre, renderà nota la sede degli Europei sia del 2028 sia del 2032. Il concorrente dell’Italia per il 2032 sarà la Turchia. In caso di vittoria del nostro Paese, le città che ospiteranno la fase finale degli Europei sono Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. Esclusa invece Palermo, che pure è stata e continuerà a essere coinvolta nel processo di elaborazione della candidatura.
“Il dossier dell’Italia per l’organizzazione di Uefa Euro 2032 è ispirato a un Nuovo Rinascimento – sottolinea il presidente della Figc, Gabriele Gravina -. È stato realizzato attraverso continue connessioni con i territori, da un lato esaltandone le bellezze storiche e artistiche, dall’altro rispettandone l’impatto e la sostenibilità. Il dossier è il frutto di un lavoro intenso, in cui il calcio si è fatto ancora una volta strumento di unità e di aggregazione trasversale, concretizzatasi nell’adozione di diversi provvedimenti, governativi, parlamentari e comunali, che nobilitano la nostra candidatura. Abbiamo immaginato l’Italia e il calcio europeo fra dieci anni, nella consapevolezza che il lascito positivo di un evento del genere moltiplichi straordinarie opportunità per l’intera nazione. Ringrazio tutti gli stakeholder coinvolti, che hanno sposato il progetto con grande entusiasmo e spirito collaborativo”.
La decisione di escludere Palermo, secondo quanto fa sapere chi ha partecipato all’elaborazione della candidatura, è stata presa per limitare l’inquinamento ambientale. Uno dei criteri di valutazione è il minor impatto legato ai trasporti di squadre e tifosi e il coinvolgimento nello stesso tempo di due isole quali Sardegna e Sicilia non è stato ritenuto funzionale alla candidatura. La scelta è così caduta su Cagliari perché ha già approvato e finanziato un progetto di ristrutturazione dello stadio.
Preg.mo Direttore MONASTRA, con il suo intervento delle 9.29, lei lasciava intendere che il NON VOTO, a Palermo, è peggio del VOTO. Inoltre veniva roimarcato che gli Amministratori non si eleggono da soli ma vengono votati, quindi è inutile poi lamentarsi,
Detto questo, Direttore Monastra, potrebbe segnalare al sottoscritto e a tutti gli intervenuti qualche possibile CANDIDATO VOTABILE a lei noto, del quale lei è CERTO della competenza e della capacità di risolvere in tempi certi e rapidi come minimo il problema dello stadio BARBERA ? La prego, ci riveli questo soggetto, e noi lo voteremo qualunque sia il colore politico, tanto le garanzie le offre lei !!!! Direttore Monastra, chi dovremmo votare a Palermo o in Sicilia, ce lo dica, per favore !!!! Perché ce lo tiene nascosto !!!! In questo modo le prometto che tornerò alle urne, dopo averle ignorate da anni, stufo di essere coglionato da certa MARMAGLIA inadeguata !
me lo chieda quando si andrà alle urne, mancano quattro anni (gm)
Grazie Direttore, glielo chiederemo tra 4 anni anche se così chiede a tutti noi di votare all’ultimo minuto sulla fiducia che noi riponiamo in lei, anzicchè. monitorare e giudicare l’operato di questo FENOMENO per 4 anni. Comunque c’è ancora una speranza per PALERMO, promesso da lei. Basteranno i rimenenti 5 anni a questo fenomeno per riottenere gli Europei ? Cermanete si !!!!!!
Credo ci siano ancora i tempi per un ripensamento da parte dwella FICG al fine di inserire la citta di Palermo per gli europei del 2033.Mancano ancvora nove anni.Ci vorra” decisiobne politica e sopratutto manufatturiera da chi di competenza.
qui e’ una scelta politica questa esclusione.Basreranno pochi centinaia di euro pert sistemare lo stadi del Barbera.Fatevi sentire voi politici.Poi Palermo e’ conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze.
Gentile Direttore Monastra, mi sfugge il senso di questo editoriale.
Si tratta forse di un’esortazione alla mobilitazione cittadina? Un invito alla rivendicazione dei propri diritti come cittadini italiani? O si tratta di un j’accuse contro i palermitani di ogni estrazione e ceto che cercano, con i mezzi a disposizione, di sopravvivere? Perché i mezzi sono quelli, lavoro nero, reddito di cittadinanza, raccomandazioni e/o conoscenze politiche.
L’egoismo dell’individuo è la base del capitalismo, non si scappa, ed in questo i siciliani non sono diversi dagli altri esseri umani.
A mio avviso, il j’accuse bisognerebbe farlo, si, ma contro uno stato che ha abbandonato metà del proprio territorio già nel 1861. Che non ha mai creato le condizioni per l’industria, per la civiltà, per la realizzazione dell’individuo in questo territorio. Lo testimoniano le foto d’epoca. La Palermo di 200 anni fa, almeno quella borghese ed aristocratica, sembrava stare meglio. Non mi fraintenda, non sono un nostalgico dei Borbone, vade retro! Al limite di Federico II.
Ma davvero non capisco, chi è che vogliamo biasimare? Il palermitano che se ne fotte di tutto e che cerca di sopravvivere come una blatta (una metamorfosi che ha molti punti in comune con quella kafkiana) o quello stato che (soprattutto dopo la WWII) ha lasciato un’intera regione nelle mani di Cosa Nostra? Chi scrive ha studiato a Palermo ma come tanti è finito a lavorare al nord. È innegabile che esistano due Italie e pur essendo un fiero “brutto meridionale” proprio non posso biasimare i nostri conterranei che “rinnegano” pur di integrarsi (e ne ho conosciuti parecchi) e non rinunciare ai servizi basilari ed alla dignità acquisita altrove. Del resto già emigrare dovrebbe essere impensabile. Però davvero non capisco, cosa chiediamo ai palermitani? Occupare palazzo dei Normanni? Fare marcia su Roma? Magari dichiarare l’indipendenza? Ritrovare la civiltà e la cultura perduta? No perché, diciamo che siamo in ritardo di circa 160 anni.
Non voglio fare il capo popolo nè esortare alla guerra civile. Con l’articolo spero di stimolare un po’ di amor proprio dei palermitani che subiscono senza più nemmeno ribellarsi (o se preferisce senza più protestare) adeguandosi a livelli di vita civica inferiori alla media del paese. I diritti sono uguali, a Palermo come a Bolzano e Verona. Ovviamente anche i doveri. Io pago le tasse e non ottengo gli stessi servizi di quasi tutte le città. E’ un circolo vizioso: se non protesti darai la possibilità ai governanti (molto mediocri negli ultimi due decenni) di fare quello che vogliono senza realmente rispondere delle loro inefficienze. Questa è una città dove se devi fare una carta d’identità (una cosa semplice semplice) prima di uscire di casa ti informi su “chi c’è allo sportello” e poi chiedi la cortesia all’amico dell’amico di farti scavalcare la fila. E così chi non cerca raccomandazioni aspetta tre mesi. E così via. Abbiamo smarrito coscienza civica. Il bene comune anzichè essere bene di tutti è sempre più bene di nessuno. E così anche per lo stadio: da 33 anni sento parlare di stadio e nessuno fa niente perchè fa comodo così a tutti. La cosa che mi indigna è che quando finalmente la nostra inadeguatezza viene certificata nero su bianco la gente si incazza, parlando di ingiustizia e senza mai fare nemmeno mezzo esame di coscienza sul perchè questo è accaduto (gm)
@BRUTTO MERIDIONALE
Nessuna rivolta, nessuna sommossa, Il candidato si venderebbe pure la madre per una manciata di voti. Basta, quindi, NON ANDARE PIU’ A VOTARE STA *******. Se poi i fatti dovessero smentire il pregiudizio su qualche candidato che si riveli all’altezza, allora tornare a votare. Se uno o più cuochi di un ristorante sono scarsi, mica si va a sfondare e a danneggiare i ristoranti, NON SI VA IN QUEL RISTORANTE e LO SI IGNORA, semplice, semplice !!!!
Gentile direttore, con me sfonda una porta aperta. Sono d’accordo con lei quando dice che diritti e doveri dovrebbero essere gli stessi su tutto il territorio. Ciò detto, davvero vogliamo dare la colpa alla popolazione se le istituzioni non funzionano? Per farle un esempio, ha citato due città che conosco bene, in particolare Bolzano.
Ora non è che gli altoatesini si distinguono particolarmente per umanità e cultura (tutt’altro, visto quanti nostalgici nazifascisti conta) ma mai un bolzanino si sognerebbe di chiedere aiuto a qualcuno per fare una carta d’identità. Li ci vogliono 5 minuti, parlo per esperienza diretta. Poi ci sono altre criticità (come in tutti i territori) ma la presenza dello stato ed il controllo del territorio (nonostante stiamo parlando di una provincia autonoma) sono su un’altro livello.
Ora, noi palermitani non saremo orgogliosi e rispettosi della nostra terra come i sopracitati discendenti dell’impero asburgico, nè abbiamo il concetto di “Heimat” ma mi permetta anche di sottolineare che sono almeno 170 anni che una certa retorica dipinge il meridionale come una forma di vita sub-umana. Non ci dovremmo mai dimenticare che il museo di Lombroso è aperto dal 1870. Ad un certo punto siamo diventati scarafaggi come nel romanzo di Kafka con lo stato nelle vesti del padre sprezzante. Io non ho soluzioni, personalmente penso solo che il lavoro e l’industria siano la base per ridare dignità alle persone e ricostruire il senso civico perduto di cui lei parla e che io riconosco essere ormai smarrito in larga parte della popolazione siciliana, soprattutto in quelle fasce più disagiate ed abbandonate da una società sempre più egoista. Non voglio giustificare condotte criminali ma nemmeno mi sento di colpevolizzare chi cerca di sopravvivere quando lo stato e le sue istituzioni sono assenti o peggio ancora ostaggi di realtà criminali. In un certo senso, penso che sarebbe anche giusto esortare alla rivoluzione. Per concludere, non credo che la soluzione sia dire che facciamo “solo” schifo. Come dice lei questa terra va difesa e voi come stampa avete anche questo compito. La speranza è che sempre più gruppi come il CFG vogliano investire sul nostro territorio e che ad interfacciarsi con loro ci siano le persone giuste. Quelle che tengono alla città, non i soliti parassiti che fanno voti col popolino, tantomeno imprenditori in odore di mafia, ma una borghesia illuminata ed intellettuale che la smetta di dire che tutto fa schifo senza sporcarsi mai le mani e che scenda in campo riconoscendo i suoi veri nemici, che non stanno di certo al CEP o alle case popolari dello ZEN.
Conosco bene Bolzano, ci vive mia figlia, lì funziona tutto. IL che non vuol dire che Bolzano è più bella di Palermo ma sicuramente più efficiente e più moderna. Non so quale sia la soluzione ma si ricordi che la classe politica è eletta dal popolo e probabilmente è ad immagine e somiglianza di chi la elegge. Qui si tratta solo di avere coscienza che OGNUNO D NOI, non solo i politici, deve fare la propria piccola parte ogni giorno. Con un milione di piccoli gesti al giorno la città migliora, la politica migliora, la qualità della nostra vita migliora. Faremo la carta d’identità in 5 minuti ma non perché ci siamo rivolti al cognato del cugino ma perché cittadini e istituzioni hanno semplicemente fatto il proprio dovere (gm)
Gentile direttore, mi fa piacere sapere che anche lei conosce la realtà altoatesina.
Personalmente vi sono stato abbastanza a lungo da dover padroneggiare l’uso della lingua tedesca, ne converrà quindi che credo di essermi fatto un’idea del territorio abbastanza profonda (seppure soggettiva).
A mio avviso, stiamo parlando di due realtà difficilmente paragonabili, sia culturalmente che storicamente. Bolzano infatti, come Merano ed altri comuni dell’Alto Adige, è difficilmente paragonabile, anche in termini architettonici oltre che di morfologia del territorio, ad altre città italiane (anche) del nord.
La prima è più grande differenza è che in effetti risulta abbastanza difficile inquadrarla come città “italiana” tout court, in secundis parliamo di una città molto più piccola di Palermo e con un numero di abitanti di molto inferiore (circa 110.000), non ha bisogno di una metropolitana o di un tram, ci si muove principalmente in bici ma anche a piedi è facile raggiungere Bolzano sud (la zona industriale). Ne consegue che è sicuramente molto più gestibile per le autorità locali rispetto a città come Milano, Torino o peggio ancora Napoli e Palermo.
L’unica affinità che mi viene in mente con il nostro territorio è in effetti che anche loro godono di uno statuto autonomo (ed infatti guardano molto al sistema austriaco con cui sono ben connessi anche a livello scolastico ed universitario) e grazie al quale si battono per avere i maggiori benefici fiscali possibili nei confronti dello stato italiano. Ora, vogliamo assumere che il bolzanino medio sia culturalmente più elevato del palermitano tipo? Personalmente, data la quantita di no-vax con cui ho dovuto confrontarmi, ne dubito. Penso invece che la borghesia e la classe politica del territorio siano riuscite ad esprimere dei rappresentanti più capaci dei nostri, perchè le condizioni economiche dell’altoatesino medio, lo mettono in condizione di non dover elemosinare nulla dal candidato di turno.
Oltretutto, sua figlia glielo potrà confermare, l’altoatesino non rifugge al nepotismo ed anzi, nella maggior parte delle istituzioni locali, troverà per statuto posti riservati ai madrelingua tedesca (di origine altoatesina) a scapito di altri nativi di origine NON altoatesina. Che poi la classe politica sia espressione della cultura dominante, nulla questio. L’italia è quello che è ed infatti abbiamo avuto un puttaniere conclamato come presidente del consiglio per ben 20 anni, ma anche lì la responsabilità è più di una certa informazione ed “intellighenzia” borghese che dell’italiano medio (o ci aspettiamo che tutti i metalmeccanici abbiano letto Marx?).
Per concludere, possiamo dare la colpa al popolino, alla gente ignorante, ai criminali ed agli spacciatori (che sono dappertutto, anche a Bolzano) ma la verità (almeno secondo me) è che se non ci sono alternative, se non c’è la possibilità di guadagnarsi il pane onestamente, non ci si può stupire se la prima cosa che un siciliano si vende è il voto.
Personalmente mi fa più specie che si sputi sul proprio piatto, che non ci sia orgoglio, che si rinneghi, che si sia sempre pronti nel dire allo straniero quanto “facciamo schifo”. Questo si è un tratto tipo del siciliano che personalmente detesto (ma comprensibile dato il pessimismo e vittimismo atavico che ci contraddistingue). Per farle un esempio, non leggerà mai un editoriale come il suo sulla “Voce” di Bolzano. A parti invertite avrebbero gridato allo scandalo ed incitato ad una qualche forma di protesta. Saluti.