Palermo, inizia il countdown per il closing
Con la Serie B ormai certa (l’aritmetica staccherà definitivamente la spina nelle prossime settimane), in casa Palermo il calcio giocato nei prossimi giorni passerà in secondo piano e terrà banco la questione societaria. Siamo a 24 ore dalla prima tappa del closing a tinte rosanero: secondo il comunicato del 6 marzo, entro il 19-04-2017 Baccaglini deve indicare il nome della società che rileverà il 100% delle azioni del Palermo Calcio.
Una data che potrebbe essere poco significativa per due motivi: il primo riguarda il nome della società indicata dall’ex Iena (sarà una SPV come dichiarato nella conferenza stampa di presentazione?) che potrebbe non essere reso noto prima del 30 aprile (secondo punto) giorno veramente importante per capire le sorti del Palermo, visto che entro quella data dovrà avvenire il passaggio delle quote societarie.
Lazio-Palermo, quindi, passa totalmente in secondo piano ed i prossimi giorni serviranno per capire qualcosa sul futuro del club. Sbilanciarsi se sarà rosa o nero sembra affrettato, ma certamente la nuova proprietà dovrà intervenire pesantemente per risanare un bilancio che a giugno 2017 rischia di essere in rosso. Basti pensare che un anno fa soltanto la cessione del marchio alla società lussemburghese Mepal, di proprietà del figlio di Maurizio Zamparini. La diversificazione dei ricavi, in tal senso, sarà fondamentale.
Da vedere anche il ruolo di Zamparini, vero enigma della trattativa visto che il patron continua a essere influente (vedi la scelta di Bortoluzzi). Bisogna gettare adesso le basi sul nuovo Palermo, e se la società passerà (come tutti sperano) nelle mani del gruppo capeggiato da Baccaglini bisognerà attuare già il piano B per la prossima stagione.
Che deve necessariamente passare dal fare “pulizia” sotto tutti i punti di vista e discontinuità con il passato.
E mi riferisco anche alla rosa dove due, tre elementi possono far parte di una squadra totalmente da ricostruire per puntare la risalita.