Palermo, istanza di fallimento: fissata la prima udienza. Tempi e scenari
Si parte. Tutto è pronto per la prima udienza dell’istanza di fallimento davanti al giudice Giuseppe Sidoti, istanza presentata dalla Procura nei confronti del Palermo calcio e ora notificata al club, che potrà replicare per evitare il fallimento (che dovrà essere deciso dal collegio entro natale) ed evitare conseguenze ben più serie per Zamparini.
Si parte il 7 dicembre e a rischiare, secondo il Giornale di Sicilia, sarebbero tutti gli indagati dell’indagine della Procura per i quali potrebbe scattare l’accusa di bancarotta fraudolenta in caso di fallimento: spetterà a Giammarva e Zamparini dimostrare la solidità dei conti ed evitare che la procedura concorsuale si ripercuota anche sulla cessione societaria e sul mercato
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Con l’istanza di fallimento presentata, ora, ogni operazione sarà messo sotto la lente di ingrandimento per valutare se possa anche potenzialmente danneggiare i creditori e quindi agendo con l’azione revocatoria nel caso ciò accada, alla luce anche della presunta voragine da 70 milioni di euro nei conti della società e la richiesta di fallimento sostenuta dalla Procura.
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Secondo Renato mangano, docente di diritto commerciale e fallimentare all’Università di Palermo, “si aprirà un’istruttoria pre-fallimentare, convocando gli amministratori, accertando le varie condizioni di legge. Normalmente l’iter è lento e tali lungaggini non potranno che avere ricadute negative sul mercato. Auguriamoci che il Palermo non sia insolvente, oppure potrebbe proporre un concordato preventivo con i creditori per chiudere la vicenda con un percorso negoziato”.
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