Puscas: “Palermo la mia prima scelta. É una sfida bellissima”
Superati i piccoli problemi burocratici che hanno accompagnato l’arrivo di George Puscas al Palermo, con la presentazione prevista per martedì scorso che era stata rinviata, è arrivato il momento della presentazione dell’attaccante rumeno.
ORE 11.35 – “Trattativa lunga? Sì, ma non avevo dubbi: se dovevo rimanere in Italia, Palermo era la prima scelta. L’interesse del direttore era forte e lo ringrazio. Già in inverno c’era un interesse ma dovreste chiedere al mio procuratore (poi andò al Novara, ndr). Sono fiducioso e vedo entusiasmo: possiamo far bene. Mi aspetto con questa squadra di fare una grande stagione”.
ORE 11.37 – “Riportare il Palermo in A una sfida? Appena sono arrivato ho avvertito entusiasmo, mi ha fatto piacere e so cosa significa essere in questa piazza. Mi piacciono queste sfide: voglio raggiungere traguardi imporatanti. Avevo offerte dalla A e dall’estero: sono stati tempi lunghi ma ci sono stati tanti fattori e sono state valutate tante situazioni. Sono sicuro che ora che le cose andranno bene: il gruppo si allena bene”.
ORE 11.39 – “Baccin e Di Carlo? Ho parlato con tante persone e nessuno mi ha parlato male del Palermo. Mi hanno spinto a scegliere il Palermo, ma lo sapevo già che era la scelta giusta. Sono contento e aspetto di scendere in campo il prima possibile. L’Inter? Lascio i nerazzurri ma arrivo in una città meravigliosa: spero di sentirmi a casa e fare cose importanti”.
ORE 11.40 – “Il ritardo burocratico? Queste cose non dipendono solo da me: c’è stato un accordo fra le società e mi sono subito messo a disposizione, già da domani. Poi deciderà il mister”.
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ORE 11. 41 – “La 10? Non mi metto in mezzo, lo sceglierò con calma, è la cosa meno importante. Se qualcuno che è da tempo in squadra la vuole ha la precedenza. Posso migliorare sempre e mi aspetto che quest’anno sia importante per la mia carriera. Nestorovski? Possiamo giocare insieme: già abbiamo un buon rapporto e mi trovo bene con tutti”.
ORE 11.43 – “Obiettivo di gol? I numeri preferiscono tenerli per me, ma poi dirò alla fine se l’ho raggiunto. Benevento? Forse avevamo poca esperienza: lavoravamo tanto, ma i risultati negativi e i gol presi nei finali hanno intaccato il morale. Mi mancava giocare e stare in campo, ho scelto Novara per avere continuità ma non l’ho vissuta come un passo indietro”.
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ORE 11.45 – “Voglio dare a questa squadra fiducia e ambizione. La nazionale rumena? Sin da piccolo si sogna di giocare per la propria nazione, giocarmi la convocazione sarà un’ambizione e uno stimolo in più”.
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