Palermo, la lettera dei Cavalieri rosanero: “Chiediamo chiarezza”
Continua la mobilitazione dei tifosi in questo momento delicato per il Palermo. Anche il club “Cavalieri rosanero” ha scritto una lettera alla società per chiedere chiarezza in merito agli obiettivi stagionali. “Trasparenza e una buona dose di ambizione, questo chiediamo“, si legge.
ECCO LA LETTERA
Caro Palermo,
scriviamo la presente con lo stesso spirito con il quale un innamorato, deluso e timoroso di non essere ricambiato, scriverebbe alla sua amata.
Non ti sembri strano il riferimento ai sentimenti amorosi contenuti in questa lettera. I tifosi palermitani hanno, infatti, sempre mostrato un grande affetto nei confronti della società e della quadra. Questo amore è comprovato dalla presenza sempre costante, numerosa e appassionata della tifoseria palermitana alle partite della squadra rosanero, sia che le stesse si siano svolte tra le mura cittadine sia che si siano disputate in trasferta. Ogni amore tuttavia per essere duraturamente fervido e caloroso necessita di essere ricambiato. Appare dunque lecito che i tifosi si chiedano se la passione con cui seguono le vicende del Palermo calcio sia ricambiata dalla società con un analogo sentimento.
Nutrire più di qualche dubbio al riguardo – viste le deludenti prestazioni della squadra e le esitanti risposte della società in merito – non è fuor di luogo. Il primo dovere che la società ha nei confronti dei tifosi è quello della trasparenza e della chiarezza, che resta ad oggi inadempiuto. La mancanza di chiarezza e ancor di più la reticenza o la menzogna costituiscono infatti il più biasimevole dei tradimenti, perpetrato in danno di un amore ardente. In quest’ottica sulla società grava innanzitutto l’obbligo di chiarire – in modo non equivoco – quali siano gli obiettivi che essa intende raggiungere nella stagione agonistica in corso, esplicitando se si intenda disputare un campionato di transizione ovvero di avanguardia puntando alla promozione nella massima serie.
Una chiara esplicitazione dei traguardi della società, oltre che doverosa, è altresì necessaria per comprendere la logica delle scelte societarie a fronte della crisi di gioco e di risultati sopra denunciata. Così ad esempio se si mira a un campionato di transizione può essere ragionevole – anche a fronte dei deludenti risultati conseguiti – un atteggiamento attendista. Se viceversa si ritiene di “puntare in alto” sarà imprescindibile effettuare, anche in corso di campionato, quelle scelte che – seppur dolorose – assicurino la piena realizzazione degli obiettivi societari. In quest’ottica, in mancanza di una vera svolta nel trend di risultati in atti conseguito, non andrebbero infatti certo trascurate opzioni quali il cambio di allenatore e l’acquisto, nel mercato di riparazione, di due/tre giocatori di sicuro affidamento, idonei a conseguire gli obiettivi auspicati.
L’adempimento di detto obbligo si pone poi in modo imprescindibile per non suscitare nell’affetto dei tifosi – che da tempo sognano di rivedere la squadra in serie A – illusorie attese destinate presto a svanire. Chiari gli obiettivi, su di essi si potranno conformare le attese. Ecco, caro Palermo, questo innanzitutto ti chiediamo: la chiarezza. È una richiesta ragionevole, moderata e non esosa ma che pretende di essere esaudita.
Fermo restando quanto precede, se poi il nostro affetto ce lo consentisse, vorremmo chiederti di essere (oltre che trasparente) anche ambizioso, di non accontentarti di sopravvivere in una mediocrità che inibisce le speranze e rischia, prima o poi, di raffreddare i cuori. Certo l’ambizione, presupposto indispensabile per conseguire il successo, non è certamente un obbligo ma rappresenta certamente un termometro affidabile permisurare, in maniera appropriata, l’intensità di sentimenti con i quali la società ricambia l’affetto dei tifosi. Una società ambiziosa è infatti certamente una società generosa che ricambia l’affetto dei tifosi. Forza, dunque, caro Palermo; getta il cuore oltre l’ostacolo e pensa in grande! I tifosi palermitani, per il loro entusiasmo, lo meritano ampiamente e se il loro amore per la società e la squadra non andrà deluso nessun obiettivo è aprioristicamente precluso.
Trasparenza e una buona dose di ambizione, questo chiediamo. Attendiamo tue.
Con la passione di sempre, il club Cavalieri rosanero.
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Insomma, chi vuliti cumminare? siate chiari società….!!!!
La società ha chiaramente detto ad inizio campionato che puntava alla serie A quindi è altrettanto chiaro che l’attuale cammino dei rosanero e falllimentare non c’è altro da aggiungere!
Aldilà degli obbiettivi se vogliono la retrocessione è giusto tenere Corini. Questo sarà…. Penso sia l’allenatore più scarso e a cui gli sia stato dato più tempo della storia del Palermo!! Da cacciare già l’anno scorso. Io ho paura che la società non intenda salire di categoria assolutamente. Altrimenti non si spiega.
C’è da chiedersi se sono veri tifosi quelli che avanzano pretese con i soldi e il lavoro degli altri, pretese mosse dalla proverbiale spocchia palermitana portata dalla patetica convinzione che 700.000 abitanti nel Comune, molti dei quali sostenuti dall’assistenzialismo o dallo stipendio della pubblica amministrazione, e un nome di città tristemente famoso per fenomeni di cui bisognerebbe soltanto vergognarsi, anziché impettirsi per le fiction, siano requisiti tali che chi fa calcio in questa citta’ deve assumere l’obbligo morale e materiale di vincere tutte le partite, di ambire alla massima categoria e, una volta raggiunta quella, di puntare alla Champions League, acquistando giocatori che diano certezze (ma certezze de che?), assumendo allenatori che facciano calcio spettacolo e dirigenti di alto profilo professionale …..tutto dovuto senza sapere neanche di cosa si parla, senza mai avere gestito neanche la squadra del calcetto del dopolavoro, senza rispetto degli avversari come se in campo non ci fossero squadre con pari numero di uomini, con ambizioni, probabilmente con molti più soldi, magari con più storia, e qualche volta anche con più tifosi e più abitanti, quasi sempre rappresentative di popolazioni con maggiore reddito procapite. Questi pseudo tifosi preferirebbero sparisse il calcio da Palermo piuttosto che sopportare le sconfitte o i periodi bui, senza un briciolo di senso di sportività e cultura sportiva. Gente che non si rende conto che si parla di un pallone che rotola sull’erba preso a calci da 22 giovanotti che tante volte guadagnano in un anno quanto la.maggioranza di questi pseudo tifosi non riesce in una vita intera e anche più. Provasse ognuno di questi pseudo tifosi a gestire lui la società, a fare le scelte, a organizzare, ad amministrare, provasse ognuno di loro a mettersi al posto di Corini o di Rinaudo. Pseudo tifosi che parlano ma quanto parlano sanmo soltanto parlare, il fare non appartiene a loro, il fare tocca ad altri il metterci i soldi anche, ma tutto ciò non basta per rispettare. Pseudo tifosi che meritano di essere mandati apertamente a quel paese e in serie D.