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Palermo, la panchina torna ad essere un fattore: ora serve il contributo di tutti

La panchina del Palermo torna a essere un’arma in più. La vittoria contro il Catanzaro, oltre a consentire l’aggancio ai calabresi al sesto posto, porta con sé una notizia positiva: i rosa possono contare sulla profondità della rosa. Un elemento che, mai come in questa fase della stagione con tante partite ravvicinate, sarà fondamentale per permettere a Dionisi di ruotare gli uomini e far rifiatare la squadra, come riferito dal tecnico stesso in conferenza stampa.

L’importanza della panchina

Nella convincente prova in terra calabrese, i rosanero hanno scacciato i fantasmi di un altro secondo tempo complicato, evitando che il forcing dei giallorossi vanificasse quanto di buono costruito nella prima frazione. Se ciò non è accaduto, il merito va anche ai subentrati, che hanno finalmente offerto un contributo importante: la terza rete del Palermo è nata da una giocata strepitosa di Verre e dalla quinta marcatura stagionale di Le Douaron, che ha messo il sigillo sulla vittoria.

Pur senza finire nel tabellino, anche Vasic e Ranocchia hanno fornito segnali incoraggianti, entrando in campo con il giusto atteggiamento. Il serbo, spesso finito nel mirino delle critiche durante la stagione, è sembrato più a suo agio del solito sulla fascia destra, dove ha sostituito Pierozzi. Ranocchia, invece, é apparso determinato nei pochi minuti a disposizione, partecipando a due offensive dei rosanero e dimostrando una buona concentrazione.


Soltanto per la quinta volta in campionato, però, il Palermo ha trovato il gol con un giocatore subentrato. Prima di Le Douaron contro il Catanzaro, erano stati Insigne – autore di due reti a gara in corso contro Cremonese e Südtirol – Brunori, nell’andata contro la Juve Stabia, e Di Mariano, nella sfida pareggiata con il Cosenza, a lasciare il segno partendo dalla panchina.

Profondità d’organico fondamentale

Il Palermo è ora atteso da un vero e proprio banco di prova: quattro partite in dodici giorni, in cui sarà fondamentale sfruttare una profondità di organico che poche squadre possono vantare in Serie B. Per continuare ad alimentare il sogno della promozione, passando attraverso i playoff, servirà il contributo di ogni singolo giocatore.

Il ‘tour de force’ è alle porte, e non è difficile immaginare che Dionisi, già a partire dalla sfida contro il Südtirol, possa apportare qualche cambio rispetto agli undici che hanno conquistato bottino pieno contro Salernitana, Sassuolo e Catanzaro. Nel Palermo potrebbe rientrare Di Francesco, ai box da un mese, pronto a offrire un’alternativa sia in attacco sia sull’out sinistro al posto di Lund.

La speranza è che la vittoria contro il Catanzaro rappresenti un vero cambio di marcia: il quinto posto dista ora soltanto due punti, e sfruttare al massimo le tre gare casalinghe (contro Südtirol, Frosinone e Carrarese) sulle quattro rimaste, sarà decisivo per arrivare alle fasi finali con il massimo entusiasmo.

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8 thoughts on “Palermo, la panchina torna ad essere un fattore: ora serve il contributo di tutti

  1. Io la partita l’ho vista e rivista, e onestamente non ho visto nulla da vasic, come al solito, in una posizione nuova, dove hai gente di ruolo come diakite e Di Mariano…se il Catanzaro pareggiava, anche questa volta, la colpa sarebbe stata del genio della panchina….

    1. Sono d’accordo. Se nel ruolo di esterno destro hai Diakite’, Di Mariano e Buttaro non fai entrare Vasic. Se Pontisso l’avesse messa dentro e il Catanzaro avesse, immeritatamente, pareggiato, staremmo parlando di un’altra serie di cambi fallimentari. Ma poi questo Vasic in che ruolo gioca?

  2. Vero. Lo dicevo ieri. Serviranno tutti per affrontare il finale di stagione. Nel frattempo sono stati rivisti modulo e ruoli . Alcuni si sono trovati fuori come Hanry, Ranocchia, Verre, Di Mariano, Di Francesco, Diakite. Insomma un’altra squadra. Ma adesso serviranno tutti. Staremo a vedere.

  3. Caro Vidimac, Vasic è l’ultimo dei problemi. Credimi. È uno dei pochi giovani che abbiamo. Io lo incoraggerei, anche perché sin qui è sempre stato mandato in campo nei finali convulsi che spesso ci hanno visto perdere. Cosa può fare un giovane tra l’altro spesso sballottato in ruoli diversi ?

    1. Sono 2 anni che è a Palermo, non si è ancora capito il ruolo, personalmente non so neanche se sia destro o sinistro, ma se ci credi lo metti in un ruolo fisso e insisti. Fino ad ora non ricordo nulla che giustifichi l’investimento fatto….

  4. Vasic non fatto proprio vedere di essere a suo agio al posto di Pierozzi, anzi tutt’altro, perché fuori ruolo e ancora acerbo. Questo ragazzo avrebbe bisogno di fare esperienza altrove.

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