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Palermo, la prima volta di Haas: dopo nove assist ecco il gol

Finalmente Nicolas Haas ha segnato il primo gol con la maglia del Palermo. Il centrocampista ci ha messo 32 partite per sbloccarsi e la sua rete è pesantissima perché permette agli uomini di Rossi di continuare a sperare nella promozione diretta. Il sigillo nella gara contro l’Ascoli è il giusto riconoscimento per una buona stagione dello svizzero classe 1996.

I numeri di Haas, infatti, non saranno clamorosi ma sintetizzano il “tipo” di giocatore che è: in 32 presenze con la maglia rosanero è arrivato un solo gol, è vero, ma anche 9 assist, molti dei quali decisivi. Ecco, il numero 32 è un centrocampista non eccelso tecnicamente, che deve ancora crescere molto dal punto di vista tattico ma sa giocare tra le linee e ha una buona visione di gioco.  Il suo più grande difetto, forse, è un aspetto mentale: spesso lo abbiamo visto troppo “timido”, con poca personalità sul rettangolo di gioco.

Primo gol? Sono molto emozionato, ma è più importante aver vinto e portato a casa questi tre punti. Abbiamo dimostrato grande carattere e dato tutto; anche nelle difficoltà andiamo sempre avanti”, queste le sue parole dopo la gara di Ascoli. È proprio il carattere quello che Haas deve “uscire fuori” per fare il salto di qualità, forse anche per questo Gasperini – che con i giovani ci sa fare – ha deciso di mandarlo a giocare in prestito secco.


In un’intervista di aprile pubblicata sul Corriere dello Sport, lo svizzero ha raccontato di volersi laureare in psicologia, “una scelta che nasce dall’istinto di osservare le persone e i loro comportamenti”. Con il Cittadella potrebbe essere l’ultima partita dello svizzero con la maglia rosanero e più che l’aspetto tecnico conterà l’approccio mentale in una gara da tremarella alle gambe. È un vero e proprio esame di maturità per il “professor Haas“, come lo potrebbero essere gli eventuali playoff, prima di tornare nella splendida Atalanta e, perché no, realizzare il sogno di giocare in Champions League.

La rete del classe 1996, inoltre, permette di migliorare un po’ un dato comunque molto negativo: i gol segnati dai centrocampisti in campionato, infatti, sono solo 6. Il solo Andrea Tabanelli, centrocampista del Lecce, per esempio,  ha timbrato il cartellino per otto volte. Se non segnano gli attaccanti (39 gol totali), insomma, è più probabile che segni un difensore rosanero (9 gol totali).

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