Rinascita o agonia: Palermo-Lazio, l’ennesimo spartiacque

Pronti a fare scorte di Gaviscon per questo pranzo che si preannuncia indigesto? O forse faticherete a mandar giù il consueto piatto di pasta a forno domenicale perché il Palermo invertirà una rotta ormai segnata? Nell’attesa di risolvere questo dilemma della partita che (esclusivamente per noi in Sicilia) si giocherà prima di pranzo – e non quel lunchtime match così anglosassone che in realtà da queste parti si avvicina più alla normale partita delle 15 – cerchiamo di capire quali mosse potranno salvare Roberto De Zerbi da un destino sempre più chiaro.

I cambi. Quelli che l’allenatore ha in qualche modo annunciato e che già col ritorno di Gonzalez nella formazione titolare rendono l’undici da mettere in campo contro la Lazio l’ennesimo schieramento proposto ex novo dal tecnico bresciano. Il costaricano torna e gioca subito titolare, alla faccia della cautela e del rischio ricadute. Un déjà-vu risalente al 2014, con Iachini in panchina: il costaricano salta le prime partite stagionali per infortunio e torna a disposizione per un Palermo-Cesena, dove viene subito rilanciato da titolare. Risultato? 2-1 al 90′ realizzato proprio da Gonzalez. Che possa essere quantomeno di buon auspicio.

Purtroppo, in una situazione del genere, bisogna aggrapparsi alla cabala. Quella buona, non quella malvagia che ci ricorda un altro Palermo-Lazio giocato alle 12.30. Ecco quell’anno per la prima volta venne lanciato l’esperimento dell’anticipo in tarda mattinata, un orario che al Palermo non portò granché bene. Negli anni, però, la situazione fortunatamente s’è risolta. E l’ora anomala non fa più paura, almeno non più di una Lazio che ad oggi sembra inarrestabile.

Simone Inzaghi ha saputo dare continuità al lavoro iniziato la scorsa stagione, dando nuovamente linfa a due giovani quasi dispersi come Anderson e Keita, perfetti in appoggio ad una punta letale come Immobile. Per il resto, ha posizionato al meglio gli uomini a disposizione per supportare il suo trio delle meraviglie, quello che oggi sta portando i capitolini in piena zona Europa. Non proprio l’avversario migliore per chi sta cercando di evitare la settima sconfitta consecutiva (in campionato e in casa, per due strisce negative distinte e separate, ma altrettanto terrificanti).