Palermo, le pagelle di fine anno: tanti bocciati, promossi Rispoli e Nestorovski
Domenica contro l’Empoli si è chiusa la stagione del Palermo, culminata con la retrocessione in Serie B. Ecco che allora è arrivato il momento di dare i voti ai rosanero, tra tanti bocciati e pochi(ssimi) promossi.
FULIGNATI 5,5 – Una nota semipositiva in questo finale di stagione. In otto partite ha tenuto tre volte la porta inviolata, chiudendo in crescendo. Qualche limite, però, resta ancora: nelle prese alte è tutt’altro che sicuro.
POSAVEC 4,5 – La pressione lo ha psicologicamente ucciso al primo vero anno da titolare in Serie A. Non era pronto ed era palese già la scorsa estate, resta un portiere con delle buone doti ma sono troppe le papere e le ombre in questa stagione. Ventinove presenze e 63 gol subiti sono il suo biglietto da visita tutt’altro che invidiabile.
MARSON S.V. – Anno di crescita, con la spola nella prima parte di stagione in Primavera. Sicuramente è un giovane di belle speranze.
FOTO – PALERMO, IL FILM DELLA STAGIONE
ALEESAMI 5 – Ad inizio stagione sembrava il degno erede di Lazaar, ma l’illusione è durata appena qualche settimana. In realtà il norvegese ha sfruttato una condizione migliore, ma poi ha dimostrato tutti i suoi limiti nella fase difensiva dove ancora oggi è carente.
ANDELKOVIC 5,5 – Nulla da dire sull’impegno messo in campo durante tutto l’anno. È uno dei veterani del gruppo, e non ha certamente sfigurato in confronto ai compagni di reparto. Con un contratto in scadenza il suo futuro è piuttosto incerto.
CIONEK 6 – Dei centrali difensivi è quello che ha reso meglio. Quasi 3000 minuti giocati, qualche piccola ombra ma nel complesso è stata un’annata sufficiente. Un buon giocatore da cui ripartire in Serie B.
GOLDANIGA 4 – Col senno di poi, visto l’interesse di qualche squadra a gennaio forse era meglio venderlo. Dentro nella spirale involutiva della squadra, lui non fa nulla per dimostrare il suo valore.
GONZALEZ 3 – Una brutta, bruttissima copia del giocatore visto al primo anno a Palermo. La sua avventura in rosa è ormai ai titoli di coda, e questo è stato solo un lungo anno di agonia nel vederlo giocare.
MORGANELLA 3 – Può pure essere un beniamino dei tifosi, ma con quel poco che si è visto in campo nelle 11 partite disputate ha dimostrato di essere inadatto per la Serie A. Curiosità: con lui in campo, eccezion fatta per il pari di Napoli, il Palermo ha sempre perso.
PEZZELLA 5 – Probabilmente ha un po’ sofferto il testa a testa con Aleesami, ma alla fine in campo ha dimostrato di avere dei limiti evidenti soprattutto quando c’è attaccare e crossare, vero suo tallone d’Achille.
RAJKOVIC 2 – È l’emblema del fallimento del mercato di Maurizio Zamparini, forse uno dei più grandi pacchi rifilati dagli amici slavi. Arrivato in grande stile a Bad Kleinirchheim durante il ritiro, ha più presenze in infermeria che in campo visti i continui infortuni (vero leit motiv della sua carriera).
RISPOLI 7,5 – Senza alcun dubbio il migliore di questo Palermo. Un motore inesauribile sulla fascia, il leader della squadra con la L maiuscola. Sta vivendo uno dei suoi migliori momenti della carriera – nonostante il rendimento della squadra – ed i sei gol sono la dimostrazione. Tutti speriamo che alla fine prevalga la scelta di cuore e resti a Palermo, ma visto il suo valore e le sue qualità meriterebbe la Serie A.
SUNJIC 3 – Altro giocatore solo di passaggio dalle parti del Barbera, sette partite tra cui il ko per 6-2 contro la Lazio.
VITIELLO S.V. – Non ce la sentiamo di dare un voto ad un giocatore con soli 372 minuti in campo all’attivo. Parte capitano, chiude da infortunato: andrà via nell’indifferenza generale visto il contratto in scadenza.
CHOCHEV 4,5 – La speranza è che torni il giocatore visto nei primi sei mesi a Palermo, ma per ora continua la sua picchiata nel rendimento. I tre gol in campionato, più quello in Coppa Italia contro il Bari, non rendono meno amaro l’andamento della stagione.
GAZZI 5 – Probabilmente se tornasse indietro, l’ex centrocampista del Torino non rifarebbe questa scelta. Taciturno e introverso è stato ingoiato da questa pazza realtà, è uno di quelli che ha giocato maggiormente alternando prestazioni positive a prestazioni negative. Il cinque è un compromesso a tutto ciò.
B.HENRIQUE 4,5 – Era considerato un acquisto top vista la lunga trattativa e la corte del Torino la scorsa estate, ma le attese non sono state confermate. In Patria lo consideravano un mediano, ma in quella posizione ha dimostrato di avere più di qualche difficoltà; neanche da trequartista o mezzala, però, ha fatto impazzire i tifosi. Il gol contro l’Empoli un sussulto per chiudere la stagione con un mezzo (amaro) sorriso.
JAJALO 4 – Per un anno intero – almeno personalmente – ho rimpianto Enzo Maresca. Un altro dei miracolati della cerchia slava: lento, costantemente in affanno, pessimo nella costruzione del gioco. Un suo addio può solo giovare all’intera piazza.
RUGGIERO 6 – Che grinta e che cuore! In sole due partite – anche se con qualche piccolo neo – ha dimostrato di essere un giocatore di valore. È un 2000, la speranza è che il Palermo non lo bruci e che lo faccia crescere con tranquillità e serenità visto che il futuro è dalla sua parte.
HILJEMARK 4 – Da agosto a gennaio è rimasto quasi controvoglia a Palermo, svogliato come pochi. La sua cessione è stata una liberazione di una palla al piede.
QUAISON 6 – Una cessione dolorosissima, fatta per non perderlo a zero a giugno. Quattro gol in 17 partite, un giocatore che poteva servire come il pane nella seconda parte di stagione.
BOUY S.V. – Il suo nome è già stato aggiunto nella lista delle meteore a tinte rosanero. Un acquisto senza capo né coda. Visto che il suo agente è Raiola, forse era stato fatto con un secondo intento: arrivare al sogno Balotelli.
BALOGH 3 – Bocciato completamente per la Serie A. Appena cinque partite in stagione da titolare, poi qualche spezzone di gara qua e là senza mai avere dei sussulti per mostrare le sue qualità. Un altro degli acquisti dell’est Europa diventati una palla al piede per questa squadra.
DIAMANTI 5 – Dare un voto alla stagione di Alino è complicato. Trentuno partite, un gol, cinque assist ed un cartellino rosso: questi i suoi numeri in questa annata. Per tanto tempo è stato messo in disparte anche per scelta presidenziale (del vecchio presidente), ma anche in campo non ha convinto al 100%. Lasciarsi è forse la scelta più sensata.
EMBALO 4 – Scommessa persa al ritorno da Brescia, poteva essere l’arma in più ma in campo ha fatto ben poco tranne nella partita col Crotone. Ha chiuso la stagione – e probabilmente l’avventura a Palermo – in anticipo visto l’infortunio delle ultime settimane.
LO FASO 5,5 – Ha giocato solo spezzoni soltanto nella seconda metà di campionato a giochi chiusi, ha talento e questo è innegabile, ma deve ancora crescere tanto. L’età è dalla sua.
NESTOROVSKI 7 – Da nestocoso a nestogol. La sua parabola è questa, riassunta negli undici gol al primo anno in Serie A. Un digiuno di reti troppo lungo nella seconda metà di campionato, ma è stato un trascinatore della squadra dentro e fuori dal campo. Merita la riconferma: lui dice che vuole rispettare il contratto col Palermo, ma le sirene di mercato infiammeranno l’estate.
SALLAI 3 – Bocciatura assoluta per lui, ancora troppo infantile in alcuni comportamenti e svogliato nell’atteggiamento in campo. L’emblema della sua stagione resta la partita di Coppa Italia contro lo Spezia dove ha sbagliato tutto il possibile, segno di un giocatore inadatto per la Serie A.
SILVA S.V. – Chi l’ha visto? Un’altra meteora passata da Palermo, un acquisto senza una logica così come il contratto fino al 2020 che gli farà iniziare un valzer di prestiti nei prossimi anni.
TRAJKOVSKI 4,5– Martoriato nella prima parte della stagione dagli infortuni, torna in campo e segna contro il Genoa in una vittoria rocambolesca. Poi, però, gioca soltanto qualche spezzone di gara lasciando molto a desiderare.
BENTIVEGNA S.V. – Ceduto in prestito a gennaio all’Ascoli, per sei mesi ha visto il campo col contagocce.
Un vero capolavoro targato Grande Bugiardo – Curkovic – Lemic………se non sei un bluff caro Baccaglini LI DEVI SPAZZARE TUTTI VIA…….
dico io – i colpi di zamparini (o chi per lui) erano tutti targati sudamerica, questa svolta e est in europa e’ stata una catastrofe e l’inizio della fine, sbagliare e’ umano, perseverare e’ diabolico vecchio stralunato