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Palermo, le pentole sul pullman e l’illusione di Anfield. Le pagelle ironiche di A&F

Il Palermo arriva a Giugliano in pullman e sappiamo che nel tragitto i giocatori hanno pure dovuto comprare le pentole da uno sponsor. Pergolizzi, che pare abbia fatto allenare i suoi sul traghetto senza fare mai cadere la palla in acqua, sorprende tutti e non schiera Ricciardo. Qualcuno addirittura sospetta lo abbiano dimenticato a una sosta all’autogrill perché non trovava gli spicci per quello che pulisce il bagno e l’hanno sequestrato all’interno.

Le prime immagini dal campo ci fanno, come sempre, piombare nello sconforto più nero perché ci ricordano in quale inferno calcistico siamo finiti. Meno male che i tifosi locali ci tengono a segnalare con uno striscione che loro sono Giugliano in Campania, perché magari a noi sembrava di stare a Dortmund o ad Anfield e ci potevamo confondere.

Il Palermo ha un paio di occasioni subito ma poi la partita si incanala su un binario di sostanziale noia esistenziale. Da uomini di cultura quali siamo ci atteggiamo citando Sartre e Moravia ma quando il telecronista cita un giocatore del Giugliano che si chiama Caso Naturale usiamo tutto il turpiloquio che conosciamo verso chi ha reso un inferno l’infanzia del malcapitato che, da come gioca, evidentemente non ha mai superato il trauma.


Al 20’ Felici mette il turbo, lascia in paio di avversari sul posto e si invola verso la porta, ma né lui né Santana sono lucidi e riescono a segnare. Il Giugliano si scuote e mette in difficoltà Pelagotti ma sostanzialmente torniamo a dormire, disturbati soltanto dall’entusiasmo del telecronista che sostiene sia una bella partita e al quale speriamo venga levato il vino al più presto.

Quando ormai stavamo finalmente per prendere sonno, il portiere del Giugliano perde la testa ed esce al limite dell’area senza un motivo apparente, la palla arriva a Felici che trova la porta vuota tra una selva di avversari. Il gol regala il vantaggio ad un Palermo che aveva giocato solo di rimessa, proprio per non darci troppe emozioni e consentirci di dormire indisturbati.

Nel secondo tempo non ci danno neanche una emozione e così ci facciamo 45 minuti pieni di sonno, svegliandoci solo quando il telecronista comunica che ci sono da giocare 360 secondi perché l’arbitro ha dato 4 minuti di recupero. Ci alziamo dal divano, ci mettiamo in piedi e dedichiamo un minuto di silenzio per commemorare la sua maestra delle elementari.

Al fischio finale scopriamo quindi che Ricciardo è stato dissequestrato perché hanno pagato il riscatto di 100 €, tutto a pezzi da 20 e 50 centesimi, e che il Palermo ha vinto! Insomma o in aereo o con il pullman il Palermo in trasferta fa sempre bene e manca una giornata in meno alla fine di questo inferno e solo questo conta! Forza Palermo!

GIUGLIANO – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS

Pelagotti 6,5 – Non si può dire che quelli del Giugliano lo abbiano impensierito molto, però quando capita si fa trovare pronto, soprattutto tra i pali. Sentinella.

Doda 7 – Il migliore della linea difensiva, chiude, pressa e riparte, forse approfittando anche del campo più piccolo per cui si fa meno strada. Furbo.

Lancini 6 – Forse teme di perdere il posto, vista la precedente assenza, ed appare più nervoso del solito ma alla fine se la cava sempre. Attaccato alla sedia.

Accardi 6,5 – Un’altra prestazione in crescendo in un ruolo non suo ma che forse lo diventerà visto che gioca meglio di prima. Intercambiabile.

Vaccaro 6 – Non ci ricordiamo molto, forse perché il telecronista preferisce nominare i giocatori con cognomi più estrosi ma figurarsi se non gli diamo la sufficienza. Sei politico.

Kraja 7 – Un leone sulla linea mediana, non tira mai indietro la gamba e subito rilancia l’azione. Feroce.

(dal 23′ s.t. Langella): s.v.

Martin 6 – Conferma la sua sofferenza sui campi troppo piccoli. Tutta quella gente intorno non gli permette di ragionare. Traffico.

Martinelli 6,5 – Non si risparmia nel rincorrere qualunque cosa passi dalle sue parti, anche a spese della necessaria lucidità in talune occasioni. Forrest Gump.

Ambro 6: Torna alla pagella di Vaccaro. Ripetitivi (noi).

(dal 23′ s.t. Ricciardo): s.v.

Santana 6.5 – Una partita di esperienza, pur senza giocate eccelse. Potrebbe anche segnare ma non è reattivo e, comunque, mette lo zampino nell’azione del gol facendo confondere il portiere che esce senza motivo quasi a centrocampo. Ingannatore.

(dal 35′ s.t. Mauri): s.v.

Felici 8 – Un altro gol pesantissimo, una continua spina nel fianco della difesa avversaria per la sua velocità e la capacità di buttarsi su ogni pallone come se non ci fosse un domani. Rinnovatelo.

Pergolizzi 8 – Stavolta azzecca la formazione iniziale, con il falso nueve Santana e la linea difensiva rocciosa e cazzuta. Azzecca pure i cambi e continua la sua marcia inarrestabile in vetta alla classifica per portarci via prima possibile da questo incubo. Condottiero.

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8 thoughts on “Palermo, le pentole sul pullman e l’illusione di Anfield. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Siete grandi ! Qualcuno ha anche tentato di emularvi su altri siti di tifo.
    Risultato : ho pianto, e non dalle risate…….

  2. Ironiche sicuramente, ma date a Cesare quel che è di Cesare, finalmente Accardi gioca nel suo ruolo DIFENSORE CENTRALE.

  3. quando qualche giorno fa apparì l’articolo sul viaggio in pullman ho subito immaginato che i bravi Amenta e Ferrara avrebbero infilato anche la vendita di pentole.
    “Azzeccai”

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