Palermo, l’esame più difficile: il Parma vuole sfatare il tabù del “Barbera”
L’esame più difficile per il Palermo. Al “Renzo Barbera” arriva il Parma di Fabio Pecchia, capolista indiscussa di questo campionato sin dai primissimi turni. Una macchina da guerra che, nonostante qualche recente passo falso (la sconfitta interna con il Catanzaro e il pareggio in casa del Südtirol), è quasi pronta a festeggiare la promozione diretta in Serie A.
Sarà una partita molto delicata per entrare le squadre, ma il Parma vuole anche sfatare il tabù del “Barbera”. I crociati, infatti, che nei 14 precedenti in Serie B non hanno mai vinto. Nell’ultimo incrocio nello stadio del Palermo (nella passata stagione) si imposero i rosanero per 1 – 0 con la firma di Marconi, mentre per andare alla ricerca di un risultato positivo c’è da riavvolgere il nastro e andare all’8 ottobre 2017 con il pareggio per 1 – 1 firmato da La Gumina e Gagliolo.
Nonostante gli otto punti di vantaggio sulla terza classificata, i gialloblu non possono permettersi alcuna distrazione in casa dei rosanero; anche se il rendimento esterno degli emiliani (33 punti in 16 partite) dovrebbe tranquillizzare i propri tifosi, pronti a seguire la squadra in questa lunga trasferta. I numeri testimoniano la forza del Parma lontano dal “Tardini”: la squadra di Pecchia è rimasta imbattuto nelle ultime cinque trasferte di Serie B (3V, 2N).
L’equilibrio, finora, è stato il fattore chiave del successo del Parma che, dopo la scorsa deludente stagione, ha assorbito al meglio i concetti di gioco del suo tecnico, senza incorrere in inutili blackout. Pochi dubbi per Pecchia che dovrebbe schierare il solito 4-2-3-1 (QUI le probabili formazioni) con l’unica punta Charpentier, supportata dalla qualità e la velocità di Man (11 reti in stagione), Bernabè e Mihaila sulla trequarti. Unico assente per squalifica il giovane attaccante Ange-Yoan Bonny, miglior assistman della formazione emiliana.
Una sfida complicata ma stimolante per il Palermo di Mignani, alla sua terza panchina rosanero, contro il secondo miglior attacco e la seconda migliore difesa del torneo; numeri che dimostrano quanto il lavoro fatto da Pecchia (con i corretti investimenti della società) abbia portato i suoi frutti.
Vittoria o fischi.
Per me rimane un allenatore da serie C.
Infatti è quello che dimostra il suo curriculum. La Società non credo ripartirà da lui la prossima stagione, almeno che non vinca i playoff.
Parma in A , meritatamente, dopo tre anni e milioni investiti . Noi stiamo provando a diventare una squadra vera , compatta . In due anni disastrosi abbiamo bruciato giocatori costati milioni . Vediamo Mignani se è in grado adesso di sistemare i disastri trovati. Forza Palermo.
Ben detto, purtroppo Corini ci ha lasciato una squadra derelitta in tutti i sensi, Mignani non può fare miracoli, è già tanto se ci porta ai play off, eravamo in caduta libera.
Dopo tre anni il Parma andrà, meritatamente, in A. Noi stiamo provando a costruire una vera squadra, dopo due anni di nulla . Da valutare se Mignani potrà essere l’uomo adatto.