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Palermo, mancano i gol di Segre: il 4-2-3-1 “penalizza” il centrocampista

Tra le tante cose che hanno smesso di funzionare nel Palermo c’è anche quella riguardante l’abilità realizzativa di Jacopo Segre: il centrocampista che si era rivelato bomber da record fino a gennaio è a secco da ormai 7 partite: Sono tante, visto che aveva abituato i tifosi rosanero a segnare anche per tre partite consecutive.

Segre non ha nessuna colpa: dall’inserimento in pianta stabile di Ranocchia nell’undici titolare al centrocampista ex Torino vengono chieste tutt’altre mansioni. Da mezz’ala fluidificante dalla capacità di inserimento come pochi in Europa, l’8 rosanero è passato al ruolo del “medianaccio” di un centrocampo a 2.

A lui il lavoro sporco: mentre Gomes si occupa delle geometrie a centrocampo e Ranocchia fa da collante qualitativo con l’attacco, Segre si occupa di correre e recuperare palloni e sotto il profilo dell’impegno e dei chilometri percorsi non sfigura mai, anzi è sempre tra i migliori in campo (ultimamente è meglio dire dei “meno peggio”). Su una cosa sembrano esserci pochi dubbi: il 4-3-3 esaltava sicuramente meglio le qualità di Segre, dimostratosi un centrocampista completo dalle buone qualità difensive e che stava avendo un exploit per quanto riguarda quelle offensive.


Basti pensare alle migliori giocate di Segre nelle ultime partite di campionato: il centrocampista si è infatti esaltato nella corsa e nel recupero palla, mentre nelle pochissime volte che si è ritrovato alla conclusione non ha sfruttato l’occasione al meglio, come contro il Venezia quando l’unica sua conclusione è stata più che modesta, parata con facilità da Joronen.

Con il passaggio al 4-2-3-1 il suo contributo in zona offensiva si è quasi azzerato: un sacrificio necessario per reggere il peso di Ranocchia, Brunori e due esterni insieme in campo che ha dato i suoi frutti in un primo momento ma che adesso non funziona più.

Segre ha segnato 7 gol in stagione, tutti nati da calcio piazzato o da inserimento in area: a un certo punto una scelta tattica di Corini ha preferito “retrocederlo” in una parte più arretrata del campo dando spazio a Ranocchia e l’idea era stata anche vincente dato il nuovo acquisto ha segnato 4 gol consecutivi nel momento d’oro rosanero. Adesso che il Palermo non riesce più ad avere equilibrio e a fare punti con continuità, un ritorno a un classico 4-3-3 senza cervellotici cambiamenti di posizioni in base all’avversario o in base alla fase offensiva o difensiva che sia potrebbe essere una soluzione inizialmente per prendere meno gol, poi per provare a ripartire.