Repubblica – Marchio e agenti: come nascono i debiti del Palermo
“Così nasce il debito dei rosa”. Mancano ancora alcune settimane alla prima udienza per discutere dell’istanza di fallimento presentata contro il Palermo calcio, ma nel frattempo Repubblica Palermo ripercorre a ritroso le vicende del club rosanero e cerca di far luce sull’origine di questi debiti.
Nell’istanza di fallimento si parla di 70 milioni di euro di passività, che il quotidiano (in un’analisi firmata Valerio Tripi e Francesco Patanè) fa risalire ai 49 milioni che riguardano le tre discusse operazioni finanziare legate al marchio Palermo e altri 21 milioni di euro di contenziosi e presunti debiti con i procuratori dei calciatori ingaggiati dal Palermo negli ultimi anni.
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Sul fronte del marchio, si va dai 30 milioni di leasing con Locat Spa, passando per la cessione del marchio a MePal per 17 milioni e poi la cessione della stessa Mepal per 40 milioni nel giugno 2016. Gli altri 21 milioni sono invece riferiti in grossa parte al caso Dybala e ai vari soggetti che hanno preteso somme di denaro dal Palermo, tra cui anche l’ingaggio del difensore Milanovic, il cui procuratore ha aperto un contenzioso davanti al Tas.
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Nel frattempo però procedono di pari passo le operazioni per il possibile closing, ma si apre un piccolo giallo: Zamparini ha dichiarato che tratta con Cascio per il 50% del club e che il resto dei soldi (60 milioni per il 100%) sarà recuperato in un viaggio in USA con il sindaco Orlando. Ipotesi che però Orlando smentisce categoricamente: “Non ho alcun viaggio negli Usa con Zamparini in agenda, se qualcuno mi proporrà qualcosa la valuterò con attenzione”
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