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Palermo, Mateju non è più solo. Si rivede Graves, Buttaro scalpita

Il Palermo riabbraccia Alessio Buttaro e guarda alla fascia destra con più ottimismo per il prosieguo della stagione. Il ruolo di terzino destro è stato infatti tra i più condizionati dagli infortuni e a differenza di tutte le altre zone del campo in quel settore non si è mai potuto approfittare dell’alternanza e della profondità della rosa.

Buttaro, che era stato uno dei protagonisti positivi del finale della scorsa stagione, ha giocato solamente 22 minuti in questo campionato, nella prima partita di Bari. Poi la lesione distrattiva di primo grado di un muscolo dietro il polpaccio subita durante uno scontro di gioco nell’allenamento del 27 agosto lo ha completamente fatto sparire dai radar, con il recupero post infortunio che è durato molto più del previsto.

Per i rosa si è trattato di un’assenza pesante, soprattutto se si pensa alla metodologia con cui Corini sta gestendo la rosa a sua disposizione: il tecnico ha infatti dimostrato di voler sfruttare tutti i calciatori con rotazioni costanti e con Buttaro a disposizione sarebbe stato facile immaginare una gestione simile a quella di Lund e Aurelio sulla sinistra.


A farla da padrone è stato invece Mateju, soldato fidato di Eugenio Corini, che nonostante infortuni e acciacchi fisici ha sempre risposto presente giocando 837 su 900 minuti fino a ora disputati dal Palermo nelle prime 10 partite di campionato (a questi si aggiungono i 120 di Cagliari, in Coppa Italia a inizio stagione). Il tecnico ne ha fatto a meno solamente nei minuti finali di Venezia, quando il terzino ceco ha subito un infortunio, e infine in tutto il secondo tempo del match perso contro il Lecco.

Con il rientro di Buttaro ci sarà un po’ di riposo anche per Mateju e Corini potrà scegliere chi far giocare anche in base all’avversario: Mateju agli occhi del tecnico rappresenta l’alternativa più “bloccata” che permette al terzino sinistro di scorrazzare in attacco. Un Buttaro in forma offrirebbe invece più vivacità offensiva, con spinta certamente più efficace e cross verso l’area all’altezza di quelli che arrivano dalla sinistra.

Il gioco del Palermo si è sempre basato su questo equilibrio che Mateju ha assicurato stando sempre un passo più indietro rispetto al suo corrispettivo di sinistra; sarà curioso vedere come i rosanero approcceranno le gare con Buttaro in campo, capace di spingere tanto quanto Lund e Aurelio. Cambierebbe anche il modo di interpretare il ruolo degli esterni alti: in questo inizio di stagione infatti è sempre stato alla luce del sole come il Palermo preferisse costruire dalla parte di Lund/Aurelio e Di Francesco.

Buttaro avrà comunque tempo per tornare a regime, dato che proprio contro il Lecco il Palermo ha riscoperto una terza alternativa per il ruolo: Simon Graves. Finito nel dimenticatoio dopo dei buoni scorci durante la passata stagione, il difensore danese si è rivisto nel secondo tempo dell’ultima partita nel ruolo di terzino destro. Forse non la sua posizione preferita, considerate le scarse capacità offensive. Corini ha comunque deciso di buttarlo nella mischia, ma ha tanto da migliorare dato che in carriera ha sempre giocato da centrale di difesa a 2 o a 3, o da esterno di centrocampo a 5.

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8 thoughts on “Palermo, Mateju non è più solo. Si rivede Graves, Buttaro scalpita

  1. Tra Mateju Graves e Buttaro c’è da avere i brividi, meglio giocare senza terzino a questo punto tanto nessuno se ne accorgerebbe.

  2. Il problema del terzino destro(che ci portiamo dietro dall’anno scorso) poteva essere risolto questa estate, quando si vociferava dell’interesse del Palermo per Quagliata prima e Diakitè poi. Evidentemente Corini ha messo il veto sull’acquisto di un nuovo terzino destro. Non credo proprio che la dirigenza, dopo tanti innesti in squadra, fosse indecisa o confusa se rinforzare o meno quella zona del campo.

  3. Da tifoso mi auguro di vincere contro la Sampdoria, ma le due partite in casa ci hanno letteralmente rispedito indietro all’anno scorso e non sono un campanello d’allarme ma la campana di una cattedrale..non che le altre partite vinte spingano l’ottimismo, ma mascherano un pò i limiti tecnici e di identità….Se malauguratamente si perde o si pareggia in liguria e poi si fa una magra figura con il brescia cosa possibilissima visto l’andamento interno e C.G. non prende provvedimenti con un avvicendamento in panchina, altro che Buttaro a terzino destro che con Mateju non giocherà quasi mai…l’unico effetto sarà visibile allo stadio e saranno contenti quelli che dicono meglio pochi ma buoni…ma buoni di che??… C.G. non credo proprio che sarà contento di rivedere lo stadio che si svuota….Quindi in liguria dobbiamo entrare in campo con gli occhi della tigre, e giocare come se fosse una finale…purtroppo con corini direttore d’orchestra è sempre un gran punto di domanda…lo faremo???…

  4. Da anni cerchiamo di sistemare i ruoli di terzino dx e sx . Non ci siamo ancora riusciti. Se a sx Lund e Aurelio danno buoni segnali a dx siamo sempre , da tempo, precari e deficitari.

  5. In particolare . Mateju rappresenta la mediocrità più totale . Regolare e modesto con nessuna propensione alla spinta. Più o meno uguale Buttaro , ancora acerbo e con purtroppo una salute precaria che non gli permette di migliorarsi e maturare. Graves infine . Forse, forse, diventerà un buon centrale . Ma ha bisogno di tempo.

  6. Graves sta soltanto perdendo tempo. E’ palesemente un centrale ed anche molto bravo. E’ una forzatura metterlo a terzino. non è il suo ruolo.

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