Palermo, Miccoli si ritira: l’ex capitano rosanero a 36 anni lascia il calcio tra luci e ombre
Nel giorno in cui uno lascia il calcio si guarda indietro e vede cosa ha fatto. Forse oggi lo starà facendo anche l’ex capitano del Palermo Fabrizio Miccoli, il quale a 36 anni ha deciso di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo, dopo la sua esperienza a Malta con la maglia del Birkirkara. Palermo, però, è e resterà sempre la sua più grande (e bella) avventura calcistica nella sua carriera, iniziata ad appena 8 anni con la maglia del San Donato, paese dove nacque nel 1979, passando per la Juventus, Fiorentina, Benfica e Milan, uno dei più grandi rimpianti del “Romario del Salento”, che a 12 anni ebbe l’opportunità di vestire la maglia dei rossoneri ma tornò nella sua terra d’origine, il Salento, perché nostalgico di casa.
Palermo, dicevamo, è stata la più bella esperienza di Miccoli nella sua carriera: rientrato nell’estate del 2007 alla Juventus dal prestito al Benfica, i rosanero sferrarono l’attacco decisivo per portare Miccoli in Sicilia. Affare definito per una cifra attorno ai 4,3 milioni di euro e contratto triennale per il giocatore. La storia, poi, la conosciamo tutti: 7 anni meravigliosi con la maglia rosanero, acclamato e osannato dal pubblico del Barbera, 179 presenze e 81 gol messi a segno, migliore marcatore di tutti i tempi del Palermo, spodestando “Il Vichingo” Carlo Radice.
La più grande macchia dei suo anni in Sicilia, però, resteranno quelle frasi verso un simbolo di questa terra: Giovanni Falcone. Quelle parole intercettate dalla magistratura in un suo colloquio telefonico con il figlio del boss Salvatore Lauricella pesano come un macigno nella sua carriera, e nonostante le lacrime e la lettera di scuse idealmente indirizzata al magistrato ucciso nella strage di Capaci, in molti non sono riusciti a perdonarlo.
Se da un lato il Miccoli uomo si è macchiato di questo fatto, il Miccoli calciatore resterà per sempre nella storia del Palermo: i suoi gol e le sue magie (vedi il gol da centrocampo contro il Chievo dell’attuale capitano rosanero, Stefano Sorrentino) hanno fatto sognare tutti i tifosi, e nei loro cuori resterà sempre spazio per lui.