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Palermo, Mirri: “Di Piazza? Potremmo andare avanti insieme fino alla B”

Dario Mirri un anno dopo. Il presidente del Palermo, intervistato da Paolo Vannini per il Corriere dello Sport, fa il resoconto della sua avventura in rosanero a 365 giorni dall’assegnazione del club a Hera Hora.

Dopo un anno l’emozione si è rafforzata – afferma – . La società sta crescendo meglio di quanto immaginassi. Vivo questo ruolo come una missione, voglio avviare un percorso non solo sportivo in cui le parole chiave sono reputazione ed eredità”.

Un anno dopo, però, Mirri deve anche fare i conti con le frizioni nate col socio di minoranza, Tony Di Piazza: “Forse quanto successo era inevitabile, potrebbe essere utile se ci si chiarisce. Ma a me pare che la discussione sia per motivi futili. C’era una programmazione, gli obiettivi sono stati raggiunti, non ci poteva essere contestazione, men che meno dell’operato di Sagramola“.


“Di Piazza ha deciso di cedere – continua – le mie quote non sono in vendita e io sono pronto a rilevare le sue. La strada è tracciata, il resto sono schermaglie commerciali che fanno parte dei ruoli. Niente cifre, c’è una trattativa in corso, ma vista l’importanza del Palermo, non acceleriamo i tempi. Potremmo anche andare avanti insieme fino alla Serie B. Il prossimo step è fra un anno, quando dovremo mettere il resto del capitale concordato. Non ho dubbi che Di Piazza faccia la sua parte”.

Mirri dichiara anche che a Paparesta è stato offerto un nuovo ruolo all’interno del club, dopo la scadenza del contratto, e che il progetto potrebbe non fermarsi dopo i tre anni: “In B ci sono diritti televisivi diversi. Se vinciamo entro due anni e Rinaldo trova soluzioni ulteriori, chissà…“.

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