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Palermo e Moreo, “la dura legge del gol”. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Siamo così irrimediabilmente deteriorati da migliaia e migliaia di ore trascorse guardando calcio, parlando di calcio, fottendoci il fegato ed il cervello e legati ad un calcio che ormai non esiste più, che quando si gioca di mercoledì per noi è sempre di coppa e quindi ci sediamo sul divano chiedendoci se il gol in trasferta vale doppio e se ci basta il pari con gol per passare il turno. Ma appena inquadrano Bepi Pillon, che a noi ricorda il padrone ubriaco di una osteria veneta, ci rendiamo conto che siamo ancora in serie B, che il Lecce ha battuto il Cosenza e ha allungato ancora, che non possiamo perdere e giochiamo con una formazione così d’emergenza che Stellone ha tirato a sorte pure i ruoli tanto non poteva scegliere manco quelli. 

Giocano sciancati, picciriddi, esordienti e pure mezzi giocatori ma non ci sono alternative e dobbiamo comunque fare una grande partita per non perdere terreno. Insomma la serata ci sembra già difficile e neanche facciamo in tempo a sederci che Fiordilino si fa superare in velocità come se corresse contro Bolt e Del Grosso si ritrova solo a battere di piatto a rete, trovando pure un angolo impossibile. Siamo praticamente disperati e ci fiondiamo sul mobile bar per capire come dobbiamo superare la serata. Dopo i primi sorsi di un fantastico Oban 14 Games of thrones edition, nero come i corvi della barriera e come il nostro umore, cominciamo a dirci che in fondo ormai un gol a partita lo prendiamo sempre e tanto vale levarsi il pensiero subito.

Il Palermo reagisce subito e il portiere del Pescara ci fa capire subito che è in grande serata e ci farà uscire pazzi. Fortunatamente a batterlo ci pensa un grandissimo Moreo che, dopo un mezzo arrembaggio del Palermo, stoppa e si gira con un destro al fulmicotone, come si diceva una volta. Pareggio immediato e grandissima prova di forza dei rosanero. I rosa continuano a pressare e Fiorillo a parare e sembra esserci una sola squadra in campo: la nostra. Quando l’ansia comincia a salire, perché siamo abbastanza vecchi da sapere che quando si domina si deve segnare perché la palla è volubile e non bisogna darle alibi, arriva il gran gol di testa di Pirrello all’ennesimo corner dei rosanero. Un grande Palermo e un vantaggio meritato. 


PILLON: “CREDEVAMO NELLA VITTORIA”

Si va al riposo con il Palermo che continua a martellare e Fiorillo in veste di Padre Pio che dispensa miracoli. Siamo stanchissimi perché la partita è bellissima e non siamo più abituati a questi ritmi e soprattutto siamo terrorizzati perché invece di stare sul 5 – 1 come sarebbe giusto per quello che si è visto in campo siamo avanti solo di un gol. Nel secondo tempo il Palermo rallenta e fa la partita il Pescara, così il risultato ci sembra sempre maledettamente in bilico e l’ansia ci divora perché il tempo sembra più lento dello streaming di Dazn. 

La paura purtroppo si rivela giustificata perché con un tiro da una distanza siderale, e pure mezzo sporcato da un giocatore rosa, il Pescara trova un gol tanto di culo quanto immeritato. A dieci minuti dalla fine Moreo si divora un gol dopo uno svarione degli avversari e ci getta nello sconforto più totale. Poi tocca alla legge del “gol sbagliato, gol subito” e così arriva il terzo gol del Pescara dopo un primo miracolo di Pomini. Finisce come non ci aspettavamo e forse come non ci meritavamo neanche. Ma troppi errori e disattenzioni in fase difensiva ci hanno fatto perdere una grande opportunità. La strada per la serie A diventa tutta in salita, speriamo di avere ancora la testa e le gambe di un gregario in fuga. Noi sicuramente abbiamo un pezzo di fegato e di cuore in meno. Forza Palermo!

PESCARA – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS

Pomini 6: Incolpevole su tutti e tre i gol, risponde presente quando è chiamato ad intervenire e può fare qualcosa. Purtroppo non serve a nulla. Sfigato.

Rispoli 5,5: Corre più del solito ed azzecca anche iniziativa offensiva. E’ anche sfortunato in una conclusione che, come mille altre dei rosa, avrebbe meritato maggiore fortuna ma in fase difensiva copre poco e male. Incompleto.

Pirrello 6,5: Una ottima prestazione, condita da un gran gol per cui sarebbe stato giusto ben altro epilogo. Mezzo voto in meno per il momento di pazzia con cui rischia l’espulsione, dando una testata senza motivo ad un avversario e riportando pure le conseguenze peggiori, dovendo così giocare il resto della gara con un turbante. Indiano.

Szyminski 6: Non fa rimpiangere i centrali titolari, però se alla fine becchi tre gol non puoi certo essere esente da colpe. Responsabilità oggettiva.

Mazzotta 7: Un rientro davvero da incorniciare, soprattutto se fosse arrivato un risultato positivo. Si vede che giocare gli è mancato tanto e non sbaglia nulla, né in copertura né in fase offensiva. Esce quando non ce la fa più. Stremato.

(dal 34′ s.t. Aleesami) s.v.

Fiordilino 5: Mette lo zampino in negativo sui primi due gol del Pescara e ci sembra che corra a vuoto e senza capirci granchè. Saremo prevenuti, come sostiene il nostro amico Guido, ma per noi non è all’altezza. Vexata Quaestio.

(dal 25′ s.t.  Murawski) 5: Entra ed alla fine perdiamo la partita. Soprattutto ‘sti continuii falli che fa su ogni intervento ci fanno imbestialire. Rissoso.

Jajalo 6,5: Come abbiamo ripetuto più volte, se affiancato da almeno altri due compagni sulla linea mediana può cercare di dare profondità all’azione rosa ed anche proporsi in fase conclusiva. Certo, alla fine abbiamo perso e tutto sto nostro ragionamento non vale una cippa. Centromediano metodista.

Haas 6: Finalmente una partita da combattente, soprattutto nelle azioni in copertura, con una presenza costante nel vivo della manovra. In fase offensiva ci aspettiamo di più. Piano piano.

Trajkovski 5,5: Nel primo tempo sembra in grande giornata ed è anche sfortunato su qualche bella conclusione. Nella ripresa si eclissa. Falco a metà.

Moreo 4,5: È nettamente il migliore in campo. Un gran gol, una miriade di palloni giocati, una costante minaccia su tutto il fronte di attacco ed anche recuperi prodigiosi in copertura. Ma siccome siamo tifosi, e non cronisti, giornalisti o professionisti, per noi un gol come quello che ci avrebbe certamente regalato la vittoria non si può sbagliare mai. Mai. Mai. O quantomeno devi centrare lo specchio della porta. Il voto riflette il nostro stato d’animo. Passionali (noi).

Puscas 5,5: Anche lui gioca una ottima partita però se preferisci tirare almeno in un paio di clamorose occasioni in cui hai un compagno libero a fianco e non segni, allora ci fai incazzare e noi non possiamo accettarlo. Incazzati (noi).

Stellone 5,5: Una partita come questa è la ragione per cui noi non avremmo mai potuto allenare, pena denunce, cause, infarti, ricoveri, lesioni, daspo e oltre. Compassionevole.

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6 thoughts on “Palermo e Moreo, “la dura legge del gol”. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. D’accordissimo su moreo, errore imperdonabile. D’accordissimo su fiordilino, giocatore inutile e dannoso ieri (ma anche in altre partite). Non sono invece d’accordo su pirrello (da un suo errore è nato il terzo gol) e soprattutto su mazzotta (in tandem con fiordilino e rispoli ha responsabilità nel primo gol e poi non si capisce cosa abbia fatto di buono nel resto della gara)

  2. Pomini 6, Rispoli 5, Pirrello 5,5, Szyminski ,5, Mazzotta 5 (dal 34′ s.t. Aleesami 6), Fiordilino 3 (25′ s.t. Murawski 5), Jajalo 7, Haas 6,5 (dal 43′ s.t. Lo Faso 5), Trajkovski 7, Moreo 5,5, Puscas 6,5

  3. Continuo a sostenere che le vostre pagelle saranno pure ironiche ma a me sembrano più serie e in linea con la realtà rispetto a quelle “serie” di Monastra. Ed a tal proposito dite al vostro amico Guido che non siete prevenuti, ma vedete quello che vedono tutti (o quasi) tranne lui, cioè che Fiordilino è un giocatore inadeguato alla serie B a qualsiasi livello

  4. Per me sul secondo gol il colpevole è Szyminski… la regola n. 1 di un difensore è quella di buttare la palla sempre verso l’esterno. ABC del calcio

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