Palermo, niente drammi: ma l’organico va ancora completato
Sono davvero contento di riprendere il mio appuntamento settimanale con Stadionews 24 e ringrazio di cuore il caro direttore Guido Monastra per avere rinnovato l’ospitalità al Vulcanico rosanero anche in Serie C.
Mi sarebbe piaciuto moltissimo ricominciare dopo quasi sette mesi e dopo il brusco stop Covid alla Serie D in modo gioioso, raccontando di un entusiasmante debutto del Palermo di Roberto Boscaglia nella categoria superiore e brindando a un futuro calcistico radioso per la mia squadra del cuore. Sarebbe stato bellissimo e assai gratificante dopo il lungo silenzio e la ripresa con un calcio che, per ragioni e cautele peraltro più che valide, ha ben poco a che fare con quello che abbiamo conosciuto e amato fin da piccoli.
Un calcio strano, per molti versi surreale: che “deve” andare avanti – e non è detto che sia la cosa giusta – perché gli interessi economici in ballo sono troppo forti, ma che non può ritrovare quella componente fondamentale che si chiama pubblico.
E invece la prima non è stata buona, direi che è stata bruttina, anzi nel secondo tempo proprio brutta. Secca la sconfitta a Teramo (2-0), dopo un dignitoso comportamento del Palermo nei primi quarantacinque minuti, con una squadra evidentemente ancora a corto di preparazione, incompleta, leggerina e incapace di reagire in maniera adeguata all’affondo con gol di Simone Santoro, ex rosanero, messinese e palermitano d’adozione. Beffa da manuale, nel pieno rispetto della tradizione dell’ex guastafeste.
Non mi sento, l’esperienza del vecchio cronista del pallone me lo suggerisce, di affrettare giudizi sul Palermo che ha iniziato l’avventura in Serie C: le valutazioni sono da rinviare a quando l’organico sarà completato, se lo sarà come speriamo. La partita di Teramo, a mio avviso, oltre alle considerazioni generali di cui sopra, credo che abbia detto qualche altra cosa: per diventare competitiva la formazione rosanero ha bisogno non solo di aumentare il suo peso in avanti e in fase realizzativa, ma forse anche di irrobustire la difesa, apparsa barcollante e frastornata sia in occasione del gol di Santoro, che in quella successiva del raddoppio dell’appena entrato Di Francesco.
Altre cose le guarderò e le dirò dopo avere visto la prima partita casalinga contro il Potenza, secondo banco di prova importante per capire di che pasta è fatto davvero il Palermo 2020-21: sarà trascorsa un’altra settimana, la preparazione atletica sarà certamente migliorata, qualche nuovo innesto in formazione dovrebbe esserci. Niente drammi, insomma, sarebbe ridicolo, ma grande attenzione e impegno per fare bene le cose e non abbiamo dubbi che la società rosanero ce la metterà tutta.
Confidiamo nell’ottimo Roberto Boscaglia, persona capace e seria, che avrà parecchio da lavorare. Chiacchiere di incoraggiamento e proclami a parte, la sconfitta assolutamente salutare di Teramo ha detto un’altra cosa ben precisa: il Palermo è una squadra neopromossa in un campionato tradizionalmente difficilissimo e in un girone pieno di avversarie importanti e legittimamente ambiziose, di trappole disseminate ovunque.
Non sono tra quelli che chiedono l’immediata promozione in Serie B, anche se ne sarei felicissimo; ma so molto bene che la C è come una palude nella quale, se non si riesce a districarsi subito e a spiccare il volo verso la categoria superiore, si rischia di rimanere impanati molto a lungo. Com’è accaduto al Catania e ad altre squadre importanti. Alla prossima, auguriamoci migliore della prima.
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In C se vuoi avere certezze per il salto di categoria,devi costruire un certo tipo di squadra,gente di categoria,e quattro cinque elementi di categoria superiore,che facciano la differenza.Puoi salire solo se hai un maggiore tasso tecnico.Il Palermo ha costruito una squadra normale,non credo potra’ essere protagonista,Ricordate il Palermo dell’ultima promozione in B?uno squadrone.
Non è un problema di completamento dell organico. Questo è un organico che può garantire solo un mantenimento della categoria, la qualità è questa e per di più imbottita di ragazzini al primo campionato prifessioniatico. La storia dice che qualsiasi società abbia puntato sui giovani l ha pagata a caro prezzo.
Beh, la sua disamina può essere corretta ma è giusto dire anche che a Teramo c’erano pochi ragazzi in campo (Silipo e Lucca negli ultimi minuti, Peretti solo per i tanti infortuni in quel ruolo) e che le defaillance sono arrivate dai giocatori più esperti. Condivido la sua preoccupazione ma è giusto aspettare ancora due tre settimane per avere un quadro più chiaro.
abbiamo tre partite in 10 giorni, cosa può fare un allenatore partendo da una squadra la cui preparazione in termini di minuti sulle gambe è quella che abbiamo visto a Teramo?
Quelli che decidono di iniziare il campionato senza aver fatto una partita amichevole dicasi UNA,
Viva Ollando. viva Mirri, viva Sagramola
Direttore una domanda: ad oggi il Palermo tra svincolati e prestiti quanti euro ha speso ?
molto pochi…. (gm)
Hanno allargato la lista a 24, abbiamo 21 giocatori in rosa quindi per completare la lista ne servono altri tre, se mpre se li vogliono comprare.