Palermo, non è più “metodo City”: si va verso il terzo allenatore in pochi mesi

Il Palermo chiude la stagione con il “rompete le righe” di Torretta e per la proprietà dalle parole si passa ai fatti: in attesa dell’1 luglio, giorno in cui la stagione 2024/25 inizierà ufficialmente, i vertici del club rosanero si ritrovano a dovere costruire le basi di una squadra che avrà l’obbligo di lottare per la promozione diretta ma che finisce questo campionato con pochissime certezze. Il problema nasce a monte: invece che essere il terzo anno di costruzione e investimenti verso il raggiungimento della massima categoria, il prossimo rischia di essere un nuovo “anno zero”.

Verso un nuovo allenatore

Il Palermo 24/25 infatti nascerà da capo, con un nuovo allenatore e un nuovo direttore sportivo dato che l’avvicendamento di Mignani e il “non” rinnovo di Rinaudo sembrano molto probabili. Una differenza fondamentale rispetto allo scorso anno, iniziato con premesse solide, in continuità con un percorso nato con l’arrivo di City Group. Il tandem Corini-Rinaudo, reduce da un nono posto, era stato confermato nonostante i malumori della piazza che lamentava l’assenza di gioco e che era rimasta delusa per il mancato raggiungimento dei playoff all’ultima di campionato.

Al duo venivano date tante attenuanti, visto che il loro mandato era cominciato in ritardo (la stagione era iniziata con Baldini e Castagnini) e che la squadra era stata via via rivoluzionata, lasciando poche tracce del Palermo che aveva conquistato la serie B con uno straordinario finale di stagione.

Adesso invece il metodo City sembra andare in soffitta. Si va verso il terzo allenatore in pochi mesi: dopo Corini e Mignani sarà il turno di un nuovo tecnico con una robusta modifica dell’organico. In pole c’è Paolo Zanetti, ma alla panchina rosanero sono stati accostati anche Alessio Dionisi e Filippo Inzaghi. Ma prima dell’allenatore, con ogni probabilità, verrà scelto il direttore sportivo.

Non solo tecnico e ds

Il City Group, finora, è stato abbastanza presente sul mercato, sia d’estate che a gennaio, ma finora ha operato seguendo una direzione ben precisa: Corini allenatore e il modulo 4-3-3. Già con Mignani si è assistito a una serie di novità che hanno ampiamente modificato l’identità della squadra. Con la conseguenza che adesso c’è qualche dubbio in più su chi confermare e chi lasciare andare via. Si preannunciano tante novità.


9 thoughts on “Palermo, non è più “metodo City”: si va verso il terzo allenatore in pochi mesi

  1. io non vedo tutta questa pianificazione… Si mette in condizione di andar via il duo Castagnini-Baldini, si aspetta ingiustificatamente e si partorisce un COrini, lo si tiene nonostante il non buon esito, si manda via in vigilia di play off, si prende Mignani che fa anche peggio…
    Si contattano allenatori in assenza di Ds… se non è improvvisazione o esser vittima di eventi questa…

  2. io tutto questo accanimento verso Mignani non l’ho mai capito. ripetiamo tutti insieme: NON E’ STATA COLPA SUA. avrebbe dovuto fare un miracolo è non ci è riuscito. in poche parole corini ha fatto il disastro e lui ne ha pagato le conseguenze (a livello di gradimento). io lo reputo un buon allenatore, se vado a vedere i risultati ottenuti mi sembra addirittura meglio di altri nomi che si sono fatti. tipo Grosso per cui tutti impazziscono ma che oltre alla promozione a Frosinone praticamente ha ottenuto solo esoneri. idem Paolo Zanetti. probabilmente Dionisi è il miglior profilo fra quelli finora nominati. sono solo voci ma questo per dire che non è che in giro ci siano sti grandi nomi. Insomma Mignani secondo me meriterebbe una chance.

  3. Nessuno della Società ha detto che si vuole costruire una squadra per andare in Serie A in maniera diretta.
    In più bisognerebbe prima prendere un Direttore Sportivo che tale sia realmente e non commissariato dall’onconpetente Bigon che ovunque è stato (Bologna, Napoli) ha sempre fatto male. Lo stesso nome dell’allenatore che vorrebbero prendere sarebbe una pura e semplice scommessa e quindi non mi pare possa dirsi che il City Group stia pianificando la Serie A. Assolutamente no! É triste ma è così.

  4. ‘Questi [City Group] non sono venuti a Palermo per buttare i soldi dalla finestra’ (Ipse dixit). Intanto e pertanto non escluderei la conferma di Mignani, che ha praticamente un anno già bello che pagato. Un allenatore che comunque nessuno ha osato mettere in dubbio, dopo la vittoria contro la Sampdoria (‘Un Palermo splendido’). Così come non escludo la conferma dei contratti a lungo, come Insigne. E come lo stesso Brunori, per il quale ho letto l’interesse di squadre come il Genoa, l’Empoli, il Lecce. Destinazioni per niente allettanti, direi, considerando pure che la Serie A si appresta ad accogliere Società ricche o ricchissime, come Parma, Como, Cremonese o Venezia. Quest’ultima forse non ricca, ma con una squadra già pronta per un campionato nella massima serie, senza tante sofferenze.

  5. MIGNANI, pagelle&giudizi, sul web rosanero, dopo Palermo=Sampdoria 2 a 0. ————-“Confeziona la partita perfetta sin dalla formazione che mette in campo, cautamente offensiva e veemente sin dalle prime battute. Anche nella gestione della gara non sbaglia praticamente nulla. Stratega.”
    “La migliore prestazione della stagione del Palermo. È stata una gara letteralmente dominata dalla squadra rosanero che con un pizzico di precisione e cinismo in più poteva chiudere con un risultato ben più largo.” 
     “il suo Palermo è perfetto, sia nella gestione mentale che tecnica della partita. La squadra non va mai in affanno e soprattutto è in totale controllo del ritmo del match. Attacca sin dai primi istanti e fa subito capire alla Sampdoria quanto sarà dura giocare al Barbera. La difesa non traballa.”

  6. A si perché il City ha un metodo? E se lo avesse ha funzionato nel Palermo? Direi proprio di no. Risultati di due anni City: 1º anno 9º posto e 2º anno 6º posto; nessuna promozione e grande distanza e superiorità dei nostri avversari come Venezia, Como, Cremonese per non parlare del Parma e della neopromossa Catanzaro con un calcio formidabile. Inoltre, cosa molto importante, tutte queste squadre non hanno e non dispongono di ingenti capitali come il City Group.

  7. Il problema è semplice. Fino a quando si continua a prendere allenatori di medio/basso livello con contratti biennali il rischio è di rimanere tanti anni in B. Serve un allenatore top per la categoria, un progetto lungo e vincente. Faccio un esempio, prendi Juric e gli fai 3/4 anni di contratto.

    1. Baldini, Grosso, Longo, Gattuso, tutti allenatori che hanno rifiutato il Palermo CFG. In appena DUE anni. Ed ecco perché poi è arrivato Mignani.

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