Palermo, non sbagliare: al Barbera arriva un Monterosi ancora vivo
Palermo, occhio a non sottovalutare il Monterosi: non ha blasone e non ha un grande rendimento in trasferta ma è una squadra viva che non trema di fronte alle grandi. E il pareggio nella gara di andata dovrebbe fare riflettere. Se la squadra rosanero vuole davvero dare un cambio di marcia alla sua stagione, confortato dal buon pareggio di Catanzaro, ci vorrà una gara di concentrazione e di qualità.
Con otto punti conquistati nelle ultime 4 gare, il Monterosi tiene il passo in direzione salvezza. La matricola si trova attualmente in 14esima posizione con 24 punti, a due lunghezze dai playout e a 5 dai playoff. E a Palermo non avrà nulla da perdere.
Il tormentato ritorno del campionato ha visto gli uomini di Menichini vincere in rimonta per 3 a 1 sul Potenza, un risultato che ha restituito fiducia a tutto l’ambiente. Il presidente Capponi ha dichiarato via social che se potesse clonerebbe i tifosi, “perché con 15 mila si va in Serie A”.
L’impatto del fattore “Rocchi” è evidente. I punti conquistati in casa sono 15, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi. Meno bene in trasferta, dove i laziali hanno vinto una sola volta – contro il Messina all’8a giornata – e conquistato 9 punti totali. Il film del Monterosi racconta di una squadra di provincia, approdata tra i professionisti, carica di entusiasmo e con l’aria di chi non ha nulla da perdere. Nel corso di questo primo tempo del film, però, l’entusiasmo è degenerato in un’ubriacatura generale e le quattro sconfitte consecutive contro Picerno, Catania, Monopoli e Turris hanno costretto il presidente a fare la voce grossa. Capponi non ha infatti alcuna intenzione di rinunciare a sognare, ha così staccato la spina alla gestione D’Antoni – autore della storica promozione – e affidato la squadra a Menichini.
L’ex allenatore della Salernitana – con la quale ha centrato la promozione in B del 2015 – è stato in grado di sollevare il morale del gruppo e ridare fiato alla classifica. Gli ultimi impegni sotto la guida di D’Antoni erano stati viziati da un approccio superficiale e da diversi errori individuali. Nelle 5 partite precedenti l’ingaggio di Menichini la difesa aveva subito 11 gol, contro i 6 subiti nelle ultime 5 della nuova gestione. Il tecnico ha esordito pareggiando in trasferta con la Juve Stabia, è riuscito a tendere al Catanzaro la stessa trappola in cui è caduto il Palermo all’andata, rimediando così un altro preziosissimo punto. Al Rocchi ha inoltre vinto anche contro la Fidelis Andria. Tirando le somme, il suo bilancio è di 11 punti in 8 gare.
Ma non sarà facile mantenere questo trend. Il mercato è stato assai più movimentato in uscita che in entrata. Tre cessioni di rilievo costringeranno il tecnico a riadattare il suo progetto. In attacco non potrà più disporre di Polidori, tornato a vestire la maglia della Viterbese. Per lui 1.506 minuti giocati e due reti messe a segno nel corso di questa stagione. A centrocampo peseranno le assenze di Di Paolantonio, rientrato al Foggia, e del capitano Davide Buono, prossimo a congedarsi con i tifosi dopo due anni e mezzo con i biancorossi. A conti fatti, Menichini trasformerà il suo 4-3-2-1 in un 4-3-3 o più probabilmente in 4-4-2.
Quanto al mercato in entrata – mentre prende piede l’indiscrezione sull’interessamento per l’ex Palermo Bolzoni – la società ha ufficializzato l’inserimento di tre giovani attaccanti arrivati con la formula del prestito. Si tratta di Errico (1999), Milani (2002) e Artistico (2002). Quest’ultimo potrebbe già essere schierato titolare a fianco Buglio. I nuovi inserimenti sono stati pensati sia per controbilanciare le partenze che per alzare l’asticella del reparto offensivo. I gol realizzati sono infatti 22, di cui solo 9 in trasferta. Il reparto più in difficoltà resta però la difesa: 30 i gol subiti, di cui 16 in trasferta e una media di 1,43 a partita.
Il successo sul Potenza dimostra che il Monterosi ha la giusta mentalità per la salvezza ma le difficoltà restano. Oltre le cessioni e l’indebolimento dei reparti, la lista degli infortunati è ancora lunga. Resta un avversario da prendere con le pinze, ma i 3 punti messi in palio al Barbera sono alla portata di Baldini e dei suoi uomini.
Photo credit: Facebook Monterosi Tuscia FC
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L’unico errore da non commettere è affrontare l’avversario con superficialità. Occorre concentrazione e praticità. Questa è una di quelle partite da vincere a qualsiasi costo.
Presentazione che in altri tempi ci avrebbe fatto sorridere. Il Monterosa con 6 assenze e rosa disintegrata nel mercato invece diventa uno squadrone da temere . Ha ragione il giornalista a preoccuparsi: siamo diventati piccoli piccoli.