Gazzetta - Tedino e Palermo urlano: "Trajkovski, facci un gol". Miccoli condannato

“Riecco Trajkovski. Contro il Novara toccherà di nuovo a lui, l’eroe dei macedoni, come è stato definito in patria dopo il gol rifilato a Buffon”, esordisce così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Il numero 7 del Palermo partirà nuovamente da titolare dopo la splendida e fruttuosa parentesi in Nazionale e la panchina iniziale nel match di Frosinone.

“Dopo una settimana di lavoro proficua in cui Trajkovski sembra aver recuperato la miglior condizione, Tedino è orientato a riproporlo dal primo minuto”, sottolinea il quotidiano. Inizio sprint, poi il calo: per Trajkovski l’opportunità di rifarsi e riprovare a trascinare il Palermo, forte della fiducia di Tedino. “Trajkovski non sarà l’unico nazionale che ritroverà una maglia da titolare. Anche Jajalo e Chochev dovrebbero far parte dell’undici iniziale”, con i polacchi che probabilmente ritorneranno in panchina visto il periodo di elevato utilizzo.

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Sul fronte degli ex, giornata da dimenticare quella di ieri per Fabrizio Miccoli. L’ex capitano rosanero è stato condannato in primo grado a 3 anni e sei mesi di reclusione per estersione: fatali i contatti con il boss Lauricella. “Secondo l’accusa, Miccoli avrebbe spinto Mauro Lauricella, figlio del boss del quartiere Kalsa Antonino, detto u Scintilluni, a utilizzare metodi coercitivi nei confronti dell’imprenditore Andrea Graffagnini per chiedere una somma di denaro di 20 mila euro di cui un ex fisioterapista del Palermo, Giorgio Gasparini, diceva di essere creditore, in merito alla gestione di una discoteca diIsola delle Femmine”.

“Siamo sconcertati”, le reazioni dopo la sentenza dei legali dell’ex numero 1o rosanero. “Una sentenza che lascia basiti. Ci troviamo dinnanzi a un’estorsione nella quale il mandante viene condannato e l’esecutore assolto. La frase nei confronti di Falcone ha avuto la sua eco mediatica. Ha cessato la sua attività calcistica per quella frase. Siamo fiduciosi che esistano giudici giusti anche Palermo. Confidiamo nell’assoluzione in appello”, afferma Giovanni Castronovo, che assiste Fabrizio Miccoli insieme all’avvocato Orsini.

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