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Palermo, occhio alla Reggiana: la squadra di Nesta è a caccia di riscatto

Non sarà una partita semplice per il Palermo. Al “Renzo Barbera” arriva la Reggiana di Alessandro Nesta, attuale 13esima classificata della cadetteria e reduce dalla pesante sconfitta interna contro il Cosenza (0 – 4). I granata non stanno vivendo un momento facile: vengono da tre k.o. di fila e sono stati anche contestati dai tifosi dopo l’ultima partita.

Il tonfo di venerdì scorso ha tolto parecchia fiducia ai giocatori della Reggiana, già provenienti da due sconfitte contro Lecco e Cittadella (due delle peggiori squadre per rendimento nel girone di ritorno). Nonostante ciò, la Reggiana può ancora vantare quattro punti di vantaggio ulla zona playout, grazie a un ottimo inizio di 2024 caratterizzato da una sola sconfitta fino ad inizio aprile. A un certo punto della stagione, però, l’obiettivo sembravano i playoff, per questo la tifoseria si è risentita del calo della squadra: ora anche la salvezza è a rischio.

Il tecnico Nesta dovrebbe confermare il 3-4-2-1 (QUI le probabili formazioni) con l’unica punta, Cedric Gondo, pronta a fare centro nello stadio che lo ha vide protagonista di una tripletta con la maglia dell’Ascoli. Melegoni e Portanova agiranno sulla trequarti, mentre ha recuperato in extremis ed è stato convocato l’ex rosanero Luca Vido.


Per il Palermo sarà un’ottima occasione per trovare il primo successo alla guida di Mignani e, soprattutto, per dare ai propri tifosi una gioia che manca al “Barbera” da più di due mesi. Il precedente del girone d’andata (1 – 3 per i rosanero) potrebbe essere di buon auspicio, ma occhio ad abbassare la guardia di fronte ad una squadra insidiosa e a caccia di punti salvezza.

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3 thoughts on “Palermo, occhio alla Reggiana: la squadra di Nesta è a caccia di riscatto

  1. Leggo con piacere un’articolo che non si limita ottusamente a dire che il Palermo deve vincere . Finalmente. Può farlo ma troverà sulla sua strada una Reggiana in crisi e a soli 4 punti dai playout. Quindi super motivata. Noi lo siamo altrettanto? Non credo proprio visti gli ultimi mesi . Siamo sesti da tempi e , probabilmente, li resteremo .

  2. Tutte le altre motivazioni che leggo da un po’ di mesi sono sempre state , nel calcio italiano, solo fumo e chiacchiere da bar. A mio avviso molti giocatori sono ormai in vacanza da tempo , demotivati da un campionato mediocre con un allenatore mediocre e una proprietà serena, senza pressioni particolari . in attesa del fine stagione e dello spareggio che , comunque, mi sembra interessi poco tutto l’ambiente . Peccato, secondo me si poteva fare molto di più. Resta positiva, anzi super positiva la grande partecipazione del pubblico . Da qui si deve ripartire.

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