Il Palermo “occupa” il primo posto in classifica. E altri 94 posti…
È tornato a essere bello, anzi bellissimo, lo stadio dedicato al presidente Renzo Barbera. Con un buon profumo di calcio dignitoso, di vittoria importante, di grande umanità con i “posti occupati” simbolicamente dedicati alle donne ammazzate da uomini ignobili.
Comincio da qui, dal gesto molto elegante e dall’iniziativa decisamente importante presa dalla società SSD Palermo alla vigilia della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Comincio da qui perché mi piace moltissimo l’idea che uno stadio non sia soltanto luogo di aggregazione di persone che vogliono vedere una partita di calcio e tifare per la propria squadra del cuore, ma anche punto di riferimento per la comunità sulle cose che contano per la società e la vita di ogni giorno, come certamente lo è l’impegno di tutti contro l’orrore quotidiano dei femminicidi e della violenza sulle donne.
Riporto integralmente, lo trovo significativo e molto ben fatto, il testo della nota della società rosanero che ha spiegato l’iniziativa: “94. Sono le vittime di femminicidio finora nel 2019 solo in Italia. A loro, con Posto Occupato abbiamo dedicato altrettanti posti allo stadio, perché domani ognuna di quelle donne avrebbe potuto essere lì, con noi. E poi un posto speciale, rosa come il Palermo, nella tribuna autorità, per sempre. E’ il nostro piccolo contributo alla lotta contro la violenza di genere per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne. Un’emergenza che ci riguarda tutti”. Proprio bello, complimenti alla società.
E adesso parliamo un po’ di calcio, mi va di farlo dopo le perplessità manifestate dal Vulcanico rosanero nel precedente articolo. Mi va perché questa volta sul Palermo e sul contesto che lo ha circondato nella vittoriosa partita con l’ACR Messina si può scrivere soltanto in modo positivo, è difficile trovare qualcosa che non sia andato per il verso giusto. E quando le cose vanno bene, per chi ama davvero la nostra squadra è un piacere poterlo dire o scrivere.
Era una sfida divenuta improvvisamente delicata per Pergolizzi e i suoi ragazzi, dopo gli ultimi risultati negativi e soprattutto dopo alcuni segnali di involuzione. L’avversario, tra l’altro, non era dei più facili e una ulteriore battuta d’arresto avrebbe innescato certamente nuove polemiche e creato un clima pesante.
L’SSD Palermo ha risposto sul campo nel migliore dei modi, tornando ad essere l’SSD Palermo che sta dominando a suon di vittorie il girone I del campionato di Serie D. Ha costruito gioco con continuità e ritmo intenso, ha progressivamente schiacciato l’avversario e creato diverse occasioni da gol, nonostante la punta più avanzata, vista la defezione all’ultimo minuto di Giovanni Ricciardo per un po’ d’influenza, fosse il vecchio capitano Santana, che punta avanzata proprio non è, ma ha sopperito con il mestiere e la determinazione.
Alla luce di tutto ciò, la vittoria alla fine è più che meritatamente arrivata con il bel gol di Felici e poteva senza alcun dubbio essere più rotonda nel punteggio se Kraja non avesse fatto tremare la traversa con un formidabile tiro da fuori area e se l’ottimo portiere messinese Michele Avella non avesse evitato almeno un altro paio di gol certi.
È finita “solo” 1-0 e va benissimo così, basta vincere sempre e in qualunque modo, lo abbiamo detto fin dall’inizio. La squadra di Pergolizzi, che ha fatto bene il suo lavoro, ha dato un forte segnale alle avversarie e resta in testa con otto punti di vantaggio sulla seconda, che sono tanti e oggettivamente quasi impossibili da recuperare considerando i valori tecnici in campo.
Un gol e tre punti che valgono oro colato, che insieme ai 94 posti occupati allo stadio Barbera fanno un bottino straordinario per l’ultima domenica rosanero.
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Grazie Mirri..!!
Quando le cose vanno bene, per chi ama davvero la nostra squadra è un piacere poterlo dire o scrivere. Ecco questa frase è davvero bella e dovrebbero ricordarsela in molti !!!! Forza Palermo
Per quanto mi riguarda so che il calcio non è una scienza esatta e partite come quella di Palmi possono venire fuori ma anche in quei casi nel mio cuore si leva un solo grido d’amore “Forza Palermo”