Il Palermo incontra la storia del calcio: il Nottingham è questo ed altro
Una partita contro il Nottingham Forest non può essere mai banale, neanche se si tratta di un allenamento congiunto, di un’amichevole o di una partitella organizzata in un centro sportivo, approfittando della sosta imposta dalle Nazionali. Il Palermo oggi incontra e affronta la storia del calcio (non soltanto quello inglese) e sarà un’occasione unica: i rosanero (Mirri e Corini ‘in primis’) lo sanno e ringraziano il City Group per l’opportunità concessa.
All’Etihad Campus, l’area di proprietà del Manchester City che ospita il Palermo da giorni, arriva il terzo club più antico del mondo fra i professionisti, fondato nel 1865. Soltanto il Notts County e lo Stoke City sono nati prima. Ma il nome Nottingham Forest ha fatto breccia nella storia del football soprattutto per quello che il club ha saputo vincere, grazie a un fenomeno della panchina come Brian Clough, fra il 1977 e il 1980: un campionato inglese, due Coppe di Lega, una Charity Shield, due Coppe dei Campioni e una Supercoppa UEFA. A partire, però, dalla metà degli anni ’90, la società ha dovuto fare i conti con un costante declino, rappresentato da una “altalena” di retrocessioni e promozioni, fino a sprofondare in terza categoria.
Sono stati necessari più di 20 anni al Nottingham Forest per tornare in Premier League: il 29 maggio 2022, la squadra di Steve Cooper ha vinto i playoff di Championship (come il Palermo) ed è approdata nel campionato più seguito al mondo. Un ritorno che non è passato inosservato grazie a una campagna acquisti che ha stravolto la rosa (come successo anche al Palermo) ma con un budget decisamente diverso: ben 160 milioni di euro investiti, che hanno portato a Nottingham 21 giocatori nuovi. Molti di questi oggi non ci saranno, perché impegnati con le rispettive Nazionali.
Tuttavia, la ‘rivoluzione’ non ha prodotto finora grandi risultati nell’avvio di stagione in Premier League. La neopromossa ha raccolto appena 4 punti, finendo al penultimo posto alla sosta. L’attacco non pare troppo malvagio (quasi un gol a partita di media) ma la difesa va del tutto ripensata: i 16 gol incassati nelle prime sette partite stanno a certificarlo. Cooper non intende rinunciare alla linea a tre dietro, proprio dove il Palermo vuole colpire: Corini ha studiato gli inglesi e a Manchester ha ipotizzato un attacco ‘ad hoc’, simulando la formazione avversaria con i suoi giocatori in allenamento. Il tecnico conosce bene l’importanza dell’amichevole. Questa di oggi, per lui, è come se fosse una partita di campionato.
Il Nottingham Forest in campionato non è partito per niente bene e con tutte queste assenze per le nazionali, il Palermo può vincere questa partita amichevole.
Così entriamo anche in questa storia. Ahahahah
Per assonanza, un film con Julia Roberts. Bellissima. Peccato per un finale imbarazzante, a bordo fotogramma i suoi piedi, con infradito. Terribile.