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Palermo, ore 23 “Mirri? Ancora non abbiamo chiuso niente”. Però…

Ore 23.00. Il messaggio è chiaro: “Ancora non abbiamo chiuso niente”. La fonte autorevole del Palermo, al tavolo delle trattative, smentisce che sia stato chiuso l’accordo (al terzo tentativo) con il gruppo Mirri. Ma quella parola “ancora” è molto più di un’apertura. Ancora non si è chiuso ma la notte è lunga, sembra essere questo il senso. Ammesso che ci sia un po’ di senso in questa storia. Dall’altro lato, il lato del gruppo Mirri, non c’è stato “ancora” nessun comunicato di conferma né di smentita. Anche se i segnali sono quelli di chi ritiene di poter chiudere l’affare.

Di sicuro Palermo e Mirri sono tornati a trattare e lo fanno dopo due rotture “nette” avvenute negli ultimi giorni e dopo che una cordata di imprenditori si era attivata per raggiungere nel giro di poche ore una cifra che avrebbe consentito al Palermo di limitare i danni della penalizzazione. Schizofrenia? No, soltanto frenesia, forse anche approssimazione: si battono tutti i tavoli possibili per venire a capo di una situazione che normale non è e il cui esito non è ancora scontato.

Il possibile – e a questo punto probabile – accordo con il gruppo Mirri verrebbe trovato su condizioni non distanti da quelle precedenti. Si parla sempre di una cessione quadriennale dei diritti pubblicitari dello stadio a una cifra non distante dai tre milioni di euro. Cosa è cambiato allora? Saranno cambiate, probabilmente, le “garanzie” dietro l’accordo. Se fino a qualche ora fa l’accordo con Mirri – al di là delle cifre – poteva essere pregiudizievole per una successiva cessione dell’intera società (difficile che un gruppo compri una società sportiva senza poter disporre di una delle principali fonti di ricavi) è possibile allora ipotizzare che dietro Mirri (che in quest’accordo rischia anche qualcosa) ci sia anche un possibile compratore della società?


Ormai è difficile districarsi in questo dedalo di ipotesi e trattative. Le voci dei giorni scorsi segnalavano l’interesse o quantomeno una “disponibilità ad aiutare” da parte di Enrico Preziosi ma senza conferme ufficiali. Così come la presenza a Palermo, nei giorni scorsi, di Rinaldo Sagramola potrebbe essere stata tutt’altro che casuale al di là delle secche smentite dell’interessato. Così come la presunta “benedizione” di Miccichè.

Le voci vanno e vengono. C’è chi si sbilancia. Lo abbiamo fatto anche noi, in altre occasioni. Per poi dover raccontare altre storie. I due comunicati del gruppo Mirri, (IL PRIMOIL SECONDO) per sottolineare copiosamente che il Palermo aveva rifiutato l’offerta, non ce li siamo mica inventati noi. E per cronisti attenti e scrupolosi, come ci sforziamo di essere, è davvero difficile raccontare una realtà che sembra fantascienza, una storia che modifica radicalmente di ora in ora il suo copione. Cari lettori, quante ne avete sentite in questi giorni? Fate le vostre deduzioni. Vi teniamo aggiornati, in attesa di comunicazioni ufficiali.

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3 thoughts on “Palermo, ore 23 “Mirri? Ancora non abbiamo chiuso niente”. Però…

  1. Se l’accordo è su basi di valutazioni giuste e non pregiudezioevoli per la cessione della società, ben venga, altrimenti meglio la penalizzazione poiché il bisogno primario del Palermo è quello di passare in mani sicure in grado di garantire almeno un futuro sereno.

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