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Palermo: Pari con il Bologna, nessun gol e poche emozioni

Solo un brodino, al “Barbera”, nel menu offerto dal Palermo in occasione della gara disputata con il Bologna all’ora di pranzo. Il lunch-time match dell’ottava giornata di ritorno termina a reti bianche. Un risultato figlio di una partita sostanzialmente equilibrata e priva di grossi sussulti. I rosanero, costretti a racimolare punti preziosi in chiave salvezza, muovono la classifica ma il punto di oggi non autorizza salti di gioia. Anche se ha evidenziato qualche miglioramento rispetto alla gara persa per 5-0 all’Olimpico contro la Roma, la compagine di Iachini avrebbe potuto fare qualcosa in più al cospetto di un Bologna ordinato ma certamente non arrembante in virtù di una tranquilla posizione in classifica. La pressione esercitata dalla classifica continua, invece, a frenare i rosanero. Il Palermo oggi ha dimostrato di avere ritrovato la bussola ma, in campo, non ha giocato con quella intraprendenza e quella libertà mentale necessarie per esprimersi con una certa fluidità. Difficile, in questo caso, stabilire se il bicchiere va visto mezzo pieno o mezzo vuoto. Il punto può essere utile dal punto di vista del morale ma i problemi strutturali restano (diversi giocatori hanno bisogno di recuperare sul piano psico-fisico) e vanno risolti anche con una certa urgenza.
Si torna all’usato sicuro. Chiaro il segnale lanciato dal tecnico rosanero che, essendo ancora alla ricerca di determinati equilibri, ha deciso di ripartire dai “senatori”, in grado con la loro esperienza di dare un valido contributo e alzare potenzialmente il livello di competitività della squadra. Dopo un lungo periodo trascorso dietro le quinte, sono stati rispolverati Vitiello in difesa e Maresca a centrocampo, assenti dall’undici titolare in campionato dalla gara interna con il Chievo dello scorso 8 novembre, l’ultima del primo ciclo targato Iachini. Archiviata la pesante sconfitta dell’Olimpico contro la Roma era inevitabile qualche cambiamento. Modifiche relative non al modulo (confermato il 3-5-1-1) ma ad alcuni interpreti. L’obiettivo, al di là delle scelte, era quello di recuperare le certezze del passato e ritrovare l’animus pugnandi che ha contraddistinto il Palermo nei due anni e mezzo vissuti alle dipendenze di Iachini. Tuttavia, c’è ancora tanto lavoro da fare in questa direzione. L’ultimo periodo, scandito da continui ribaltoni e risultati scadenti, ha lasciato il segno e inevitabilmente ha condizionato il gruppo dal punto di vista psicologico.
Il primo tempo, ad esempio, ha confermato che i rosanero non hanno ancora creato le premesse per girare la ruota dalla propria parte. L’approccio è stato incoraggiante ma, complice la buona organizzazione dei felsinei minacciosi al 26’ con una conclusione di Destro deviata in angolo da Posavec (preferito ad Alastra in sostituzione di Sorrentino), la squadra si è accesa ad intermittenza. Pur avendo creato un paio di buone occasioni da rete (da segnalare una punizione di Maresca di poco a lato e un errore sotto porta di Chochev servito da Vazquez), i padroni di casa non si sono espressi con continuità evidenziando ancora una volta dei limiti nella circolazione del pallone.
Ai rosa sarebbe servita una scintilla, un episodio che potesse sbloccare la squadra e dare al match un certo indirizzo. La compagine di Iachini, peraltro, avrebbe meritato una circostanza favorevole quanto meno per lo sforzo con cui si è proposta in avanti nel tentativo di scompaginare i piani difensivi della formazione emiliana. L’episodio giusto poteva essere quello avvenuto al 18’ della ripresa, minuto in cui Vazquez (l’italo-argentino è stato sostituito undici minuti dopo da Trajkosvki e al momento del cambio ha reagito con un gesto di insofferenza) si è fatto “ipnotizzare” da Mirante, autore di un intervento provvidenziale. Gli emiliani, pericolosi in un paio di circostanze in contropiede con Destro (punto di riferimento di un fronte offensivo impreziosito al 65′ dall’applauditissimo Brienza, ex di turno entrato al posto di Floccari), hanno contenuto con lucidità le rare iniziative dei padroni di casa e hanno chiuso il match senza correre seri pericoli.

 

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