Palermo – Pescara 3 – 0, LE PAGELLE: rosanero promossi in blocco
E’ la vittoria di Stellone, non ci può essere dubbio. Rischia un modulo super offensivo, riesce a mantenere la squadra in equilibrio, soffre solo per un quarto d’ora contro un ottimo Pescara e poi stravince la partita con i cambi dalla panchina: fortuna o genio, poco importa. Però la squadra è rivitalizzata anche nel morale e nella convinzione oltre che sul piano atletico. Il Pescara non meritava un passivo così pesante ma il Palermo si è dimostrato uno schiacciasassi. E ora è vera fuga, quattro punti sul terzo posto e una partita in meno.
PALERMO: Brignoli 7; Bellusci 8, Struna 7,5, Rajkovic 7, Aleesami 7; Falletti 7 (dal 27′ s.t. Murawski 7), Jajalo 7, Haas 7,5 (dal 45′ s.t. Chochev s.v.), Trajkovski 7; Nestorovski 7, Puscas 7,5 (dal 36′ s.t. Moreo 7).
PESCARA: Fiorillo 6; Balzano 6, Gravillon 6, Campagnaro 5,5, Ciofani 6 (dal 32′ s.t. Crecco s.v.); Memushaj 6, Brugman 6,5, Machin 6,5; Marras 5 (dal 20′ s.t. Del Sole 6), Mancuso 6, Antonucci 5,5 (dal 14′ s.t. Monachello 5,5).
Brignoli 7: Sullo 0 a 0 compie una parata difficile ed importante sul tiro angolato di Campagnaro. Molto attento nelle uscite. Autorevole.
Bellusci 8: Trionfale ritorno al ruolo di terzino destro. Antonucci sbatte contro un muro, lui è impeccabile nella posizione, nella carica agonistica e si concede perfino qualche spettacolare intervento come una rovesciata da terra che serve a liberare la propria area o una scivolata nel finale
Struna 7,5: Utilizza quasi sempre l’arma dell’anticipo ed è puntuale e preciso. Forse la migliore prestazione stagionale.
Rajkovic 7: Ritrova l’antica sicurezza e tiene bene le distanze con il compagno di linea Struna. Ne viene fuori una prestazione più che positiva. Regge l’urto anche nell’ultima mezz’ora difficoltosa per la pressione del Pescara.
Aleesami 7: Il giorno che perfezionerà il calibro sui cross dalla fascia diventerà importante. Ma non bisogna sottovalutare il suo apporto in difesa (anche per lui il modulo a 4 è una semi novità) ed è sempre molto applicato.
Falletti 7: Gioca molto largo e mantiene la promessa di stare attento in ugual misura alla fase difensiva e a quella offensiva. Ne viene fuori una gara con meno ricami ma con buona concretezza. Prova senza fortuna la conclusione da fuori area. Poi esce stremato, ne ha il diritto per quanto ha corso.
(dal 27′ s.t. Murawski 7): Mette il risultato al sicuro con una “pietrata” che da queste parti si chiama “balatone”. Viene messo in campo per rinforzare gli argini e fa quello che può in un momento in cui il Pescara attacca con aggressività. Poi decide la via breve, quella del gol, per addomesticare gli avversari.
Jajalo 7: Per la prima volta negli ultimi due anni il gioco non parte solo e soltanto da lui. E così lui può respirare un po’, il Palermo diventa più imprevedibile e più rapido e il bosniaco può essere più lucido e continuo in fase di copertura.
Haas 7,5: L’assist per l’1 a 0 di Puscas vale da solo il prezzo del biglietto e un voto alto in pagella. E’ un colpo di genio che esalta le sue qualità tecniche e forse non è un caso che con questo sistema abbia giocato la sua migliore partita stagionale.
Trajkovski 7: Che sia un altro giocatore rispetto al passato lo si capisce dall’applicazione con cui svolge il ruolo di esterno sinistro di centrocampo, rincorrendo gli avversari come un mediano qualunque. Paradossalmente la cosa peggiore che fa è divorarsi il 2 a 0 della tranquillità tirando in bocca al portiere da non più di cinque metri.
Nestorovski 7: Si muove sul versante d’attacco con buona voglia e meno platealità di altre volte. E’ meno incisivo del solito, al suo attivo nemmeno un tiro in porta ma ha fatto un assist per Trajkovski che meritava miglior fortuna e alla fine, anche se stremato, l’assist a Moreo per il 3 a 0. Ha tirato la carretta per tante gare, oggi lo fa un po’ meno ma con buona umiltà.
Puscas 7,5: Un gol da attaccante di razza: detta il passaggio ad Haas (grande assist), controlla e calcia di piatto all’angolino. Basta questo per meritare gli applausi. Il gol lo galvanizza e con il passare dei minuti cresce in personalità e forza fisica. L’uscita prima della fine è utile per ascoltare l’applauso della folla: Puscas c’è.
(dal 38′ s.t. Moreo 7): Nel finale mette al servizio della squadra le sue lunghe leve. E ci mette un gol, tanto per gradire.
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bravo stellone – forza palermo
che bella squadra!
con un paio di innesti di categoria potrebbe ottenere una tranquilla salvezza in serie A, ma sempre con Stellone!
Palermo che vince agevolmente con la prima in classifica……grande spirito di squadra quest’anno , complimenti a tutti
Tutti bravissimi …STELLONE (sempre + SILVESTER) in primis……credo che a Dicembre saremmo gia in A…e batteremo un bel po di record…amazzando il campionato…..…..!!!!
L’unica “nota negativa” e’ che Zampa adesso alza il prezzo di “cessione”…. ed a gennaio si sentirá tranquillo per “allegerire” la gestione con la vendita di Nesto, Rispoli, Trajkowsky e qualche altro….e meno male che per quella data avremmo una decina di punti di vantaggio sulle terza da gestire…….. speriamo no come l’anno…perche’ Zampa ha un pregio che riconosce i suoi errori……pero ha un difetto….. che non fa tesoro degli errori…e spesso li ripete….!!!!
Comunque adesso godiamoci questa FUGA X LA VITTORIA…che e’ anche merito di Zampa e sopratutto di Foschi che non gli ha venduto (penso apposta) i suoi uomini mercato….l’unico DS che sa come “pilotarlo” senza farlo sclerare……….!!!!!!
UN SALUTO ALLA CAPOLISTA….!!!!
dicevo come l”anno scorso…!!
Con la difesa a 4 Rajkovic e Struna sono davvero forti..soprattutto il serbo. Chiediamo a Babbo Natale che a gennaio la squadra rimanga questa con l’acquisto di Falletti e Haas che sono in prestito..magari anche Gabriele Rolando ed un centrocampista sudamericano forte..
Voti abbastanza alti per alcuni, adesso si deve migliorare nel possesso palla, non si puo’ lasciare il pallino del gioco agli avversari rischiando di subire gol, comunque adesso la squadra ha più coraggio rispetto a quando c’era Tedino, Stellone indovina sempre le sostituzioni.
DAZN 0. Mi siedo sul divano pregustandomi la serata. Per antipasto, la prima finale di Libertadores tra Boca e River, una specie di Palermo-Catania elevato a potenza con la Coppa dei Campioni del Sud-America in palio. Adrenalina allo stato puro. Passione, sofferenza, rivalità ataviche, la storia del calcio da un Paese che vive di calcio. Finisce il primo tempo e passo (o meglio, tento di passare) sulla partita del Palermo. DAZN cincischia a lungo. Avanza, si ferma, gira in tondo con quel maledetto cerchietto a centro schermo. Ogni tanto riprende la corsa. Il telecronista balbetta frasi incomprensibili. Mi perdo il primo gol. Esulto dopo un quarto d’ora per un gol che non ho visto. Nella ripresa, complice l’uscita dal campo di Boca-River, DAZN si riprende e conclude la serata dignitosamente. Alla fine si chiude in bellezza. Come il Palermo. Per quanto mi concerne, dovrebbe semplicemente fallire. Ma non dicevano che il calcio in Italia è una cosa seria ? Per una sera, meglio la D’Amico di Diletta.