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Palermo, petardi e lancio di una pietra: multa salatissima del Giudice Sportivo

Altra multa salatissima del Giudice Sportivo nei confronti del Palermo. La società rosanero è stata sanzionata di 20 mila euro per gli episodi accaduti durante e al termine della partita pareggiata contro l’Ascoli.

Il Giudice Sportivo ha sanzionato il Palermo “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco alcuni petardi di forte intensità, due di questi, al 16° del primo tempo, caduti in prossimità del terreno di giuoco, costringevano l’Arbitro ad interrompere la gara per circa quattro minuti; per avere inoltre, al termine della gara, lanciato una pietra in direzione dei calciatori della squadra avversaria che si apprestavano ad uscire dal recinto di giuoco”.

Il Palermo si conferma di gran lunga la società più sanzionata in Serie B, anche se nelle ultime giornate non erano arrivate multe. Per il penultimo turno, invece, è stata pesantissima la mano del Giudice Sportivo.

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13 thoughts on “Palermo, petardi e lancio di una pietra: multa salatissima del Giudice Sportivo

  1. Questi non sono tifosi, purtroppo ogni squadra si deve piangere i suoi, per carità visto il campionato che il Palermo ha fatto hanno tutte le ragioni del mondo, ma non è cosi che si risolvono i problemi

  2. Ad ogni azione del genere andrebbe chiusa la curva per X giornate a seconda della quantità di petardi lanciati (o pietre). Alla fine saranno gli altri tifosi ad impedirlo.
    Ps ma non erano obbligatorie le telecamere per questi atti?

  3. Andando a sommare tutte le multe ci viene una bella sommetta, con la quale si sarebbero potuti sistemare i bagni dello stadio o i seggiolini di qualche settore. Ma purtroppo le società sono ostaggio di questi personaggi “discutibili”, perché io no credo che sia un padre di famiglia a compiere certi atti.

  4. Ma come si permette pio pio a offendere i gruppi ultrà? Ma lo sa che definire i gruppi come “imbecilli e invasati” è diffamazione?
    Gli ultrà sono la parte migliore del calcio

  5. E pensare che ha fine partita la squadra va a salutare questa massa di civilissimi gentiluomini come se loro fossero i padroni del club. Vergognoso.

  6. Visto che ormai la polizia è contorno esterno allo stadio, la “sicurezza” è demandata alla società che con “solerti” stewart controlla una sola sezione degli ingressi, ad evitare l introduzione allo stadio di accendini e piccole bottbottigd’acqua……..

  7. Ad ogni botto lo speaker ripete un avviso che ormai suona ridicolo e che anticipa sanzioni per i trasgressori che nessuno ha mai comminato. La misura serve al Palermo per ridurre la multa, ma è mai possibile che con tutte le telecamere, controlli agli ingressi, biglietti nominativi e formalità varie nessuno sia in grado di beccarne uno per fargli pagare i danni? Il Palermo è ampiamente in testa alla classifica delle multe per queste bravate; perché deve pagare per colpe altrui ? Detto questo, trovo indecente il doppio standard usato con i tifosi paganti. Ci sono tifosi che vengono perquisiti pure se entrano con bambini e hanno, come me, (pochi) capelli bianchi e una rassicurante pancetta ed altri che allo stadio possono introdurre qualsiasi tipo di ordigno. Ci sono tifosi che pagano, soffrono e tifano che non meritano dalla squadra neppure un cenno dopo prestazioni indecorose ed altri che pretendono la svestizione delle sacre maglie, che insultano avversari e forze dell’ordine, che attentano alla sicurezza di atleti, raccattapalle, fotografi e addetti vari in campo e che poi vengono riveriti alla fine della partita pure quando se ne sono già andati.

  8. Basta individuarli con le telecamere e fargli pervenire le multe al loro indirizzo. così si levano il vizio e si renderanno conto che il calcio moderno è ben altra cosa rispetto agli anni 80.

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