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Corini: “Non accetto il finale di Terni, dobbiamo uscirne”

Eugenio Corini parla in vista della delicata sfida contro il Pisa. Il tecnico rosanero interviene in conferenza per spiegare come affrontare una partita così importante per il Palermo, che è reduce da tre k.o. di fila.


ORE 13.00 – “Visita dei dirigenti City Group? Questa vicinanza l’abbiamo sempre sentita, è quotidiana: anche a Manchester. La proprietà è molto vicina alla squadra, stiamo lavorando tutti insieme al meglio per uscire da questa brutta situazione. Vogliamo superare queste difficoltà che all’inizio non ci saremmo aspettati”.

ORE 13.04 – “Quello che ha reso difficile la situazione sono state le ultime due gare. Mi aspettavo una crescita della consapevolezza, perché venivamo da due settimane di ottimo lavoro: quando si sta cercando l’identità, la squadra deve cercare di trovare forza spostando l’inerzia dalla propria parte. Nelle gare contro il Sudtirol e la Ternana non è stato fatto. La squadra è stata messa sotto pressione, ma abbiamo i mezzi e la voglia per uscire da questa situazione”.


ORE 13.06 – “Allenamenti? Abbiamo lavorato sulla costruzione a tre del Pisa, su come pressare la loro costruzione del gioco. Stiamo cercando di capire come diventare più veloci ed efficaci davanti, perché a 25 metri dalla porta ci fermano. Dobbiamo reagire, mettere dentro tutto quello che abbiamo: possiamo farlo. Poi, sono sicuro che i tifosi apprezzeranno: perché si può perdere, ma non si può perdere l’anima e lo spirito della squadra”.

ORE 13.08 – “Il Pisa ha preso D’Angelo, che ha avuto un percorso lungo e positivo con quella squadra. Dovremo fare una gara aggressiva”.

ORE 13.10 – “Tutti i miei possono fare una partita aggressiva: la squadra si è preparata a questa gara. Io leggo di alcune bocciature, ma il calcio moderno funziona di scelte. E’ una ricerca continua che un allenatore fa per trovare la soluzione: per certe partite sono portato a prendere queste decisioni”.

ORE 13.11 – “Devetak non gioca da maggio e oggi, per me, non è in una condizione completa. Su Crivello ho fatto una scelta tecnica, poi ha avuto un problema al costato. Mateju è quello che adesso, in rosa, mi dà più sicurezza”.

ORE 13.16 – “E’ stata una settimana di concentrazione e dedizione. Domenica ho pranzato con Rinaudo e Zavagno, per parlare delle soluzioni da prendere. Ho detto alla squadra quello che pensavo e abbiamo lavorato molto intensamente. Abbiamo fissato dei punti da cui ripartire. Gli ho fatto vedere un documentario di Kobe Bryant, per parlare del suo atteggiamento vincente: ha saputo ‘sporcarsi’, nonostante il suo straordinario talento. L’ho fatto anche io: ho cambiato mentalità a 28 anni, la tecnica l’avevo già, e da lì sono diventato una bestia”.

ORE 13.18 – “Questa squadra sicuramente si salverà: non c’è nessuna partita spartiacque. Io voglio fare vedere una reazione, far vedere che ognuno ha messo qualcosa in più. Dobbiamo renderci conto di chi siamo oggi: una squadra che deve salvarsi. Ma siamo noi che dobbiamo dimostrare per ripartire. Io in allenamento lo vedo chi lotta, e bisogna dimostrarlo domani in campo. E non accetto che si parli ancora di leader: ognuno è leader di se stesso”.

ORE 13.22 – “Io spingo i miei giocatori ad andare sotto stress, voglio capire chi lo regge. Lavoro sulla reazione, c’è una ricerca continua. Ed è quello che voglio vedere domani. Se uno è aggressivo 4, voglio vedere che diventa aggressivo 7. Ripeto il mio esempio: a 28 anni pensavo solo al buon passaggio, ma da lì ho cambiato atteggiamento. Io non posso accettare gli ultimi minuti di Terni, non mi sento rappresentato: ma la responsabilità è mia. Domani dobbiamo fare una partita irreprensibile, ma non posso promettere che vinceremo. Ma io sono qua a combattere: dobbiamo essere umili e dire che noi lottiamo per non retrocedere. Devo affrontare la realtà”.

ORE 13.25 – “Un campionato non è fatto da una partita buona. Bisogna reggere ogni settimana, ogni partita: è una crescita costante, e i ragazzi devono capirlo. Ma bisogna che ci sia un’identità costruita nel tempo, che non possiamo pretendere con 15 elementi nuovi”.

ORE 13.26 – “Sono tutti titolari per me, perché ci sono momenti della stagione. Sono tutti importanti, tutti forti. Si deve parlare di scelte, non bocciature: i miei giocatori sanno che ci sono. Io chiedo anche a quelli che sono in panchina di essere pronti al massimo”.

ORE 13.28 – “Di Mariano è stato molto chiaro: la squadra è andata a salutare i tifosi. Lui è stato chiamato e ha parlato coi tifosi: il che ha certificato l’unità e la coesione. Di Mariano deve stare sereno e pedalare: il risultato arriverà”.

ORE 13.32 – “Giocare da dietro? Ho ‘alleggerito’ Mirko da questo carico, anche perché poi diventava una giocata prevedibile. L’ha fatto di meno contro la Ternana, ma a volte comunque ha lanciato per gli attaccanti”.

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14 thoughts on “Corini: “Non accetto il finale di Terni, dobbiamo uscirne”

  1. Dice sempre le stesse min++++e in ogni prepartita, salvo poi perderle tutte malamente.
    Non ha carisma né capacità tecniche.

    1. Ne ho sentite di min++++ da BALDINI che però ha zittito tutti. Ora le min++++ di Corini spero si tramutino in risultati. Alla fine le min+++++ resteranno solo le tue. ma che bei tifosi che ha il Palermo

  2. Non accetta solo il finale con la ternana? Io non accetto tutto il resto, non ce gioco, non si tira in porta.

  3. Eugenio Corini: da allenatore ha guidato il Chievo alla permanenza in Serie A per due stagioni e ha vinto due volte il campionato di Serie B, alla guida del Brescia e del Lecce…

  4. Eugenio Corini: da allenatore ha guidato il Chievo alla permanenza in Serie A per due stagioni e ha vinto due volte il campionato di Serie B, alla guida del Brescia e del Lecce… Voi???

  5. Finalmente si è incazzato…e che ci voleva????….ora tocca ai giocatori…Orgoglio e Dignità…come diceva Battisti!!

  6. Un’allenatore che dal suo insediamento ha come unico obiettivo ” la salvezza” come può mai chiedere maggiori motivazioni e voglia di migliorarsi alla squadra.

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