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Il Palermo? Più lento della “Bianchina” di Fantozzi. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

pagelle ironiche amenta e ferrara

Giornata estiva, biglietti a prezzi di saldo e avversario ampiamente alla portata fanno uscire i soliti “babbaluci” dopo la pioggia che si affrettano ad affollare gli spalti del Barbera senza neanche conoscere i settori. L’organizzazione societaria è sempre al livello di una sagra di paese con degustazione di ricotta e pane fatto in casa e quindi si assiste a code chilometriche, come in autostrada a ferragosto. Il Palermo comincia bene, con Coronado ispirato e di gran lunga superiore agli avversari: al 10′ sfiora la traversa su punizione, poi entra in area ma viene spostato con un semplice soffio dell’avversario. Il Palermo continua a tenere palla e il Pescara non la vede mai ma fa muro bene, anche perché i giocatori picchiano come fabbri ubriachi a un rave party organizzato da una ditta che vende incudini.

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Al 24′ finalmente Coronado infila la serpentina giusta in area: dribbling, controdribbling, finta, controfinta e palla rasoterra nell’angolo basso dove il portiere non può arrivare. Gol da vero fuoriclasse. Dopo il gol, il Palermo continua a tenere palla ma allenta troppo la tensione e comincia a sbagliare qualche appoggio di troppo. Così il Pescara capisce che si può pure provare a giocare e, tra qualche tiro da fuori e qualche rimpallo, arriva la frittata. Al 39′ batti e ribatti in area e palombella su deviazione che beffa Pomini, fino ad allora in atteggiamento balneare. Pari e si ricomincia daccapo per colpa di un Palermo ingenuo e poco convinto che ha giocato solo per i primi venticinque minuti.


TEDINO: “CORONADO? NON SONO RINCOGLIONITO”

Si va al riposo confidando nella solita “cazziatona” di Tedino che svegli i rosanero, anche perché la classifica è talmente corta che ogni risultato che arriva allo stadio ci fa stare male e ci sembra di stare sulle montagne russe. Si rientra e dopo due minuti La Gumina impegna il portiere con un colpo di testa molle molle che dà il senso della grinta dei rosanero. Comincia un secondo tempo con il Palermo che prova ad attaccare lentamente e senza troppo criterio, rischiando contropiedi a campo aperto. Al 12′ Gnahoré entra per Chochev che è tornato quello della serie A: un cataplasma. Il tempo scorre, il gol non arriva e l’ansia sale anche perché il Palermo continua a giocare la palla con lo stesso ritmo di una festa di fine anno in un ospizio in cui hanno sospeso gli antidepressivi quotidiani.

PALERMO – PESCARA, GLI HIGHLIGHTS

Al 31′ mossa folle di Tedino che fa uscire Coronado, unica speranza di segnare, per fare entrare Trajkovski, il fantasma dell’opera. Anche l’arbitro evidentemente ci resta male e quindi fischia un rigore a favore del Pescara che sembra netto, anche per la mancanza di qualsiasi protesta da parte dei rosanero. Sembra finita, ma Pomini vola come un angelo alla sua destra e para, regalandoci la più bella emozione del match. Il Palermo però non cambia, resta fermo sulle gambe e l’unica squadra in campo è il Pescara. Esce anche Nestorosvki, che si prende una salva di fischi ingenerosi per la peggiore prova in rosanero, ed entra Moreo per l’assalto finale che però è stitico come i vostri cronitifosi dopo una abbuffata di fichi d’india.

Il Palermo non raddoppia e pareggia giocando malissimo, dando la sensazione di aver terminato la benzina. Agguantiamo il Frosinone e siamo secondi ma dietro premono e ci sembrano correre molto più forte e lampeggiare, come Ivan Il Terribile XXXII al seguito della “Bianchina” di Fantozzi!

POMINI: “AVANTI CON FIDUCIA”

Pomini 9 – Incolpevole sul gol, eroico sul rigore che almeno ci consente di guadagnare un punto e il secondo posto. Crescono i rimpianti per non averlo fatto giocare per tutto il campionato. Grobeelar.

Dawidowicz 5 – Come centrale di difesa ha probabilmente fatto il suo tempo. Viene spesso saltato dagli attaccanti abruzzesi, che pure non ci sembrano dei fenomeni, e non riesce mai a fare ripartire l’azione che anzi spesso rallenta. Avanza.

Struna 5,5 – Dei tre difensori è probabilmente quello che gioca meglio ma solo perché gli altri due sono oggettivamente inguardabili. Ciò nonostante la sufficienza non gli tocca. Rimandato.

Rajkovic 4 – Diremmo che è il caso di farlo ritornare in panca. Goffo, lento, fuori tempo. Solo per il miracolo di Pomini il secondo rigore di seguito che causa (ma questo ci sta tutto) non ci costa la sconfitta. Immobile (non Ciro).

Rispoli 5,5 – Come sempre macina chilometri come un etiope sugli altopiani per andare a scuola, ma non azzecca un cross, un passaggio, un inserimento manco se gli sparano. Fondista a matula. 

Coronado 8 – Un gol da campione, mille iniziative interessanti, nonostante il vuoto che lo circonda e una posizione che lo penalizza, un talento superiore purtroppo non corrisposto dai compagni. Se non è stato sostituito per infortunio bisogna mandare Tedino in via La Loggia. Ramingo.

(dal 32′ s.t. Trajkovski s.v.)

Jajalo 5,5 – Appare in evidente debito d’ossigeno come noi dopo tre minuti nella partita di calcetto del martedì. Ciò nonostante il centrocampo rosa non può fare a meno di lui perché non si tira mai indietro e mette comunque in campo fisico e personalità. Defibbrillatelo.

PILLON: “SIAMO NOI A RECRIMINARE”

Chochev 4 – E’ bello quando riscopri le tue certezze. Il bulgaro visto ieri é quello che abbiamo sempre “ammirato” in questi anni e abbiamo capito perché non giocava più. Inspiegabile (che giochi ancora).

(dal 12′ s.t. Gnahorè 6) – Mette in campo un dinamismo e una voglia di spaccare tutto diversi rispetto a chi gli ha “rubato” il posto da titolare. Anche se non era difficilissimo. Purtroppo non basta ma speriamo si sia capito che non ne possiamo fare a meno. Altra categoria.

Aleesami 4 – Se ci fa rimpiangere pure Rolando c’è poco da aggiungere. Da quanti anni è che non gli riesce un cross? Scarso.

Nestorovski 4 – Ogni limite ha una sua pazienza e pure noi che lo abbiamo sempre difeso con l’ex Nesto-gol ci stiamo avvicinando pericolosamente al livello di intolleranza “defcon 5”. Non tira, non segna, non si smarca, non libera i compagni, non dribbla, non fa salire la squadra . Ma che fa oltre a lamentarsi in continuazione? Irritante.

(dal 41′ s.t. Moreo s.v.)

La Gumina 5 – Non fa tanto meglio del suo compagno di reparto con cui, secondo noi, non si trova granché ma almeno ci sembra che il suo impegno sia comunque superiore. Purtroppo temiamo che il suo momento d’oro (alias culo) sia finito. Evanescente.

Tedino 4 – La formazione messa in campo ci convince meno di una alleanza Di Maio – Renzi – Salvini per formare il governo. Scelte inspiegabili come titolari (Chochev e Aleesami su tutti), un modulo castrante per l’unico fuoriclasse che abbiamo (Coronado), cambi cervellotici e tardivi, idea di gioco inesistente. Confuso.

LE PAGELLE IRONICHE DI PARMA – PALERMO

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3 thoughts on “Il Palermo? Più lento della “Bianchina” di Fantozzi. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. D’accordo su tutto, tranne che su “i babbaluci”. Di cui, orgogliosamente, non faccio parte. Tenetevi i pipponi di Zamaprini che, con 25M€ di paracadute, schiera una squadra di questo livello.

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