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Pohjanpalo: “Palermo scelta difficile ma eccellente. Accoglienza dei tifosi da sogno”

Joel Pohjanpalo si è presentato ufficialmente come nuovo attaccante del Palermo nella sua prima conferenza stampa in rosanero. Ha ricordato con emozione l’accoglienza ricevuta dai tifosi lo scorso anno quando giocava da avversario, sottolineando come il calcio possa riservare sorprese. Ha parlato del suo addio a Venezia, spiegando che, pur avendo un ottimo rapporto con la città e i tifosi, ha scelto Palermo per il progetto a lungo termine. L’obiettivo è contribuire alla promozione in Serie A, un traguardo che sente di poter aiutare a raggiungere.

Pohjanpalo ha già svolto due allenamenti con la squadra e ha evidenziato l’alta qualità del gruppo, lodando Dionisi e lo staff tecnico. È consapevole delle difficoltà della prossima partita contro lo Spezia ma spera di poter dare subito il suo contributo. Ha raccontato dell’addio ai compagni prima della gara con l’Udinese, un momento emozionante che però ha affrontato con la determinazione di chi guarda avanti. L’accoglienza dei tifosi rosanero lo ha colpito positivamente, definendola un’esperienza speciale che gli ha dato ulteriore entusiasmo.

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA 


Ha parlato anche del suo rapporto con Brunori, definendolo un grande attaccante con cui ha legato immediatamente in campo. Ha scelto il numero 19, non avendo disponibile il suo storico 20, e ha scoperto il valore che questo numero ha per Palermo grazie a Totò Schillaci. Ha rivelato che il Palermo era l’unica squadra di Serie B dove avrebbe accettato di trasferirsi e ha percepito il peso e l’importanza del club anche fuori dalla Sicilia. Sul suo adattamento tattico, si è detto disponibile a qualsiasi scelta dell’allenatore.

Il finlandese ha parlato delle aspettative dei tifosi per il ritorno in Serie A, affermando di sentirne la responsabilità e di voler dimostrare di essere all’altezza. Ha ammesso di amare vivere nel cuore delle città, ma sarà sua moglie a decidere dove stabilirsi a Palermo. Ha ricordato i grandi attaccanti passati dal club, come Luca Toni, e ha respinto i paragoni con Haaland, ribadendo il desiderio di essere riconosciuto per le proprie qualità.


ORE 11.02 – “Gli applausi dell’anno scorso? È un ricordo straordinario della mia carriera. Quel giorno ero un avversario, è stato indimenticabile. È incredibile come vanno le cose della vita, ora sono qui. Dopo la partita qualcuno mi chiese se mi sarebbe piaciuto giocare qui e io dissi di sì”.

ORE 11.06 – “È risaputo che con la città di Venezia e i tifosi il mio rapporto è stato eccellente. Tuttavia le cose cambiano, quando mi è arrivata la proposta del Palermo ci ho riflettuto, avere una prospettiva a lunga scadenza è una cosa importante per un giocatore della mia età. È stata una scelta difficile ma eccellente per la mia carriera. Voglio dare il mio contributo, spero che il Palermo possa tornare in Serie A e vorrò esserci”.

ORE 11.08 – “Ho già sostenuto due allenamenti. La qualità è altissima. Sappiamo che per ottenere i risultati il lavoro deve essere umile e giornaliero. La partita di domenica è difficile, spero di poter dare il mio contributo da subito. Dionisi e lo staff hanno qualità altissima. Il City Group ha fatto uno sforzo importante. Sono felice di essere qui. Speriamo di ottenere un buon risultato a La Spezia, in un momento difficile per la squadra”.

ORE 11.10 – “Prima della gara con l’Udinese ho salutato i compagni, è stato un momento di grande emozione. Nel calcio le cose cambiano velocemente, bisogna andare avanti e pensare alla carriera. L’idea di poter rappresentare i colori rosanero è una grande emozione. L’accoglienza dei tifosi mi ha fatto molto piacere, è stata straordinaria. Avere tutte quelle persone che mi aspettavano mi ha dato molta emozione. È un sogno”.

ORE 11.14 – “Ho incontrato Brunori il primo giorno, è un grande attaccante. Sul campo abbiamo subito legato, non è cosa da poco. Ci sono altri attaccanti in squadra, la competizione aiuta a tirare fuori il meglio. C’è un bel clima di collaborazione. I tifosi si aspettano i miei gol, spero di farli per il club e la squadra. Il numero di maglia? Il 20 è sempre stato il mio numero ma qui non era libero. Ho preso il 19 perché lo usavo ad Amburgo. Ho inoltre scoperto che ha un grande valore simbolico a Palermo, con Schillaci, un eroe. Sono orgoglioso di aver scelto il 19”.

ORE 11.19 – “I primi contatti sono avvenuti con me un paio di settimane fa. Il Palermo era l’unica squadra di B dove mi sarei trasferito. Conosco il peso della squadra in Sicilia e in Italia, anche a Torino (dove ha svolto le visite mediche, ndr.) mi fermavano per strada”.

ORE 11.21 – “Mi adatto molto facilmente. Sarà l’allenatore a capire come costruire il sistema della squadra, non ho difficoltà”.

ORE 11.22 – “So che i tifosi vogliono la Serie A il più velocemente possibile. È una grande responsabilità, ne sento il peso e spero di esserne all’altezza. Tutto è possibile. Dove vivrò a Palermo? A Venezia abitavo in pieno centro storico, amo immergermi nelle città. Deciderà mia moglie, sarà lei a valutare dove potremo stare bene. Io sceglierei il centro”.

ORE 11.27 – “Essere stato capocannoniere della B è stato un grande traguardo, ora però ricomincio da capo. Sono concentrato nel rispettare al meglio le aspettative dei tifosi. Arrivo in una squadra già formata, il mio obiettivo è di integrarmi più velocemente possibile. Pressione e aspettative sono un carburante importante. La responsabilità è grande ma per me è forza per andare avanti. L’entusiasmo dei tifosi si guadagna, spero di continuare a meritarmelo”.

ORE 11.30 – “Palermo ha sempre avuto grandi attaccanti. Quando ero giovane guardavo Luca Toni, già capivo che aveva dei valori che mi piacevano. Essere entrato nel City Group è un sogno, sono felicissimo. Il parallelismo con Haaland? Non mi piace il paragone, il mio obiettivo è essere ricordato come Pohjanpalo. Lui è un grande giocatore, imparo e guardo, però la mia idea è di essere ricordato per quello che sono”.

ORE 11.34 – “Il nostro passato ci aiuta per il futuro. Le difficoltà incontrate col Venezia l’anno scorso mi hanno insegnato tanto, non è sempre tutto positivo. La determinazione e la mentalità che ho percepito qui sono un’ottima premessa per raggiungere i risultati. L’esperienza mi insegna che quando la mentalità c’è, si arriva, più prima che poi, al risultato. Sono ottimista”.

ORE 11.38 – “Ho parlato sia con Eusebio che con Federico Di Francesco. Entrambi sono persone fantastiche, molto dirette e con una mentalità aperta. Auguro il meglio al mio vecchio allenatore, spero che a Venezia vada tutto per il meglio”.

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1 thought on “Pohjanpalo: “Palermo scelta difficile ma eccellente. Accoglienza dei tifosi da sogno”

  1. Sembra un ragazzo intelligente. E ovviamente è anche un ottimo attaccante. Qualità che combinate tra loro fanno ben sperare per l’integrazione e il rendimento del giocatore.

    Il Palermo per essere competitivo almeno in ottica play-off doveva prendere pure altri giocatori in altri ruoli, ma magari l’arrivo di Pohjanpalo e l’entusiasmo che ha generato in molto tifosi potrà dare una scossa positiva , utile a portare risultati, ad un ambiente che da tempo è sfiduciato.

    Mi aspetto di vederlo in coppia con Brunori, sono giocatori abbastanza complementari. Anche se questo vuol dire panchinare un altro giocatore su cui si è fatto un investimento enorme, cioè Le Douaron, che peraltro messo come prima punta finalmente aveva cominciato a fare gol.
    Le Douaron può ricoprire varie posizioni offensive ma a fare la “seconda punta” accanto a Pohjanpalo non ce lo vedo, non mi risulta che ha mai giocato come seconda punta. Sempre come esterno offensivo sinistro o centrale d’attacco (anche se all’inizio veniva ASSURDAMENTE impiegato come ala destra dal genio che c’è in panchina).

    Ah e sul posto dove vivere…se fossi in Pohjanpalo andrei a stare in una villa a Mondello, altro che in centro…il centro di Palermo e quello di Venezia non sono la stessa cosa, purtroppo per Palermo! Tra le altre cose, dubito che qua avrebbe la stessa tranquillità di cui poteva godere a Venezia. Del resto c’è un motivo per cui storicamente quasi tutti i giocatori rosanero hanno scelto di stare a Mondello.

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