GdS – Palermo: primo nel deserto… e maledetto. Guai a salire sul carro
Primi nel deserto. Si apre con un’amara constatazione l’analisi del lunedì del Giornale di Sicilia in merito al Palermo, primo in classifica in solitaria dopo 12 giornate ma sempre più solo tra le mura del Barbera, che sabato ha registro un nuovo record negativo di spettatori (sotto i 5mila in campionato). In attesa di capire se anche il Palermo scaccerà la maledizione della prima in classifica, finora sempre sconfitta e spodestata dopo una sola giornata.
Con due tre vittorie di fila si vola, figuriamoci (si chiede il quotidiano) cosa accadrebbe se il Palermo, che ha ben reagito dopo la sconfitta con il Novara, perdesse e vedesse l’obiettivo promozione sempre più lontano. E ora, dopo il minimo storico in campionato dell’era Zamparini, viene il sospetto che il Palermo (con buona pace di Muarwski, ndr.) questa promozione debba conquistarsela da solo, senza i suoi tifosi.
NESTOROVSKI: IL TALISMANO DAL CUORE PALERMITANO
Inoltre il Palermo sembra proprio maledetto anche sul piano degli infortuni: oggi infatti si saprà l’esito degli esami al ginocchio per Michel Morganella (LEGGI QUI IL RESPONSO), ultimo nome entrato nella lista dei (numerosissimi) infortunati di questo avvio di stagione. La lista si è aperta con il crociato rotto di Ingegneri il 15 luglio, il primo di 14 infortuni nell’arco di soli 3 mesi (due stop per Bellusci e Rolando, i lunghi stop di Aleesami e Dawidowciz e un Balogh praticamente mai a disposizione).
MURAWSKI: “CELEBRIAMO INSIEME LA PROMOZIONE”
Un analisi che si chiude con le parole di Luigi Butera, che si rivolge direttamente ai tifosi: “Non sarebbe bello se lo stadio si cominciasse a riempire quando il Palermo accumulerà altre vittorie, troppo facile salire sul carro quando le cose vanno bene. Hanno ragione i tifosi ad essere delusi e stanchi della gestione dell’ultimo quinquennio del patron, ma in campo non va Zamparini. Sarebbe giusto che questi giocatori venissero sostenuti sempre”.
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Ennesima campagna tutti allo stadio.
Quando la finirete è sempre tardi. Io su questo carro non intendo salire.