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Palermo, problemi di abbondanza. E Tedino adesso deve “ripensare” la squadra

Contro la Cremonese è arrivato il secondo pareggio consecutivo in campionato per il Palermo; il risultato mette nuovamente a nudo tutti i difetti che Bruno Tedino dovrà cercare di risolvere nei giorni di pausa che precedono la trasferta di Foggia. Il 31 agosto, però, si è chiuso anche il calciomercato e nessuno dei possibili partenti è effettivamente partito. Il ‘piano cessioni’ pensato da Zamparini e Foschi non ha funzionato.

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Il direttore tecnico era stato chiaro fin da subito nel dire che non sarebbe stato svenduto nessuno e poichè offerte serie non ne sono arrivate i vari Rispoli, Aleesami, Struna, Jajalo e Nestorovski sono rimasti, almeno fino alla riapertura del mercato a gennaio. Il saldo della campagna acquisti è positivo ma non tanto quanto auspicato dal patron rosanero. E Tedino adesso si ritrova una rosa composta da 28 giocatori, con lo zoccolo duro che alla fine è quello dell’anno scorso ma con nuovi giocatori che reclamano spazio. 


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Una gestione difficile, quindi, che si ripercuote inevitabilmente sulle scelte settimanali e che investe l’aspetto tattico. Il tecnico rosanero ha provato per tutta l’estate il 4-3-1-2 in base ai giocatori che pensava di avere a disposizione. Una volta capito che invece molti sarebbero rimasti ecco il ritorno alla difesa a tre nella prima gara contro la Salernitana, dove i volti nuovi hanno trovato poco spazio. Nell’ultimo match del Barbera, Falletti e Puscas sono stati utilizzati dall’inizio, ma l’indice di pericolosità (per usare una definizione cara a Tedino) non è aumentato, almeno per la prima ora di gioco. Salvi e Mazzotta, sulle fasce, sono andati in difficoltà così come il centrocampo, sempre in inferiorità numerica.

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Nella ripresa, complice qualche problema fisico per Szyminski, Tedino è stato bravo a tornare al 4-3-1-2 con l’inserimento di Haas e il Palermo è sembrato quantomeno più ordinato. Rispetto alla prima gara sono arrivate più conclusioni verso la porta (18) ma i rosanero hanno subito lo stesso numero di tiri, segno che anche qualche meccanismo della fase difensiva va aggiustato.

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L’aspetto tattico va di pari passo con quello psicologico: bisognerà recuperare a livello di motivazione tutti i giocatori che avevano la valigia pronta per partire. D’ora in avanti, il tecnico dovrà gestire l’abbondanza che si presenta soprattutto in difesa (sono ben undici i difensori in rosa) e in attacco, dove sette giocatori si giocano due/tre maglie.

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6 thoughts on “Palermo, problemi di abbondanza. E Tedino adesso deve “ripensare” la squadra

  1. Il modulo di gioco non c’entra niente, in campo i giocatori si muovono mica è come la lavagna tattica. Il problema è che non ce gioco, il Palermo non riesce a comandare il gioco e gli avversari trovano occasioni, con la cremonese poi ce stato pure l’errore di Brignoli..
    Puscas e Nestorovski devono giocare insieme, deve giocare titolare anche Hass a centrocampo.

  2. Non manca solo un gioco, ma anche una idea dello stesso. La colpa è di Zampa che non ha progetto se non quello di fare soldi, dei giocatori ke sono scarsi, infatti non li vogliono nemmeno gratis, ma SOPRATTUTTO DELL’ALLENATORE che tale non si può considerare.

  3. Ma cosa c è da ripensare quando il padrone ha ordinato 3 5 1 1 ?
    Ricopiamo dallo scorso anno.
    Continuiamo a fare solo fase difensiva.

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