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Palermo, progressi svaniti: e Hiljemark non può star lì

De Zerbi

Coerenza, caro Palermo. Serve coerenza. Ogni partita avrà pure una storia a sé, ma dopo aver maldigerito una sconfitta di misura con la Juventus non ci si può ripresentare davanti al proprio pubblico e giustificare un pesante 1-4 definendo il Torino una squadra fortissima che arriverà dietro le grandi“. Mister De Zerbi, che trovare la quadratura del cerchio in questa squadra sia impresa ardua lo abbiamo capito già in estate, ma perché stravolgere la squadra dopo i progressi fatti?

Non aver mai avuto un undici di riferimento, togliere Cionek dopo tre partite da applausi e rivoluzionare per l’ennesima volta la difesa. Il tutto lasciando la mediana in balìa degli inserimenti di BenassiBaselli, vere e proprie spine nei fianchi rosanero. E qui il problema più che di uomini è di schieramento: due mediani contro un 4-3-3, modulo che De Zerbi conosce meglio di chiunque altro, non sono pochi? Che RispoliAleesami non siano perfetti in fase di ripiegamento non è un rischio da calcolare (e già calcolato altre volte)?

Il Palermo che ha messo paura alla Juventus non è il Palermo che s’è sciolto dinanzi al Torino. E sarà anche contro la filosofia di De Zerbi, ma quel Palermo compatto e guardingo ha fatto tre punti con l’Atalanta, sfiorato il pareggio con i campioni d’Italia ed è andato a circa due secondi dal blitz sul campo della Sampdoria. Era un Palermo da puntellare e da registrare offensivamente, invece contro i granata è stato stravolto. Con una difesa nuova, un centrocampo (per forza di cose) nuove e persino con un attacco nuovo, almeno finché Bentivegna ha retto.


Ecco, Bentivegna. Evidentemente il saccense aveva qualche minuto in più di Quaison nelle gambe, ma con entrambi (e anche con Sallai) si sapeva di correre un rischio. A tal proposito, ma perché Hiljemark? Cos’ha Hiljemark, a parte il numero dieci sulle spalle, per ricoprire quel ruolo? Il cambio all’intervallo è stato sacrosanto ed è una bocciatura, checché ne dica De Zerbi. Perché prima di rivedere lo svedese da trequartista dovranno passare un bel po’ di partite, si spera.

2 thoughts on “Palermo, progressi svaniti: e Hiljemark non può star lì

  1. La diagnosi mi sembra giusta avanzerei anche l’idea di farla finita con quei passagetti al cardiopalma al limite dell’area. Oramai ci hanno tanato e ci pressano alti e noi non abbiamo la difesa con i piedi del Barcellona.

  2. allenatore non all’altezza del compito, idee molto confuse, forse non contento di quello che vede continua a cambiare – in primis dovrebbe prendere coscienza della scarsezza dei giocatori che ha e poi farli giocare in modo da limitare i danni – fare il tiki taka pergiunta in difesa e’ un’offesa all’intelligenza – complimenti zampalini

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