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Palermo, prova di maturità contro il Foggia di Zeman in crisi di risultati

FOTO PEPE / PUGLIA

Allo Zaccheria di Foggia oggi si affronteranno una squadra in crisi in attesa di una svolta che tarda ad arrivare, il Foggia, e una squadra che ha spesso steccato gli appuntamenti in trasferta, ma che viene da una grande vittoria casalinga, il Palermo. Baldini potrebbe cambiare modulo e affrontare il Foggia a viso aperto, sperando di riuscire a dare personalità a una squadra che in trasferta raramente ha giocato con la stessa autorevolezza mostrata al Barbera.

Una partita tra due squadre blasonate che giocano un calcio offensivo, due tecnici che si stimano e che hanno attraversato la carriera senza mai indugiare su “catenacci” tattici e soprattutto due allenatori – Baldini e Zeman – che hanno allenato le rispettive squadre in categorie ben più eccitanti della serie C: se Baldini ha “svoltato” la carriera con l’ingaggio triennale di Zamparini ai tempi della serie B da vincere per tornare in A dopo 31 anni, Zeman a Foggia è stato una vera leggenda, portando i rossoneri a stagioni da protagonista in serie A con il tridente delle meraviglie Rambaudi – Signori – Baiano.

Due piazze, Foggia e Palermo, che hanno dato vita a scontri memorabili e che hanno tifoserie appassionate anche se adesso in serie C, con ben altre prospettive rispetto al recente passato, costrette a inseguire un buon posto nei playoff per autorizzare le speranze di promozione in serie B.


Il Foggia è una squadra in piena crisi di risultati. Il 2022 del club pugliese è iniziato nel peggiore dei modi e probabilmente la squadra porta ancora gli strascichi di una situazione paradossale, risolta in maniera inaspettata.

A inizio anno infatti, dopo la sconfitta con il Latina, in poche ore si è passati dall’esonero del ds Pavone e le riflessioni su possibili dimissioni di Zeman, al rinnovo dei contratti di entrambi, nel tentativo di risanare la situazione e dare la giusta scossa ai calciatori. Il risultato sperato non è però arrivato, dato che nelle 5 partite giocate da gennaio in poi sono arrivati 3 sconfitte e 2 pareggi.

Dalla piena zona playoff al 12° posto: i meccanismi del tecnico boemo sembrano essere andati persi, ma più che mancanze sotto l’aspetto tecnico, si può parlare di poca serenità in un ambiente che non vede la vittoria dall’11 dicembre. Nonostante ciò, i pugliesi rimangono un avversario da non sottovalutare.

Tra le fila del Foggia c’è infatti uno dei bomber più prolifici del girone: si tratta di Alexis Ferrante, terminale offensivo del 4-3-3 di Zeman, a quota 12 gol in campionato (gli stessi segnati da Brunori). Dal mercato di gennaio è anche arrivato un rinforzo importante per la difesa come Alberto Rizzo, terzino sinistro titolarissimo alla Juve Stabia, fortemente voluto dal tecnico rossonero. Presenti anche due ex conoscenze rosanero come Alastra, portiere titolare (ma assente per squalifica), e Rizzo Pinna, autore di due reti nelle sue ultime tre apparizioni (ma rimasto in panchina nelle ultime tre partite).

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