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Il Palermo, i punti persi e l’incubo playoff. Non è solo sfortuna…

Dal sogno all’incubo. Il Palermo (nella prima sera di Stellone da allenatore rosanero) ha accarezzato l’idea di una vittoria che potesse galvanizzare squadra e ambiente e invece all’89esimo ha seriamente compromesso le sue chance di promozione diretta. A tre giornate dalla fine, i rosa si ritrovano ora dietro anche al Frosinone e tre vittorie (a Terni, poi in casa contro il Cesena di Foschi e infine con la Salernitana), potrebbero non bastare per il secondo posto, a meno di miracoli. E Stellone probabilmente è chiamato a preparare mentalmente e fisicamente per i playoff una squadra che ancora una volta ha palesato il suo difetto più grande.

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La dura verità, nonostante la tanta voglia di reagire, è che i rosa hanno confermato l’incapacità di gestire il vantaggio in finali di gara ad alta pressione. I tifosi, gli addetti ai lavori e Zamparini possono aggiornare il pallottoliere: dopo la gara con il Bari, i punti persi da situazione di vantaggio sono diventati 19 (diciannove!), tenendo conto delle vittorie mancate all’andata con Empoli, Parma, Pescara e Cesena e di quelle sfuggite nel girone di ritorno contro Novara, Pescara e Cremonese e quella in casa col Foggia (partita poi persa). E in mezzo c’è anche quel punto perso incredibilmente a Perugia con il gol preso nel finale sullo 0-0.


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Nel tennis si chiama “braccino”, paura di vincere. Di sicuro non può essere solo sfortuna o casualità. Stellone dovrà ora fare una full immersion sui tanti problemi di questa squadra che non sono soltanto tecnici o atletici ma anche caratteriali: e l’aspetto nervoso spesso può essere più importante delle gambe. Stellone ha avuto poco tempo per provare (schierando poi 3 moduli diversi durante la gara) e solo in questa settimana di lavoro che porterà al match contro la Ternana avrà il tempo di sistemare diversi aspetti e capire davvero quale squadra ha a disposizione, quali alternative sono possibili, quanto dovranno stare fermi Jajalo e Struna e se potrà recuperare al meglio Morganella e Nestorovski per il finale di stagione (e per i playoff).

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Con sei squadre racchiuse in cinque punti, il Parma arriva al rettilineo finale per il secondo posto da “favorita”, ma il vantaggio è minimo e le prossime due giornate saranno quelle della verità: prima la trasferta a Cesena sul sintetico del Manuzzi, poi la sfida in casa contro il Bari, che a sua volta sfiderà il Perugia alla terzultima giornata. Il Frosinone affronterà l’Entella alla penultima giornata, mentre Cittadella e Venezia attendono un passo falso di chi le precede. Un mischione che obbliga il Palermo a vincere e a non sprecare più nulla da qui alla fine soprattutto in previsione dei playoff: ogni punto rischia di essere decisivo per determinare il tabellone. Non centrare almeno il quarto posto, costringerebbe i rosa a giocare un turno in più (in gara unica) con maggiori incognite sul recupero degli infortunati. Ed è questa la dura verità: il secondo posto ora sembra lontanissimo… e non è solo sfortuna.

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5 thoughts on “Il Palermo, i punti persi e l’incubo playoff. Non è solo sfortuna…

  1. Intanto servono 9 punti altrimenti si rischia di perdere posizioni in classifica e complomerttere anche i play off, bisogna arrivare terzi.

  2. Io cambierei il titolo dell’articolo in “tutt’altro che sfortuna…”. Tra partite da recuperare e passi falsi delle dirette avversarie abbiamo avuto a disposizione non so quanti match point e non siamo stati in grado di approfittare di niente. Anzi direi proprio che la fortuna ha provato a darci una mano, siamo noi che le abbiamo voltato le spalle

  3. MI PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSA MONASTRA
    Il Palermo non mi sembra squadra da playoff che sono vere e proprie battaglie. Mi sembra che il Palermo abbia perso tutte le partite che hanno avuto nell’agosismo la propria caratteristica. E non lo dico per scaramanzia ma ne sono proprio convinto. La storia di questo campionato ha detto questo. I playoff purtroppo sono sicuri al 95%. Per non farli dovremmo fare nelle ultime tre partite meglio di 2 squadre. Anche se nella piu positiva delle ipotesi facciamo tre vittorie, almeno una , tra Parma e Frosinone, riuscirà a fare lo stesso e noi resteremo dietro. Se poi non riusciamo neanche a fare i playoff da terza in classifica e meglio che ci leviamo mano.

  4. Pero’ in questo momento noi tifosi dobbiamo cercare di essere positivi e trasmettere ai giocatori la voglia di lottare, l’agonismo dipende dalla testa prima ancora che dal fisico. Se sul secondo aspetto purtroppo abbiamo capito che uno dei principali fattori che ha determinato il calo della squadra e’ stata l’errata preparazione atletica (in questo caso anche Tedino ne e’ responsabile), sul primo aspetto (la testa) ancora possiamo giocarcela…speriamo bene e FORZA PALERMO!!

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