Foschi: “Ho sentito Zamparini, su un mio ritorno e su Iachini…”
Un closing sì o closing no? Quest’oggi è la giornata decisiva per capire se il Palermo diventerà di Paul Baccaglini. La deadline fissata per oggi, come confermato dallo stesso patron friulano. Un closing comunque travagliato: “Commentare questa situazione tra Baccaglini e Zamparini è davvero difficile”, ammette Rino Foschi a Trm. “Ho sentito tante volte il presidente, mi ha detto che lui a Palermo aveva finito il suo tempo e che era a buon punto per fare questo passaggio. Io, adesso, però non ci sto capendo niente”.
“In questi giorni – continua Foschi – Zamparini è sicuramente in difficoltà, ma non so a che punto siamo e come si sta evolvendo il tutto. Io, comunque penso che molti si siano dimenticati il bene che ha fatto Maurizio a Palermo e per questo, tra caos e contestazioni, Zamparini ha deciso di cedere. Per lui comunque non è facile lasciare Palermo, anche perchè Maurizio vuole cedere il club solo a gente seria”.
Palermo che dovrebbe passare nelle mani di Baccaglini, che non punterà su Foschi in un eventuale scenario futuro: “In alcune dichiarazioni, quando il mio nome veniva solamente sfiorato, lui mi ha bocciato”, ricorda Foschi. Memoria lunga e giudizio sull’ex iiena rimandato: “Non lo conosco, ma mi sembra che non sia un uomo di calcio e lo hai detto lui stesso. È diventato presidente nell’attesa che si completasse il passaggio di proprietà, è andato dal sindaco a parlare di cose importanti come il nuovo stadio e il centro sportivo”.
La seconda avventura di Foschi al Palermo è durata pochi giorni: “La scorsa stagione sono rimasto in rosanero solo 15 giorni per delle incomprensioni. Io voglio essere padrone del mio lavoro, non c’era solamente consulenti slavi ma anche italiani. C’era di tutto. Proponevo uno e me lo bocciavano o si opponevano. Mi sono trovato di fronte mille ostacoli. Ho cercato di fare un tipo di lavoro ma sapevo che c’erano altre persone che in giro parlavano di altri giocatori o facevano altri discorsi. Mi sono accorto che le cose non potevano andare avanti e ho deciso di andare via. Ma già il giorno dopo Curkovic arrivò in Austria. Alle 10 mi sono dimesso e il giorno dopo già c’erano tutti questi consulenti. Parliamoci chiaro, non aspettavano altro che io andassi via”, rivela Foschi.
L’ex ds però rimane sempre in contatto con Zamparini: “Non sono un suo consulente ma gli ho consigliato di prendere Iachini. Gli ho dato questo consiglio solamente da tifoso. Una cosa è certa – conclude Rino Foschi – a Palermo è stato un passato bellissimo. Difficilissimo, con tanta fatica ma anche tanta soddisfazione. Pensando a quel passato ho molta nostalgia”. E nel futuro di Foschi potrebbe esserci ancora una volta il Palermo?:”Mi mettete in difficoltà se mi chiedete se verrò nuovamente qui in caso di permanenza di Zamparini. Ho altri dieci giorni di contratto con il Cesena, lavoro lì per ora…mi mettete in difficoltà”.