Palermo, una sentenza che farà discutere. Ma io sono senza parole…
Sono senza parole. Tutto mi sarei aspettato fuorchè una sentenza del genere. Prendo atto che il Frosinone ha “stravinto”, che l’etica dello sport ha straperso e che il sistema della giustizia sportiva va radicalmente riformato, cosa che il nuovo management della Federcalcio dovrà fare quanto prima per salvaguardare un minimo di credibilità.
Da cinque mesi si parla di gravi fatti sportivi e tutta la gravità si traduce adesso in una sanzione “aggravante” da 25.000 euro decisa dalla Corte Sportiva d’Appello. Vale a dire più o meno la sanzione comminata per un petardo o poco più. Non è possibile. Non è credibile.
Non sono solito commentare le sentenze, anche perché non ho le competenze giuridiche per farlo. Ma mi limito a sintetizzare quanto è stato scritto dal Collegio di Garanzia del Coni nel dispositivo che annullava la sentenza e rimandava la pratica alla Corte Sportiva d’Appello per un giudizio più congruo rispetto ai fatti accertati. “… in considerazione dei fatti da essa medesima Corte d’Appello Sportiva accertati e dichiarati come gravissimi e violativi dei principi generali dell’ordinamento sportivo, la sanzione applicata non è coerente con quanto affermato e descritto. A tanto aggiungasi che, trattandosi di una gara non di campionato, ma di play off, il rigore sanzionatorio doveva e deve essere ancor più stringente… “.
SENTENZA FROSINONE, SOLO UN’ULTERIORE AMMENDA / IL COMUNICATO
La sentenza, nella sua cruda essenzialità, ha il sapore di un pugno allo stomaco. Anche perchè costringe adesso a una rilettura in chiave diversa di tutti i fatti che si sono verificati. Da uomo di sport non avrei mai voluto fare una considerazione del genere e da uomo di sport preferisco non scrivere nero su bianco le mie conclusioni. Ecco perchè, come dicevo all’inizio, sono senza parole.
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Caro Guido, a pensare male si fa peccato ma spesso ci si inserta, e io sono sempre più dell’idea che questo Stirpe alle spalle deve avere delle protezioni mostruose. E ti dico un’altra cosa: il frosinone si salverà, in qualche modo…
Guido, da molto tempo il calcio non è più sport. E’ un giro di business asservito, come il resto delle cose della vita, ai potenti. Ogni tanto qualcuno riceve qualche mollichina in cambio di altri favori…
Purtroppo sappiamo bene cosa significa “essere in debito con…” se ne accorgerà il Signor Stirpe quando quel qualcuno gli chiederà di ricambiare… la recente storia calcistica ha parecchi esempi basta chiedere a Cecchi Gori, a della valle etc.
D ‘altronde al vicepresidente di confindustria non si possono fare Sgarbi.
Il calcio pilotato è molto più scandaloso del calcio scommesse. VERGOGNA!!!
Il calcio ormai di sport non ha più nulla è un mondo di ladri noi tifosi del Palermo ne sappiamo qualcosa
Direttore dimenticavo quando per chi non l’avesse ancora capito scoprirete l’ennesima finta cessione del Palermo mi auguro un articolo senza(parole)
Ecco perchè quando ho letto che “il frosinone calcio si stringe al dolore dei familiari per le vittime di casteldaccia” ho subito pensato al bacio di Giuda. Neanche morto stringerei la mano a questa gente.
porci che fanno porcate – viva la delinquenza sportiva
Vergognosa indecenza ! Quest’articolo meriterebbe di essere pubblicato sui maggiori quotidiani sportivi affinché tutti quanti siano coscienti del nostro disgusto per quest’ennesima ingiustizia. Oggi è andato di scena l’ennesima sentenza di cui tutta l’Italia sportiva (si fa per dire) si deve vergognare.
rido per non piangere…
La partita l’abbiamo persa x due gol regolari no x i palloni in campo.
la partita non c’entra – c’entra il comportamento dello staff del Frosinone del presidente e dell’allenatore nei confronti di palermo
Si tratta di una sentenza tendente ad evitare un cospicuo risarcimento al Palermo, tutto a carico della FIGC ove la CFA avesse sentenziato nel rispetto della sentenza del CONI.
Domanda: il Palermo può adire al TAS di Ginevra?