Palermo, analogie tra questa stagione e quella della retrocessione
Il popolo rosanero è autorizzato a fare tutti gli scongiuri del caso. La tabella di marcia del Palermo in questo avvio di campionato rispecchia fedelmente il trend registrato nella stagione 2012/13, quella culminata con la retrocessione in serie B. E’ scattato un campanello d’allarme, anche i numeri vanno esorcizzati.
Nelle prime tre giornate i rosa hanno conquistato un solo punto, lo stesso bottino racimolato quattro anni fa nei primi tre turni (in casa contro il Cagliari dopo le sconfitte consecutive contro Napoli e Lazio). Ci sono delle analogie tra le due mini-serie: anche allora i rosanero affrontarono due big (e il Napoli in questo contesto rappresenta un altro anello di congiunzione) e anche allora la squadra si trovò dopo tre turni con un solo gol all’attivo (le reti subite furono 7, due in più rispetto alla striscia attuale).
Nel 2012 il primo marcatore stagionale in campionato fu il centrocampista Arevalo Rios, autore del momentaneo 1-0 nel match casalingo contro il Cagliari che sancì la fine della prima gestione targata Sannino. Anche quattro anni fa, inoltre, il Palermo si presentò alla quarta giornata con un allenatore diverso da quello con cui aveva iniziato il campionato. Una curiosità: Gasperini, subentrato a Sannino, inaugurò il suo ciclo con le gare esterne consecutive contro Atalanta e Pescara.
De Zerbi, che domenica farà il suo esordio effettivo sulla panchina rosanero (sabato scorso ha assistito alla partita dalla tribuna in quanto squalificato), ripercorrerà le stesse tappe ma a campi invertiti: prima Pescara, casa provvisoria del Crotone, e poi Bergamo.