Un film già visto e una salvezza buttata via
Serviva almeno un punto e non è arrivato nemmeno quello. Insomma, non giriamoci più intorno: che la scritta game over possa finalmente campeggiare sulla stagione del Palermo. Sette punti da recuperare in nove partite, quando se ne sono fatti quindici in ventinove, sono un miracolo troppo grande da chiedere a qualunque santo. Figurarsi ad una squadra incapace di mantenere il vantaggio per l’ennesima volta in campionato. Un film già visto: Palermo avanti, pareggio avversario dopo diversi tentativi e il tracollo. Talvolta è 3-1, talvolta è 4-1. Quel che non cambia è il finale.
Sono già sei le partite terminate in questo modo, prima in vantaggio e poi la perdita totale di fiducia in se stessi. Da un lato l’incapacità nel realizzare più di un gol a partita (cosa avvenuta solo contro il Genoa), dall’altro le continue lacune difensive per le quali è anche inutile stare a fare analisi. Significherebbe sparare sulla croce rossa, su una squadra che non impara dai propri errori e si fa trovare impreparata su ogni sorta di calcio piazzato: le marcature quasi non esistono e basta mettere palla a centro area per segnare.
Una situazione in cui Lopez sembra averci capito ben poco e, a proposito di film già visti, potrebbe pure arrivare l’esonero. Il credito delle prime due partite è ampiamente terminato. Per settimane s’è fatto finta di non capire che il punto di Napoli fosse merito più della fortuna che di altri fattori e che i tre punti col Crotone (per quanto unico successo casalingo) fossero più simili ad un minimo sindacale che ad un’impresa. E alla fine della fiera, togliendo questi due risultati, al Palermo rimane solo un punto in sei partite. Media punti a dir poco tragica, che ha bloccato il Palermo al terzultimo posto a dispetto delle sei sconfitte consecutive dell’Empoli.
E qui arriva l’ultima analisi, la più amara di tutte. Se l’Empoli dovesse chiudere il campionato mantenendo la media punti attuale, arriverebbe a quota 29. Sì, avete letto bene, ventinove. Punti che in qualsiasi altro campionato, di qualunque categoria e in qualunque altra epoca, suonerebbero una condanna. Non quest’anno, perché tre squadre hanno deciso di tirarsi fuori dalla lotta ancor prima di cominciare. Questo Palermo aveva nelle corde la possibilità di chiudere almeno a trenta punti, ma evidentemente non è solo un problema di giocatori.
Non è solo una questione giocatori la cui maggioranza è inadatta al ns. campionato, è il far finta di non capire con oltre trenta anni di esperienza nel calcio. Ed allora bravo Baccaglini viva la continuità.
I giocatori hanno poche colpe, tranne quella di non possedere gli attributi, per il resto non è certo colpa loro se sono stati catapultati a disputare il campionato di una categoria che non gli appartiene. Togli 3/4 giocatori il resto della rosa galleggerebbe tra serie B e lega Pro.
Il colpevole sappiamo bene chi sia ……
Quello che non sappiamo è se questo scempio sia stato causato da presunzione (il soggetto sappiamo essere molto presuntuoso), oppure da menefreghismo (quante volte gli abbiamo sentito dire che andare in B non è un dramma), o peggio ancora da un progetto ben congegnato che si sta realizzando.
meglio iniziare a programmare la prossima stagione in B facendo giocare dei ragazzi della primavera che continuare con questa massa di pagliacci che scendono in campo ogni domenica.