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Palermo, si parte dalle fondamenta: in difesa i maggiori cambiamenti

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Palermo parte dalle fondamenta. La strategia di mercato del club rosanero sin dalle prime battute si è concentrata sul reparto difensivo e dopo i rinnovi di Marconi e Lancini, Castagnini ha subito aggiunto alla retroguardia tre giocatori potenzialmente titolari: Pigliacelli, Sala e Nedelcearu (gli ultimi due ancora in attesa dell’ufficialità). Un quarto difensore, il serbo Devetak del Vojvodina, è già in trattativa e potrebbe accettare Palermo in tempi brevi.

Non solo. Nel reparto arretrato sembrerebbe imminente anche l’arrivo di Edoardo Pierozzi, terzino destro che andrebbe ad ampliare quella che è già un’agguerrita concorrenza tra Buttaro e Accardi (Doda dovrebbe avere poche chances). Una staffetta che potrebbe verificarsi anche tra i pali, con Mirko Pigliacelli favorito su Massolo per il posto da titolare.

Con la cessione di Giron e la posizione di Crivello sempre in bilico, Marco Sala sembra invece essere certo del suo ruolo da protagonista nel Palermo: il terzino classe ’99 è reduce da ben tre stagioni da titolare in Serie B, giocate con le maglie di Virtus Entella, Spal e Crotone. La sua carriera è iniziata al fianco di Matteo Brunori ad Arezzo e anche in quell’anno di Serie C, a soli 19 anni, giocò 33 partite segnando 2 gol.


Tanta esperienza anche per Ionut Nedelcearu, che l’anno scorso è stato compagno di squadra di Sala al Crotone: un’esperienza conclusasi nel peggiore dei modi, con la retrocessione in Serie C. Il difensore centrale è nel giro della nazionale rumena e in carriera vanta diverse presenze in campionati maggiori stranieri, come quelli russo e greco.

A tre settimane da Palermo – Perugia, prima giornata di campionato, quale difensore rosanero presente anche l’anno scorso può essere certo della titolarità? Verrebbe da pensare che Marconi come centrale sinistro e Buttaro come terzino destro (Accardi è ancora in fase di recupero) possano essere tra i “confermati” nello schieramento iniziale. Per gli altri componenti della difesa di Baldini ci sarà spazio alle novità, proprio con Pigliacelli in porta, Sala nel ruolo di terzino sinistro e Nedelcearu a sostituire o comunque a battagliare con Edoardo Lancini.

Considerati gli innesti, il reparto necessita anche di necessari movimenti in uscita, dato che sono molti i calciatori ai margini del progetto: se quello di Giron è stato un sacrificio “necessario”, diversa è invece la situazione per Crivello, Somma, Doda, Marong e Peretti, che difficilmente troveranno spazio in caso di permanenza.

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14 thoughts on “Palermo, si parte dalle fondamenta: in difesa i maggiori cambiamenti

  1. Non conosco il valore dei nuovi, onestamente mai visti giocare. Conosco invece quello dei vecchi. A mio avviso Buttaro e Marconi sono da valutare per la B. Somma e Crivello sono solo problemi IRRISOLVIBILI da anni. Acquisti fallimentari. Infine Doda Peretti Silipo e Marong sono ragazzi da prestare , regalare , in C . Adesso facciamo la squadra in fretta .

  2. L’unica cosa sicura è che chi ha preso il Palermo capisce di calcio, quello che non sappiamo é quanto vogliono investire, lo vedremo strada facendo. Al momento sembra che vogliano fare una squadra che non rischi la retrocessione con 5/6 innesti titolari, spero in un paio di colpi finali a effetto.

  3. Oltre a quello del crotone serve un forte difensore centrale, possibilmente Italiano con tante presenze in B. Io prenderei il Siciliano Mario Sampirisi del Monza

  4. Mi auguro che dopo l’avvento di tutti questi giovani di belle speranze la società faccia 3-4 colpi di spessore per dare certezze in termini d’esperienze e per innalzare il livello tecnico della rosa.

  5. Il calcio non è matematica, è più cuore che ragione. Non è che se investi, ad es., trenta milioni fai 30 punti e se ne investi dieci fai 10 punti. Non funziona così. Non sono i nomi “di spessore” a poter essere decisivi, ma l’azzeccare il tempo del miglior rendimento delle qualità che comunque devono esserci, il saper tirare fuori il meglio di ogni singola potenzialità nel momento propizio. Quindi, come tifoso, io me ne frego se spendono 30 oppure dieci, a me interessa che spendano il giusto nel senso sopra descritto e che Baldini sappia tirar fuori il “110” di ogni “100” che ha a disposizione (ha già dimostrato che è in grado di farlo).

    1. ohhh finalmente qualcuno che comincia a ragionare con la propria testa e non rimane ubriacato dalla propaganda mediatica del calcio business che ci vuole far fare il tifo per i soldi, la peggiore perversione possibile dello sport.

  6. Se conta la quello che appare “sulla carta” che senso ha giocare il campionato? E’ già scritto sulla carta in base ai “nomi”ai più conosciuti. Ah, uomini di poca fede!

  7. La strategia mi sembra giusta. La difesa è il punto debole della squadra ed è giusto puntare su giocatori non decotti e con qualche esperienza in categoria. O giovani di ottime qualità comunque.

    1. Fefe la difesa è il punto debole della squadra poi c’è un altro punto debole che è il centrocampo e infine l’ultimo punto debole che è l’attacco risolti questi tre punti deboli non avremo più problemi

  8. Vi devo confessare che mi sono confuso. Ma chi abbiamo preso ad oggi ? Di Marzio sembra ormai l’unica fonte da cui saperne qualcosa. Adesso ripeto non ci ho capito più nulla. Quanti ne abbiamo preso ? E chi ?

  9. Capisco che centrocampoe attacco possono meritare rinforzi da B, ma io ricordo certe prestazioni della difesa in C e mi vengono i brividi. Certo con Baldini la resa è stata un’altra, ma a me la difesa pare la priorità.

  10. ragazzi credo sia un po tardivo questo rifarsi la pelle in modo totale, tardi si son accorti che non erano cosa da B molti. Ma meglio tardi che mai. Perché ora c’è pure il famigerto problema dell’amalgama. Poi questi che stanno arrivando son tutti giovani non di primo ordine ( provenienti da squadre retrocesse o con curriculum fino ad adesso non eccelsi) ma decenti per un campionato comunque pieno di incognite. Per fortuna (si spera) che in caso di problemi, c’è lo sceicco che salva tutto. 🙂

    1. Appunto! A parte che sarà il campo a dire l’unica verità che conta, abbiamo una cosa che gli altri non hanno: La certa stabilità. Sino a quando ci sarà il City Group i fallimenti potranno riguardare soltanto gli altri.

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