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Palermo, si rivedono i fantasmi: serve una scossa dal calciomercato

Una sorta di loop infinito dal quale il Palermo non riesce a uscire. Il 2024 rosanero si apre con una prestazione abulica e senza carattere, di quelle che ricordano il periodo tra ottobre e novembre, che sembrava almeno parzialmente superato grazie ai quattro risultati utili consecutivi di fine anno. Continua, quindi, l’andamento altalenante di un campionato che si sta rivelando più difficile e deludente del previsto: la squadra di Corini non riesce a trovare continuità, sembra sempre mancare qualcosa.

Buona partenza, poi i ‘soliti’ errori

Eppure la partita col Cittadella sembrava essere iniziata per il verso giusto. Il Palermo ha approcciato bene la gara, coinvolgendo tanto gli esterni offensivi, con un bel pressing offensivo e coraggio nella costruzione dal basso. I padroni di casa hanno preso le misure dopo i primi dieci minuti, il match è diventato più equilibrato fino al solito errore difensivo che ha punito la squadra di Corini (Ceccaroni protagonista in negativo).

Il gol di Pandolfi ha galvanizzato il Cittadella ma la gara è rimasta aperta, tanto che il Palermo è andato vicino al pareggio con Brunori all’inizio della ripresa. Poi ecco che puntuale è arrivato un altro errore individuale, questa volta di Stulac, che ha rimediato il secondo giallo ed è stato espulso. In inferiorità numerica, contro una compagine reduce da otto risultati utili di fila, i rosanero non sono più riusciti a rientrare nel match, nonostante le sostituzioni di Corini. La vittoria della squadra di Gorini alla fine è indiscutibile e meritata.


Serve una scossa dal calciomercato

La partita di Cittadella ha fatto riemergere i fantasmi. Alla ripresa del campionato non c’è stata quella continuità che anche Corini, nella conferenza stampa alla vigilia del match, aveva richiesto. I rosanero si sono ‘sciolti’ alle prime difficoltà, condizionati da errori individuali e collettivi difficili da spiegare, soprattutto dopo una sosta che avrebbe dovuto migliorare diversi aspetti (la fase difensiva e la condizione atletica prima di tutto).

Sembra sempre mancare qualcosa. Al Palermo serve una scossa che può arrivare dal calciomercato. La sessione invernale, però, difficilmente risolve i problemi: l’anno scorso, ad esempio, a gennaio arrivarono Verre e Tutino, calciatori forti per la categoria che non riuscirono a integrarsi pienamente. Serve quindi agire con oculatezza, non si può sbagliare se si vuole ‘rinfrescare’ un organico che ha palesato limiti evidenti nelle prime 20 partite.

Il primo rinforzo sarà Filippo Ranocchia, manca solo l’ufficialità. Un buonissimo centrocampista che però ha bisogno di giocare con continuità visto che nelle ultime due stagioni ha collezionato ‘solo’ 23 presenze in Serie A tra Monza ed Empoli. Non è un innesto che sposta gli equilibri ma – considerando anche l’investimento importante, vicino ai 4 milioni di euro – dimostra l’attenzione del City Group per i giovani (è un classe 2001).

Oltre a Ranocchia, dovrebbero arrivare anche un esterno destro per la difesa e un attaccante. Al momento, però, entrambe le piste sono in stand-by: serve prima impostare delle cessioni, come quelle di Mateju, Valente o Soleri. Si fanno i nomi di Venuti e Amian per la fascia, mentre in attacco potrebbe essere acquistato un esterno anche se molto dipende da chi sarà ceduto. In questa ‘pazza’ Serie B ci vuole poco per tornare in corsa ma le prove d’appello stanno finendo, i rosa si devono far trovare pronti.

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