Palermo, quando Sorrentino a Verona “esonerò” Ballardini in diretta
Leggo Verona – Palermo e penso immediatamente al pomeriggio del 10 gennaio 2016. Un fatto piuttosto recente ma che non si vede spesso. Anzi, quasi mai. Ricordate? Vi dice niente la lite tra Stefano Sorrentino e Davide Ballardini? Fu un pomeriggio ai limiti del surreale. Il Palermo, in Serie A e allenato da Ballardini (che prese il posto dell’esonerato Iachini) si stava preparando alla sfida di Verona a Coccaglio. Durante la rifinitura la clamorosa indiscrezione: Sorrentino non giocherà. Il tecnico rosanero accusò il portiere di essere poco concentrato, di non essere dalla sua parte (si vociferò che i “senatori” spingevano per un ritorno di Iachini). Uno scontro duro avvenuto davanti ai giocatori e al ds Gerolin. Dovette intervenire Zamparini, che non proprio velatamente obbligò Ballardini a far giocare Sorrentino.
Ma fu sola una tregua temporanea, nonostante il risultato del campo. Il Palermo la gara la vinse, merito della rete di Vazquez e delle parate miracolose del tanto discusso Sorrentino. Ma fu proprio l’ex portiere e capitano rosanero a decidere, a fine gara, di scatenare il putiferio con delle dichiarazioni al veleno: “Ballardini non ha mai parlato con noi. Né prima, né dopo la partita. Quanto successo ha dell’incredibile. La squadra ha giocato e vinto da sola. Preferisco sentirmi dire che sono scarso, ma non posso essere accusato di scarso impegno”. Una delegittimazione pubblica, una spaccatura netta tra squadra e allenatore, un attacco frontale senza pietà.
STELLONE: “CESSIONE? PENSIAMO SOLO AL VERONA”
Le parole di Sorrentino provocarono scalpore e di fatto spinsero Zamparini ad esonerare Ballardini. Un’ovvia conclusione dopo quanto successo, un rapporto difficile da risanare. Eppure i due protagonisti ci riuscirono qualche mese dopo, quando Ballardini fu richiamato in panchina dopo l’interminabile successione fallimentare di allenatori (Schelotto, Viviani, Bosi, Tedesco, di nuovo Iachini e Novellino). Un patto di non belligeranza, che servì a raggiungere una salvezza miracolosa proprio all’ultima gara in casa contro il Verona (3 – 2 il finale). Pace fatta poi anche nei mesi successivi, con un pranzo a sancire il definitivo chiarimento.
Questa sera invece il Palermo si presenta come un gruppo unito, coeso, al fianco del proprio allenatore che li ha risollevati dopo un periodo buio. Tutti compatti, come dimostrano le parole dei giocatori e i messaggi d’affetto scambiati tra i rosanero sui social. Nessun presunto complotto, nessuno poco concentrato e scontento, nessuno scontro. Una situazione praticamente opposta a quella del 2016, speriamo solo che l’unica cosa a non cambiare sia il risultato.
LEGGI ANCHE:
VERONA – PALERMO: LE PROBABILI FORMAZIONI
VERONA, GROSSO: “DOBBIAMO ANDARE AVANTI E REAGIRE”