Palermo, spunta una nuova cordata di ex calciatori rosa
“Un cuore rosa vuole il Palermo”, questo il piccolo scoop dell’edizione odierna del Corriere dello Sport secondo cui sul tavolo del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, perverrà una proposta da parte di alcuni ex calciatori del Palermo che in questi giorni stanno lavorando per formare una vera e propria cordata.
Secondo quanto riportato da Salvatore Geraci, però, è ancora tutto top secret: non è dato sapere chi siano i soggetti interessati e se ci sarà o meno un “regista” ben preciso dietro l’operazione. Uno degli ideatori, però, sembra abbia militato nel Palermo intorno agli anni novanta e vanterebbe assicurazioni di tutto rispetto.
Si parla di una solidità economica indiscutibile, frutto dell’accordo tra vari imprenditori che vedono nel nuovo Palermo la possibilità di un investimento di rilievo, e una grande conoscenza del calcio e di legami forti con personaggi di rilievo del mondo sportivo.
L’ultima parola spetterà al sindaco che ha chiesto un progetto triennale solido, senza i tanti avventurieri che si sono aggirati per Palermo negli ultimi anni. Il Palermo ha bisogno di stabilità. E c’è una nuova cordata alla finestra…
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Tutti sono i benvenuti, bastano che hanno denaro, capacità professionale , passione e onestà-
A questo punto formiamo anche una cordata per partecipare alla gara fatta da commentatori e cioè: io il Direttore Monastraxed altri due o tre che mettano i SOLDI!!!!!
con i miei soldi facciamo al massimo la seconda categoria…
Troppi avvoltoi sul Palermo, occhi aperti perché non possiamo permetterci di sbagliare. Di sicuro no a Di Piazza e a finti appassionati come Ferrero
Biffi? Brambati?
E vai avanti un altro il profumo dei dollari!!!ecco cosa accade quando vuoi fare business investendo i soldi di un piatto di pasta!!!che schifo!!!ma uno che aveva le sorti del Palermo in questi anni no??uno che volesse salvare la B e magari portarci in A no??bravi tutti vi meritereste da Mirri in poi una pedata nel c….adesso che siamo in D tutti interessati è innamorati!!!
Il problema non è questo, chiunque avesse voluto acquistare il Palermo in questi anni avrebbe dovuto fare i conti col domiciliato, e questo è stato il risultato, adesso non c’è piu’ la sua ombra, quindi ci puo’ essere una libera acquisizione, invece io temo per la responsabilità che ha il sindaco di scegliere la futura proprietà, speriamo bene.
ma secondo te esiste al mondo un fesso che si accolla 50 milioni di debiti e libri contabili ingarbugliati (per non dire altro) quando con meno ottieni lo stesso risultato in pochi anni?
Mattia, beato lui, vive nel mondo dei sogni!
ragionamento corretto di furio, almeno per il calcio business, ovviamente quando ci libereremo del calcio business le cose saranno molto diverse, ma al momento dobbiamo fare i conti con le logiche del calcio business, e allora meglio gli imprenditori che usano il calcio per motivi di marketing e immagine e non gli speculatori e avventurieri che ti creano una situazione molto più instabile e pericolosa
non solo calcio business ma economia in generale. non serve scomodare Hal R. Varian per capire che sarebbe (ed è infatti, stata) un’operazione illogica 😉
Film horror
Ve lo immaginate se la nuova proprietà sceglie come direttore amministrativo la De Angeli??
Attenzione a non illuderci- La San Vincenzo non esiste più- Per i meno addentrati è o era un’opera caritatevole-
Quante nubi addensano il futuro del mio Palermo e purtroppo non vedo luce in fondo al tunnel. In realtà per il nuovo Palermo ci vorrebbe uno con i soldi e conoscitore di calcio. Ci vorrebbe una sorta di zamparini meno arrogante. Comunque vada mi par l’ora che si torni a giocare anche se in d. Forza palermo
In questo momento preferisco Mirri azionista di maggioranza, insieme ad altre forze economiche si può fare un ottimo lavoro.
Orlando non fare cazz…! Se sarà serie D, il Palermo va dato solo agli Americani che hanno veramente i soldi per una veloce risalita, senza dover rivendere nuovamente per andare in A.
Ma chi sarebbero questi “Americani” che vogliono comprare il Palermo???
No, nessun insieme di forze economiche, un solo azionista e basta, come ha detto il sindaco nessun gruppo
Mattia il Palermo era tecnicamente già fallito, grazie all’innominabile.nessuno sano di mente spende 50 mln per tenerlo in b quando con venti lo riporta li.
Solo speculatori potevano arrivare e si è visto.
Ribadisco l’analisi che ho sempre fatto: nel calcio business investono o imprenditori che usano il calcio per marketing e visibilità oppure speculatori e avventurieri più o meno grossi che usano il calcio per operazioni finanziarie di vario genere. Tra le due categorie ovviamente meglio la prima ma il problema è che la piazza palermitana non può esprimere imprenditori con i capitali necessari a raggiungere la serie A (già difficile la serie B) quindi l’unico caso possibile che vedo è quello di Dolce&Gabbana, altrimneti accontenitamoci di quello che offre la piazza ma almeno siamo in piedi con serietà e senza avventure
Vecchia guardia a Milano ci sono i Cinesi a Roma gli Americani ma perché a Palermo dovrebbero esserci imprenditori locali???
Provo spiegare meglio a tutti quelli che evidentemente non hanno capito cosa ho scritto!quando parla di tutti questi innamorar del Palermo che lo vogliono subito intendevo che questi stessi magari potevamo unirsi mettersi insieme e provare a salvarci dalla D anzi magari potevamo rischiate di finire in A e come ben sapete tutti forse in fondo con due anni di A piano piano ci si poteva risistemare i conti e come giusto nel giro di Max 5 anni tutti i signori che oggi fanno a gara a dichiarare amore al paler avrebbero anche guadagnato la cosa importante era salvare società e serie B che lo prendi adesso in D a me non me fotte un c… perché in D azero tutti questi fanno solo i loro interessi e mi sa che lo avete capito davvero in pochi!!!
mi sa che hai le idee confuse o non conosci la situazione. ad oggi (ieri) per salvare il Palermo occorrevano più di 50 milioni poi occorrevano altri milioni per la gestione e la costruzione della squadra. Il tutto a fronte di introiti minimi. Oltre a questo rischi legali non indifferenti e debiti che potevano spuntare all’improvviso a seguito di sentenze giuridiche.
Partendo dalla D un imprenditore si trova zero debiti, imposta la società come meglio crede ed in più con un investimento triennale di circa 20 milioni può ambire alla serie A con introiti non indifferenti. Ripeto la domanda, perchè un (ebete) dovrebbe rischiare una sessantina se non di più di milioni?
tu compreresti una casa fatiscente con una causa per abusivismo in corso quando allo stesso prezzo puoi comprarne una in costruzione sistemandola come vuoi tu, unico neo aspettare la fine della costruzione—
RIEPILOGANDO:
– I Cinesi, ad eccezione di Suning dell’INTER, hanno già fatto fallire il PAVIA Calcio; quelli del MILAN si sono rivelati dei cialtroni e, infine, hanno già lasciato il PARMA Calcio (o detengono quote minori). Quindi li eviterei.
– Tony DI PIAZZA avrà fatto fortuna negli Stati Uniti. ma sembra una figura più adatta a gestire una catena di BARBER-Shop che il Palermo.
– La Cordata di ex calciatori del Palermo, sostenuta da fantomatici imprenditori, la escluderei perché mi sa tanto di speculazione e di Fallimento in 2-3 anni.
– Dragotto & Alessi: da soli forse potrebbero gestire una squadra con le ambizione della PARMONVAL. Di certo non il Palermo.
– Mirri & Sagramola. forse riuscirebbero a farci vincere la Serie D ma ai Play-Off. Se da soli, meglio che acquistino il CUS Palermo o il Bagheria-
INVECE:
Mirri + Dragotto + Alessi + Sicindutria Palermo (ad eccezione di Albanese) + AZIONARIATO POPOLARE a Palermo e Provincia di Palermo (min. 32.000 Tifosi come da pienoni al Barbera in Serie A) MA esteso ai Tifosi emigrati in Italia, Europa. Stati Uniti, Canada e Australia, allora si che si possono raggiungere budget intorno ai 60 milioni di €/anno !!!
A patto che l’AZIONARIATO sia pubblicizzato diffusamente anche in lingua inglese e con quote annuali sostenibili da tutte le fasce di reddito dei Tifosi del Palermo in Italia e emigrati all’estero.
– Ricordiamo che Palermo non avrà certo un Imprenditore facoltoso capace di gestire da solo una squadra con ambizioni di Serie A, ma ha, sicuramente, ALMENO 100.000 Tifosi Rosanero sparsi per lo più in 3 Continenti (EUROPA, USA/CANADA e AUSTRALIA, che possono benissimo sostituire il Padrone facoltoso e sostenere gli Imprenditori palermitani medio-piccoli, interessati a formare la cordata.
Il Palermo non è il CARPI o la LUCCHESE !!!! Ricordiamocelo tutti !!!
Orgoglio, Passione, Appartenenza (O.P.A.)
Io non voglio la serie D. Voglio rispetto e dignità da questa federazione e lega che di scempi al regolamento ne ha fatto tantissimi SEMPRE!!! La corruzione è l’essere di parte è la loro caratteristica principale a dispetto della giustizia e dell’uguaglianza sportiva. Noi tifosi palermitani e più in generale siciliani siamo sempre stati colpiti e danneggiati da questi indegni posti a rappresentare lo sport! Che i giornalisti e le istituzioni di Palermo si muovono a difendere il nostro Palermo e non si rassegnino ad una serie D annunciata per favorire chissà quale sciacallaggio!
signor fabio, i cinesi hanno risollevato l’inter (che altrimenti avrebbe fatto una brutta fine) e in mezzo mondo investono con successo in squadre di calcio (oltre ad avere salvato l’economia americana dal default pagando il debito degli americani). Ben vengano i cinesi!
Giuseppe, ma ti chiami Xiao_Ping di Cognome??