Palermo, la difesa e i suoi dubbi: chi va e chi resta

Difesa catastrofica e numeri da brivido quelli collezionati quest’anno dal Palermo con i suoi 60 gol subiti si piazza al primo posto nei maggiori campionati europei per peggiore differenza reti. Nella squadra dei tanti dubbi e interrogativi, primo fra tutti quello dirigenziale, c’è una certezza (o quasi), il Palermo subirà almeno un gol. Sono solo tre (5 se si tiene conto della Coppa Italia) le partite in cui la porta di Posavec e Fulignati è rimasta inviolata, e l’ultimo match al “Barbera” contro il Bologna è uno di questi. Porta che è rimasta vergine contro i felsinei, l’Atalanta all’andata e il Crotone al ritorno, dopodiché la media di gol subiti è di quasi 2 a partita. Una difesa senza leader, e senza certezze, neanche di modulo: i tanti allenatori hanno costantemente alternato quella 3 a quella a 4, alimentando ancora di più la confusione tra la retroguardia rosanero.

Il giocatore che è riuscito a collezionare più presenze è Thiago Cionek, ben 24, a seguire c’è Goldaniga con 23, poi Andelkovic con 19, e infine Gonzalez con 9 e Vitiello, Rajkovic e Sunjic con 5. Un numero balza subito all’occhio: in due di quei match nei quali la porta del Palermo è rimasta inviolata, mancavano sia il costaricense che Goldaniga . La media gol subiti con entrambi in panchina è di 1,37, mentre quella con entrambi in campo è di 1,5.  Inoltre, il 70% circa delle volte in cui a “Pipo” ed Edoardo viene affidata la difesa, la squadra subisce solo un gol. Numeri che peggiorano se si “divide” la coppia: 2,5 gol a partita con uno solo dei sue in campo. Entrambi sono arrivati in Sicilia con grandi ambizioni e paragonati a grandi nomi del passato, ma in questa stagione non hanno confermato le aspettative. Addirittura, l’ex Perugia e Juventus, si presentò ai tifosi all’esordio con un gol all'”Olimpico” proprio contro la Lazio, nel match che poi terminò per 1-1, ma oggi sembra nel mirino di tutti per le tante sbavature difensive.

Eppure entrambi i giocatori, contestati dai tifosi, sono cercati da tempo da varie squadre: Goldaniga, ad esempio, è stato accostato al Torino nell’ultimo mercato di gennaio e Gonzalez ha avuto tante offerte dall’estero, ma solo fino alla scorsa estate, visto che adesso andrà in scadenza di contratto. Voci che potrebbero allentare la concentrazione in vista delle prossime 6 partite che si preannunciano inutili per la permanenza in Serie A. E allora ecco che torna a candidarsi per un posto da titolare Toni Sunjic, arrivato in prestito dallo Stoccarda a gennaio, ha presenziato solo in qualche spezzone di gara, ma con Bortoluzzi ha subito trovato la titolarità ed è in corsa per un posto anche nel match contro i biancocelesti. Per lui la possibilità di conquistarsi il riscatto entro giugno.

Cercano titolarità per un possibile rinnovo anche Vitiello e Andelkovic, due sui quali il Palermo di quest’anno doveva appoggiarsi, vista l’esperienza. Il primo, capitano a inizio stagione dopo l’addio di Sorrentino e Maresca, ha giocato veramente poco e dal 30 giugno sarà libero di accasarsi altrove, per lui si muovono varie squadre di B tra le quali il Venezia di Perinetti che lo portò in rosanero. Lo sloveno, invece, è stato un punto fermo delle difese dell’ultimo De Zerbi e del primo Corini, che lo hanno reso protagonista nella parte centrale della stagione, ma anche lui è in scadenza. E infine un Rajkovic scomparso, preda di una serie di infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo nella sua prima stagione nel campionato italiano. Un organico con tanti nomi, ma con pochi di spessore e sopratutto con poca coesione, omogeneità e punti fermi, da rinnovare e da ristrutturare in vista della prossima stagione, prima della quale molti andranno via per far spazio ad altri con il duro compito di dare un equilibrio a una difesa più che traballante.