Palermo, striscione CNI: “Contro la società per il bene della città”
La vittoria del Palermo contro il Bisceglie non ha placato gli animi degli ultras della Curva Nord Inferiore. I tifosi organizzati hanno ribadito il proprio dissenso nei confronti della società presieduta da Dario Mirri e dopo gli striscioni contro la società affissi negli scorsi giorni, hanno “inviato” un altro chiaro messaggio.
“Una posizione netta e chiara. Contro la società per il bene della città“. Parole che confermano lo scollamento tra una parte del tifo organizzato e la società rosa, proprio nelle ore in cui invece un altro gruppo (la Curva Nord 12) si era recato nel piazzale dello stadio per salutare la squadra in partenza per la Campania in vista della trasferta contro la Turris.
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mirri sta distruggendo una passione con il rischio di scissioni traumatiche. una sventura per la nostra citta’!
La passione te la sta distruggendo Mirri? Giusto ti ha solo salvato il club riportandolo in serie C, anzichè scrivere bestialità proponete soluzioni
Giusto
Non capisco l’intransigenza dei CNI nei confronti di questa società. Dove erano questi signori quando zamparini e company svuotavano la società e ci portavano al fallimento??? Ha già si erano impegnati a scrivere lo striscione “grazie daniela”
Posizione chiara, netta e unica possibile. Basta con sta vergogna.
Io invece non capisco perchè l’utente Mario parla di fatti e realtà che non conosce.
1) la Curva Nord Inferiore contestava Zamparini (ha pure organizzato più manifestazioni di piazza c ontro Zamparini.
2) la curva Nord Inferiore contestava Daniela, i Tuttolomondo, Arkus e Pistilli (lo striscione “Grazie Daniela” era di un gruppo presente in curva nord superiore).
3) CNI e UCS non sono mai stati filosocietari con nessun presidente
Bravi, e’ ora per mirri di farsi da parte, basta con questo protagonismo, basta con questo sentirsi salvatore della patria quando invece il fine ultimo e’ solo di lucrare alle spese del tifoso – mirri non ha o non vuole uscire i soldi per gestire una squadra di calcio, vada a casa